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Saturday, September 28, 2013

La Nasa conferma: Curiosity ha trovato l’acqua su Marte

La Nasa ha confermato la presenza d'acqua su Marte. La sonda Curiosity, infatti, riscaldando polvere prelevata dalla superficie, è stata in grado di produrre vapore acqueo.
La Nasa conferma: Curiosity ha trovato l'acqua su Marte

-Redazione28 settembre 2013- Chi nutriva ancora qualche dubbio in proposito dovrà definitvamente ricredersi: anche la Nasa, infatti, ha confermato la presenza di acqua sul Pianeta Rosso.
Merito, ovviamente, di Curiosity, la sonda che ha come obiettivo quello di analizzare e scoprire i segreti della superficie marziana. Dopo che, alcuni giorni fa, era giunta la notizia secondo cui sul pianeta fosse presente una quantità troppo esigua di metano per consentire la vita, un'altra sopresa ha risollevato gli umori dei ricercatori. Il terreno di Marte, infatti, è ricchissimo di acqua, sebbene essa non scorra in fiumiciattoli e rigagnoli.
La possibilità che l'elemento fosse presente sul Pianeta Rosso, d'altronde, non è mai stata sottovalutata. Numerosi indizi avevano lasciato presagire la scoperta, in special modo i ritrovamenti di sassi e pietre levigate, che avevano indotto i ricercatori a supporre che, precedentemente, in mezzo ai crateri di Marte, scorressero acque.
Ora, la conferma: Curiosity l'ha rinvenuta riscaldando, attraverso i propri laser, reperti di rocce che compongono il terreno. In questo modo è stato possibile produrre dei vapori che, successivamente, il rover ha analizzato, riscontrando la presenza della tanto ricercata H2O.
La percentuale di acqua presente nella polvere marziana si aggira attorno al 2%. Secondo alcuni ricercatori, si tratta di un livello che permetterebbe persino una futura colonizzazione del pianeta. Inoltre, considerato che è stata riscontrata nella polvere superficiale, non è impossibile che, nel sottosuolo, sia altrettanto presente e, addirittura, in stato liquido. D'altronde, fino a questo momento, era stata rinvenuta soltanto sotto forma di ghiaccio in corrispondenza dei poli.
Il prossimo passo, dunque, è quello che spingerà la sonda Curiosity ad esplorare, adesso, le zone che si ritengono esser state umide. L'intento, ovviamente, sarà quello di ricercare la vita che, secondo gli scienziati, quasi sicuramente, in passato, è prosperata.

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