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Monday, September 23, 2013

Solo tracce di metano su Marte

Nel marzo del 2004 la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Mars Express rilevò la presenza di concentrazioni di metano nell’atmosfera di Marte. Dato che questo composto può persistere solo per poche centinaia di anni prima di venire dissociato dalla radiazione ultravioletta del Sole, queste osservazioni, peraltro controverse, avevano rafforzato l’ipotesi che il gas potesse avere un’origine o biologica o geologica.


“Autoritratto” del rover Curiosity effettuata con la camera MAHLI lo scorso 8 febbraio. (NASA/JPL-Caltech/MSSS/Marco Di Lorenzo/KenKremer)

Ma le misure effettuate direttamente sulla superficie marziana dallo spettrometro laser TLS (Tunable Laser Spectrometer) a bordo del rover Curiosity, eseguite più volte in tempi diversi e nel corso di tutte le stagioni marziane, hanno però registrato abbondanze di metano estremamente basse. Il limite superiore stabilito, infatti, è risultato essere di appena di 1,3 ppm (parti per miliardo,  in volume), circa sei volte inferiore rispetto alle misure precedenti su scala globale effettuate da Mars Express e anche da terra, e riduce notevolmente le probabilità che forme di vita batteriche possano essere  attualmente presenti sotto la superficie del pianeta rosso.
[Leggi anche: le 5 principali scoperte di Curiosity]
Naturalmente, non è detto che ci siano degli errori nelle misurazioni effettuate dall’orbita o sulla superficie. Le rilevazioni di Curiosity riguardano solo la parte più bassa dell’atmosfera di Marte (il primo metro dal suolo) mentre le osservazioni precedenti erano relative all’intera colonna atmosferica. Inoltre, il metano osservato da Mars Express non appare diffuso uniformemente (vedi immagine qui in basso), ma concentrato in alcune zone dell’atmosfera. Può darsi quindi che la regione del cratere da impatto Gale, dove si trova Curiosity, sia una di quelle dove le concentrazioni di metano sono inferiori.


Immagine in falsi colori che indica le abbondanze di metano (vedi scala in basso a destra) nell’atmosfera marziana rilevate dalla sonda Mars Express nel 2004. (ESA)

In futuro saranno lanciate altre missioni alla ricerca del presunto metano marziano, come ExoMars, dell’ESA, che è programmata per il 2016, oppure la sonda della Indian Space Research Organisation (ISRO), che si prepara a partire entro la fine dell’anno. Curiosity,  comunque, continuerà a dare la caccia al metano, effettuando nei prossimi mesi altre misurazioni ancora più accurate.


Fonte


Diffusione di metano sulla terra e presenza della vita

Media della concentrazione annuale del metano nella troposfera nel 2011 (in ppm).  

Come potete vedere dall'immagine sopra, la concentrazione  maggiore di metano nell'atmosfera terrestre non è uniforme, come su Marte, vi sono zone dove è più o meno concentrato. Per esempio, l'emisfero boreale del nostro pianeta ne è molto ricco, lungo l'equatore è ad un livellomedio, nell'emisfero australe la concentrazione di metano è assai bassa. Ma non per questo non vi abita nessuna forma di vita.

Oliviero Mannucci

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