ROMA – I futuri robot destinati ad esplorare i pianeti si ispirano alle lucertole
e alla loro abilità di muoversi su terreni sabbiosi e accidentati.
Combinando modelli teorici e esperimenti i ricercatori dell’Istituto di
Tecnologia della Georgia stanno sviluppando nuove soluzioni, descritte
nell’ultimo numero di Science, per mettere a punto veicoli robotici
destinati all’esplorazione di superfici sabbiose simili a quelle di
Marte.
Allo stesso modo delle scienze dedicate allo studio del movimento
degli oggetti nell’aria o nell’acqua, i ricercatori statunitensi hanno
messo a punto i fondamenti della “terradinamica”, ossia
la scienza dei movimenti su terreni granulari. Studiando i movimenti
delle lucertole, in particolare dei meccanismi che permettono loro di
correre agevolmente sulla sabbia, e’ stato possibile progettare robot a
sei zampe che ne imitano le caratteristiche.
”Ora abbiamo gli strumenti – ha spiegato Daniel Goldman , uno degli
autori dello studio – per capire il movimento sulla sabbia di veicoli
con zampe nello stesso modo in cui gli scienziati e gli ingegneri hanno
avuto strumenti per comprendere l’aerodinamica e idrodinamica. Siamo
ancora all’inizio, ma abbiamo creato gli strumenti che ci permettono di
fare la progettazione e la simulazione di robot con le zampe.
Non solo di prevedere le loro prestazioni, ma anche di ottimizzarli e
crearne di nuovi”. Il segreto di una buona corsa sulla sabbia e’ infatti
celato in un insieme di parametri che vanno dalla forma della zampa
fino alla frequenza dei passi.
Fonte
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