Tokyo (Giappone), 29 mar. (LaPresse/AP) - Tepco, che gestisce l'impianto di Fukushima che causò il disastro nucleare del 2011, ha riconosciuto che la responsabilità più grande per quanto accaduto con l'abbattersi dello tsunami è dovuta a errori propri. La centrale nucleare subì il crollo di tre reattori e le radiazioni costrinsero 160 mila residenti a evacuare. "La nostra competenza e la nostra cultura per quanto riguarda la sicurezza erano insufficienti", ha dichiarato il presidente di Tepco, Naomi Hirose, nel corso di una conferenza stampa. "Dobbiamo - ha aggiunto - accettare umilmente il nostro fallimento nel prevenire l'incidente, che avremmo potuto evitare se i nostri dipendenti fossero stati preparati meglio". Un rapporto interno del gruppo elettrico ha segnalato attrezzature e misure di sicurezza carenti e insufficienti a evitare i crolli. Tepco ha ammesso anche la scarsa informazione agli utenti sia prima sia dopo il disastro. Il nuovo documento segna una netta inversione rispetto all'atteggiamento precedente della società giapponese, che in una relazione datata giugno 2012 aveva dato la colpa allo tsunami per la maggiore catastrofe nucleare al mondo dopo Chernobyl 1986. Il primo rapporto aveva tuttavia scatenato una forte protesta popolare, che aveva spinto Hirose a far partire una nuova inchiesta interna.
Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Friday, March 29, 2013
Giappone, Tepco ammette responsabilità in disastro nucleare Fukushima
Tokyo (Giappone), 29 mar. (LaPresse/AP) - Tepco, che gestisce l'impianto di Fukushima che causò il disastro nucleare del 2011, ha riconosciuto che la responsabilità più grande per quanto accaduto con l'abbattersi dello tsunami è dovuta a errori propri. La centrale nucleare subì il crollo di tre reattori e le radiazioni costrinsero 160 mila residenti a evacuare. "La nostra competenza e la nostra cultura per quanto riguarda la sicurezza erano insufficienti", ha dichiarato il presidente di Tepco, Naomi Hirose, nel corso di una conferenza stampa. "Dobbiamo - ha aggiunto - accettare umilmente il nostro fallimento nel prevenire l'incidente, che avremmo potuto evitare se i nostri dipendenti fossero stati preparati meglio". Un rapporto interno del gruppo elettrico ha segnalato attrezzature e misure di sicurezza carenti e insufficienti a evitare i crolli. Tepco ha ammesso anche la scarsa informazione agli utenti sia prima sia dopo il disastro. Il nuovo documento segna una netta inversione rispetto all'atteggiamento precedente della società giapponese, che in una relazione datata giugno 2012 aveva dato la colpa allo tsunami per la maggiore catastrofe nucleare al mondo dopo Chernobyl 1986. Il primo rapporto aveva tuttavia scatenato una forte protesta popolare, che aveva spinto Hirose a far partire una nuova inchiesta interna.
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