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Friday, March 29, 2013

Che cosa sono i B-2 invisibili?

a cura di Giordano Stabile
 
TORINO 
 
Gli Usa hanno inviato in Corea due bombardieri «invisibili» B-2.  
Solo un deterrente o segno che la guerra è vicina?  


 
I B-2 vengono dirottati sui fronti caldi con parsimonia. Gli Usa ne hanno 20 in servizio e li usano con il contagocce. La manutenzione di questi aerei è costosissima: 40 ore di controlli e riparazioni per ogni ora di volo. I B-2, poi, non vengono mostrati volentieri in pubblico per mantenere gli aspetti tecnologici lontano da osservatori stranieri. La loro esercitazione in Corea è segno che Washington considera seria la situazione.

A che cosa potrebbero servire in caso di conflitto?
Lo scopo principale dei B-2 è penetrare nelle difese aeree nemiche e mettere fuori uso radar e batterie missilistiche. Possono farlo più facilmente di altri tipi di caccia o bombardieri perché è pressoché impossibile individuarli con i radar e, di notte, sono appunto «invisibili». Dopodiché per gli aerei tradizionali è molto più semplice colpire gli obiettivi. Oppure i B-2 possono distruggere target strategici molto all’interno del territorio nemico, sempre per le loro caratteristiche.

Sono già stati usati in passato? Come si sono comportati?
Il battesimo del fuoco è stato in Kosovo, nel 1999, 11 anni dopo il primo volo. Poi sono stati usati in Iraq, in Afghanistan e infine in Libia, nel 2011. Le prestazioni, come i dettagli tecnici cruciali, sono tenute nascoste dagli americani, per mantenere il monopolio della tecnologia «stealth», cioè la capacità di sfuggire ai radar. Di certo nessun B-2 è mai stato abbattuto dalle difese aeree nemiche, anche se uno è precipitato in un incidente in fase di decollo a Guam, base americana nel Pacifico. Sempre a Guam un altro B-2 è rimasto seriamente danneggiato per un incendio a bordo.

Quindi per un caccia o un missile è impensabile abbattere un B-2. Hanno punti deboli?
Va detto che finora i B-2 hanno sempre dovuto affrontare aviazioni e sistemi missilistici di seconda o terza categoria, non di grandi potenze come Cina o Russia. In ogni caso, sono al top nella tecnologia «stealth»: questo bestione con un’apertura alare di 52,4 metri, una lunghezza di 21 e un’altezza di 5,4, appare sugli schermi radar con le dimensioni di un gabbiano (secondo alcune fonti) o di un’aquila (secondo altre). La stessa tecnologia «stealth» però impone delle limitazioni: i reattori non possono usare postbruciatori, per non creare una scia termica individuabile da sensori agli infrarossi e quindi sono meno potenti. La velocità massima dei B-2 è 1010 km/h, scarsa per un bombardiere contemporaneo.

Altri limiti? Perché ne sono stati costruiti così pochi?
Anche la capacità di carico è relativamente limitata: 23 tonnellate di bombe. Il B-1 arriva a 57 tonnellate, il B-52 a 37. Questo perché gli ordigni possono essere caricati sono nelle stive interne, per non avere «irregolarità» all’esterno che facilitano il lavoro dei radar. Ma il limite più grosso sono i costi, andati fuori controllo negli Anni 80, quando, in piena Guerra Fredda, l’aereo venne concepito come arma letale per perforare le difese aeree dell’Unione Sovietica in caso di conflitto nucleare. Il costo medio unitario è stato valutato in 737 milioni di dollari nel 1997, corrispondenti a circa un miliardo di dollari di oggi. In più, il collasso dell’Urss ha spazzato via il nemico principale, che giustificava un alto numero di esemplari. E con il taglio degli ordinativi il costo unitario è esploso. A titolo di paragone: il B-1 è costato 420 milioni di dollari (attualizzati) a esemplare, il B-52 solo 75.

Lo sviluppo è stato molto complicato?
Alla fine degli Anni 70 l’Urss è fortissima nei missili strategici e aveva un caccia intercettore ad alta quota, il MiG-23, con velocità di punta pazzesche. Washington aveva bisogno di un bombardiere in grado di colpire nel territorio sovietico, per controbilanciare la minaccia dei missili balistici. Alla fine la soluzione fu un bombardiere a bassa quota, che però doveva sfuggire ai radar. Quindi venne sviluppata la tecnologia «stealth». Molto innovativa ma costosa, anche nella manutenzione. Le vernici che assorbono le onde radar, per esempio devono essere sostituite dopo poche ore di volo, e dopo ogni missione.

Ci sono altre innovazioni che sono state riprese da aerei successivi?
Visto di fronte il B-2 sembra un’astronave aliena: largo e sottile, con prese d’aria dei reattori e cabina di pilotaggio schiacciate al massimo, ma con una silhouette alla fine elegante. I cacciabombardieri «stealth» successivi, come l’F-22, hanno forme più spigolose, per offrire un angolo di impatto che inganna le onde radar. In comune hanno le vernici speciali e i costi esorbitanti. 

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