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Sunday, March 31, 2013

Catturare un asteroide per studiarlo: il piano della NASA

La NASA punta a catturare un asteroide e portarlo più vicino alla Terra per studiarlo. Si parla di una richiesta di fondi di 100 milioni di dollari, ma se l'operazione dovesse andare in porto costerà oltre 2 miliardi di dollari

La NASA vuole catturare un asteroide carbonioso e portarlo nei pressi della Luna per analizzarlo. Secondo il sito Aviationweek l'ente spaziale statunitense chiederà di destinare a tale scopo 100 milioni di dollari del budget per l'anno fiscale 2014. L'idea è nata dal Keck Institute for Space Studies della California Institute of Technology, ma ha trovato sostenitori sia nella NASA che nei corridoi della Casa Bianca.
L'obiettivo del presidente Obama d'inviare entro il 2025 astronauti su un asteroide vicino alla terra non sembra possibile, sia sotto un profilo dei costi che delle tempistiche, quindi perché non portare un asteroide nello spazio cislunare (o  nel secondo punto di Lagrange)? Potrebbe essere la soluzione giusta per fare tutto "in tempo" e con costi non esorbitanti.



Certo, un'operazione di questo genere non richiederebbe due spiccioli, sia parla comunque di 2,65 miliardi di dollari per catturare un asteroide con un diametro di 7 metri e un peso di 500.000 chili. Per raggiungerlo si pensa di usare la propulsione "solare-elettrica", dopodiché una volta giunti "a tiro" l'asteroide sarebbe inglobato all'interno di una "specie di sacchetto" o borsa, per poi essere trasportato dove ci pare.
Il secondo punto di Lagrange si configura come una buona posizione perché l'asteroide si troverebbe abbastanza vicino da essere raggiungibile da un veicolo con equipaggio umano. In quella posizione non costituirebbe una minaccia per la Terra, anche perché se dovesse puntare il nostro Pianeta si disintegrerebbe sia per via della propria densità, che per la velocità ridotta con cui ci "cadrebbe in testa". Non dovrebbe ripetersi un avvenimento come quello che abbiamo visto sopra i cieli di Chelyabinsk, in Russia, a febbraio.


Punti di Lagrange

Paul Dimotakis del Caltech ritiene che la parte più complicata di un'operazione di questo tipo sia trovare un asteroide di dimensioni adeguate, con la giusta composizione e rotazione, ma anche posizionato su un'orbita eliocentrica, in modo che l'asteroide si avvicini alla Terra nel 2020, dando così il tempo di sviluppare la missione.
Tra l'altro un lavoro in questa direzione, di grande valenza scientifica, potrebbe sviluppare soluzioni e conoscenze che consentano - speriamo in un futuro davvero remoto - di affrontare l'ipotetica minaccia di un asteroide in rotta di collisione con il nostro Pianeta.
Secondo Louis Friedman, ex capo della Planetary Society, sarebbe utile anche ad aziende private che stanno già sviluppando piani a lungo termine per l'esplorazione di asteroidi con robot in grado di catturare acqua, minerali e metalli. Insomma, dite a Bruce Willis di prepararsi!

Fonte

 

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