Il GEIPAN (Groupe d’Études et d’Informations sur les Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), organizzazione dell’agenzia spaziale CNES (Centre National d’études Spatiales) che si occupa di PAN (Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), ha catalogato un caso di “incontro ravvicinato con sei extraterrestri” con la dicitura “D“, ossia “Osservazione Inspiegabile nonostante gli elementi in possesso del GEIPAN“. L’episodio è accaduto il giorno 12 dicembre 1987, nella Regione di Languedoc-Roussillon, Dipartimento dell’Aude ed ha visto come protagonista uno sconvolto testimone che si è recato nella locale centrale della Gendarmeria, deponendo sull’accaduto il giorno 28 dicembre 1987. Ecco la descrizione del caso:
12 Dicembre 1987 - Regione di Languedoc-Roussillon ( Francia ) dipartimento dell'Aude
Ore 10.45 a.m - Un testimone, nei pressi di una struttura in disuso è intento a raccogliere un pò di legna a poca distanza dalla sua automobile parcheggiata una strada sterrata. Scende una pioggia torrenziale, e si ripara sotto alcuni arbusti ma a quel punto nota un gruppo di starni individui che si stavano riparando dalla pioggia anche loro, sotto un gruppo di alberi non molto distanti dalla sua posizione. Il gruppo è composto da sei individui, tre avevano un altezza di 1 metro e 50 centimetri e tre arrivavano ad un1 metro.
Il testimone si avvicina loro e dice - Ciao! - senza però ricevere vessuna risposta. Il testimone prova allora a interloquire cn loro e dice - Che brutto tempo c’è oggi - Dopo questa frase, non riceve ancora nessuna risposta, ma comincia a sentire strani suoni che i misteriosi personaggi sembrano scambiarsi tra loro. Forse è un gruupo di sportivi, pensa, e chiede ancora - Siete del posto? - A quel punto si verifica l'incredibile, un individuo che sembra essere di sesso femminile gli si avvicina al e in un francese incerto fa intendere di non essere del pianeta Terra. Il testimone allora iniza a scherzare dicendo: " Si certo, siete degli extraterrestri” con un tono un pò canzonatorio, e inizia a guardarsi intorno per vedere dove si trovasse il set cinematografico, ma non trova nulla! A quel punto uno degli esseri misteriosi si china verso il terreno e disegna due segni e trascrive il significato in due parole “cielo” e “demone“. Inoltre, il testimone si accorge che quattro strane macchine che somigliano a delle motoslitte, ma senza motori e senza nessun sistema meccanico evidente stanno avanzando verso di lui. Le macchine erano di colore chiaro, due misuravano 1 metro e 50 di lunghezza, due più piccole, avevano la lunghezza di un metro.
Il testimone, incuriosito dal funzionamento di questi mezzi, domanda - Come funziona il vostro trucco? L’essere femminile risponde prontamente con la parola - Magnetico! - e spiega al testimone che avevano fermato il loro lavoro perchè la pioggia li stava disturbando.
Il testimone a questo punto, molto divertito dalla situazione inizia a fare una serie di domande: Il vostro mondo è migliore del nostro? . L’essere femminile risponde prontamente - C'è meno lavoro - Poi il testimone disse : Siete fatti come noi umani? E il vostro pianeta ha un atmosfera? In quel momento si avvicina al testimone un’altro
essere, gli pone una mano che al tatto risulta essere molto fredda. Il testimone allora
domanda all'extraterrestre sopraggiunto : E' molto che vivi sul nostro pianeta? L’essere risponde e mostra al testimone alcuni personaggi del
13° secolo e altri del 9° secolo. Inoltre, l' extraterrestre
porge al testimone di nuovo la mano, e dice - Polo antico - Il testimone domanda ancora - E vero che prelevate alcuni di noi?
L’extraterrestre risponde - Gli esseri umani non sono interessanti, ma alcuni di voi viaggiano con noi sulle nostre astronavi.
In quel momento, si presenta un settimo individuo, che va come in trance. Gli esseri comunicano tra loro tra emettendo dei suoni e il testimone ha la netta impressione che il settimo individuo sia molto arrabbiato con i suoi compagni, per il fatto che stessero comunicando con il testimone. A questo punto tutti insieme si ritirano sui loro rispettivi mezzi. Senza emettere alcun rumore, sembrano mettere
in moto le loro macchine che iniziano a girare su se stesse alzandosi
leggermente dal suolo. Il testimone a quel punto sente un
rumore acutissimo, simile agli ultasuoni che lo costringono a tapparsi le orecchie. Nonostante i dolori alla testa, il testimone riesce a vedere che i velivoli si stanno spostando in direzione della collina e in seguito nota una sorta di buco nero,
ma essendo debilitato dal dolore alla testa non riesce a misurare la
durata del fenomeno. Nonostante il dolore lancinante alla testa, il
testimone non sviene e rimane lucido.
A quel punto corre verso alla sua automobile e la tocca per vedere se sta sognando e constata la realtà di quello che aveva appena vissuto.
Secondo la
descrizione fatta dal testimone alla Gendarmeria, questi
esseri avevano una carnagione olivastra, di tipo asiatico, sui loro volti erano presenti delle rughe che partivano dal naso, perpendicolarmente al viso.
Alcuni erano alti 1 metro e 50 centimetri, altri erano invece alti 1
metro ed erano rivestiti da una specie di combinazione di colori scuri
ta il marrone e il nero. Il testimone non riuscì a determinare il materiale delle loro tute o abiti, e nemmeno il materiale di cui erano fabbricati i loro
velivoli. Ma si ricorda che due di questi esseri avevano un cappuccio aderente alla testa.
Un’altro di questi esseri aveva dei capelli bianchissimi come
gli albini, un’altro aveva i capelli di colore sale e pepe, e gli altri
erano incappucciati.
Il testimone,
dopo circa due ore dall’episodio, ritorna sul luogo dell’incontro
assieme a sua figlia di 16 anni e scopre delle tracce rotonde al suolo
di circa 8 centimetri di diametro proprio sul luogo in cui aveva incontrato i strani individui.
Quando racconta
il tutto alla Gendarmeria, il testimone confessa che era la prima volta
che aveva a che fare con degli extraterrestri e che non fosse in nessun modo
un appassionato del fenomeno UFO. Qaunto accaduto non aveva nulla a che vedere con le allucinazioni, aveva vissuto un fatto assolutamente reale!
Oliviero Mannucci
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