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Wednesday, April 17, 2013

Possiamo esplorare mondi alieni?

Giovedì sera ad Aosta si parlerà di viaggi interstellari per raggiungere le stelle attorno a cui girano pianeti come la Terra. Fantascienza? Per ora sì, ma un domani...



Le stelle ci attendono... ingrandisci
Giovedì 18 aprile presso la Biblioteca Regionale di Aosta (sala conferenze, ore 21), in via via Torre del Lebbroso 2, si terrà la conferenza Possiamo esplorare mondi alieni? — Un viaggio verso i pianeti extrasolari.

Negli ultimi anni, gli astrofisici hanno scoperto che attorno a centinaia di stelle appartenenti alla nostra Galassia esistono pianeti come quelli che formano il nostro Sistema Solare, dai giganti gassosi come Giove e Saturno ai pianeti rocciosi delle dimensioni comparabili a quelle della Terra.

Come potremmo esplorare questi strani, nuovi mondi fino ad arrivare dove nessun uomo è mai giunto prima? Le enormi distanze tra le stelle riducono molto la possibilità di raggiungere questi pianeti, ma qualcosa forse sta già "bollendo in pentola".

Entro una distanza di venti anni luce dal Sole (circa 200 mila miliardi di chilometri) sono note ben cinque stelle che possiedono pianeti di tipo terrestre: Alpha Centauri, Tau Ceti, Gliese 876, Epsilon Eridani e Gliese 581. Questi sono i sistemi extrasolari conosciuti a noi più vicini.

Sarà mai possibile per l’umanità costruire navi stellari in grado di raggiungere questi luoghi?  Compiere un viaggio interstellare, anche di pochi anni luce, è un'operazione complessa che pone sfide incredibili, ma la progettazione delle astronavi è già iniziata!

Daedalus e Icarus sono i nomi di alcuni dei progetti che emeriti scienziati stanno sviluppando da quarant'anni al fine di realizzare astronavi in grado di raggiungere le stelle più vicine. Idee che spingono al limite le capacità ingegneristiche dell'umanità, infatti le astronavi dovrebbero essere dotate di motori a fusione nucleare, attualmente inesistenti. Riusciremo mai a raggiungere questi mondi inesplorati?

Ne parlerà, in qualità di relatore della serata, Albino Carbognani, ricercatore all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta, mentre Andrea Bernagozzi, anch'egli ricercatore presso lo stesso osservatorio, sarà il moderatore. Introdurrà la serata Enzo Bertolini, direttore della Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS, che gestisce l'osservatorio astronomico e il planetario di Lignan.

Fonte


Commento di Oliviero Mannucci: Ahhh....finalmente! Qualcuno piano piano si sta svegliando. "Something is here" disse l'astrofisico Labeque alla conferenza del SETI nell'Ottobre del 2008. "Qualcosa è qui", non possiamo ignorare migliaia e migliaia di avvistamenti UFO che una volta scremati, rappresentano comunque una cospicua casisitica che ci dice che qualcuno da altri pianeti visita la Terra da almeno 50 000 ( come dice un manuale del Dipartimento di Fisica dell'USAF ai suoi aspiranti piloti da caccia). La scienza terrestre sa benissimo, che l'apparente limite della velocità della luce è aggirabile con le opportune tecnologie, alla Nasa e non solo, si sta lavorando per creare un sistema propulsivo che permetterà di fare i primi viaggi interstellari, "altri" invece questo lo fanno da tempo! Del resto, non possiamo pensare che nell'universo, le civiltà intelligenti siano tutte più sceme della nostra, non vi pare?

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