Giovedì sera ad Aosta si parlerà di viaggi interstellari per raggiungere
le stelle attorno a cui girano pianeti come la Terra. Fantascienza? Per
ora sì, ma un domani...
Giovedì 18 aprile presso la Biblioteca Regionale di Aosta (sala
conferenze, ore 21), in via via Torre del Lebbroso 2, si terrà la
conferenza Possiamo esplorare mondi alieni? — Un viaggio verso i pianeti extrasolari.
Negli
ultimi anni, gli astrofisici hanno scoperto che attorno a centinaia di
stelle appartenenti alla nostra Galassia esistono pianeti come quelli
che formano il nostro Sistema Solare, dai giganti gassosi come Giove e
Saturno ai pianeti rocciosi delle dimensioni comparabili a quelle della
Terra.
Come potremmo esplorare questi strani, nuovi mondi
fino ad arrivare dove nessun uomo è mai giunto prima? Le enormi distanze
tra le stelle riducono molto la possibilità di raggiungere questi
pianeti, ma qualcosa forse sta già "bollendo in pentola".
Entro
una distanza di venti anni luce dal Sole (circa 200 mila miliardi di
chilometri) sono note ben cinque stelle che possiedono pianeti di tipo
terrestre: Alpha Centauri, Tau Ceti, Gliese 876, Epsilon Eridani e
Gliese 581. Questi sono i sistemi extrasolari conosciuti a noi più
vicini.
Sarà mai possibile per l’umanità costruire navi
stellari in grado di raggiungere questi luoghi? Compiere un viaggio
interstellare, anche di pochi anni luce, è un'operazione complessa che
pone sfide incredibili, ma la progettazione delle astronavi è già
iniziata!
Daedalus e Icarus sono i nomi di alcuni dei
progetti che emeriti scienziati stanno sviluppando da quarant'anni al
fine di realizzare astronavi in grado di raggiungere le stelle più
vicine. Idee che spingono al limite le capacità ingegneristiche
dell'umanità, infatti le astronavi dovrebbero essere dotate di motori a
fusione nucleare, attualmente inesistenti. Riusciremo mai a raggiungere
questi mondi inesplorati?
Ne parlerà, in qualità di relatore della serata, Albino Carbognani, ricercatore all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta, mentre Andrea Bernagozzi, anch'egli ricercatore presso lo stesso osservatorio, sarà il moderatore. Introdurrà la serata Enzo Bertolini, direttore della Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS, che gestisce l'osservatorio astronomico e il planetario di Lignan.
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Ahhh....finalmente! Qualcuno piano piano si sta svegliando. "Something is here" disse l'astrofisico Labeque alla conferenza del SETI nell'Ottobre del 2008. "Qualcosa è qui", non possiamo ignorare migliaia e migliaia di avvistamenti UFO che una volta scremati, rappresentano comunque una cospicua casisitica che ci dice che qualcuno da altri pianeti visita la Terra da almeno 50 000 ( come dice un manuale del Dipartimento di Fisica dell'USAF ai suoi aspiranti piloti da caccia). La scienza terrestre sa benissimo, che l'apparente limite della velocità della luce è aggirabile con le opportune tecnologie, alla Nasa e non solo, si sta lavorando per creare un sistema propulsivo che permetterà di fare i primi viaggi interstellari, "altri" invece questo lo fanno da tempo! Del resto, non possiamo pensare che nell'universo, le civiltà intelligenti siano tutte più sceme della nostra, non vi pare?
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