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Schwarze Sonne
In alcune culture antiche, ad esempio egizia, il Sole era nero, poiché
era assimilato ad una pupilla, talora ad un abisso. Le acque del Sole
riflettevano il fuoco che tutto permea ed il riverbero del fuoco era la
luce. L’astro era concepito come un oggetto celeste mosso da forze
misteriose, di volta in volta immaginate come animali potenti e temuti.
Per gli Egizi il Sole era il nume Ra che la scuola teologica di Eliopoli
identificava con il dio primordiale Atum. Il nome Atum dovrebbe
derivare dal verbo “tem” che significa “non essere”: il buio ed il nero
(non colore, come il bianco) ben si addicono ad un dio del caos
primordiale, del nulla prima dell’essere.
Il Sole nero è pure un tema centrale nella cultura segreta del
Nazionalsocialismo: qui la cosmologia si sposa con concezioni
esoteriche, attinte ad una sapienza ancestrale. Aiwass 418, in un
controverso e temerario articolo, esamina la questione. Riporto le parti
salienti della ricerca che trova delle convergenze con quanto esposto
nel testo “Dagli U.F.O. nazionalsocialisti a H.A.A.R.P”, precisando che
per Sole nero si intende in questo filone il buco nero al centro della
nostra galassia.
“Sono state rilasciate di recente dichiarazioni da ex ricercatori del
Dipartimento segreto di Psicotronica del K.G.B. o G.R.U. che, nel
dopoguerra, ebbero accesso agli archivi segreti della Ahnenerbe di
Himmler. Negli archivi furono trovati dati riguardanti la spedizione
tedesca in Antartide compiuta nel 1938-1939. Tali dichiarazioni
indicano una possibile minaccia per opera di forze esterne al pianeta,
civiltà extraterrestri fortemente interessate ad impedire indagini e
sperimentazioni degli scienziati terrestri nel campo dell’energia del
'vuoto' (nota anche come Z.P.E., ossia energia del punto zero, n.d.r.).
[...]
Secondo queste dichiarazioni, è in corso una contesa per il dominio
dell’Organo intelligente centrale della Galassia: il gigantesco buco
nero nel centro galattico spiroidale. [...] L’immagine simbolica del
Sole nero fu effigiata, sul pavimento della sala di meditazione nel
Castello di Wewelsburg in Germania, il quartier generale della
Ahnenerbe.
La civiltà che avesse detenuto il controllo del Sole nero sarebbe stata
in grado di far esplodere stelle, frantumare pianeti e/o popolarli con
razze di sua scelta, ovvero sarebbe divenuta la padrona incontrastata
della Via Lattea. Secondo alcune fonti, il controllo del Sole nero
potrebbe essere esercitato attraverso una sua 'modificazione', inviando
un 'virus' di trasformazione del 'vuoto', attraverso l’ipertunnel
spazio-temporale situato al Polo Sud che ora, secondo la stampa russa, è
studiato ed esplorato dal Pentagono. In pratica si tratterebbe di usare
i campi di torsione, ossia 'vortici di energia' più veloci della luce.
Secondo talune teorie scientifiche, i buchi neri non sarebbero gli
oggetti cosmici descritti dall’astronomia ufficiale, ma contenitori di
informazioni registrate come 'superstringhe di frattali spiroidali'
(Mathur, Ohio University). Queste spirali possono emettere le così dette
'onde di torsione' che, diffondendosi più rapide della luce, non
possono essere fermate dal campo gravitazionale del buco nero.
Il Dottor J. Milewski di Albuquerque ha ipotizzato che la rete di
comunicazione cosmica di questi campi diriga e controlli i processi
evolutivi della vita cosmica. Egli ha scoperto, per mezzo di rilevatori a
fibre ultrafini, la capacità di tali campi di interagire direttamente
con i ritmi del D.N.A.
Iniziati ai misteri di civiltà antiche come quella dell’Egitto, dei
Maya, dell’India, del Tibet, le cui dottrine occulte prestano molta
attenzione al concetto ed al ruolo del Sole nero, concepito come una
Matrice cosmica (definita 'Utero di Iside' dagli Egizi e 'Madre del
mondo' negli insegnamenti di Roerich) in grado di accelerare e
sincronizzare i processi evolutivi di distinte civiltà planetarie. [1]
In un articolo firmato da K. I., pubblicato sul periodico russo
'Anomaly', l’autore asserisce che nei registri segreti della Ahnenerbe,
erano contenuti accenni ad una missione germanica organizzata sotto
l’egida dei Maestri di Shamballa. Si intendeva impedire possibili
attacchi alla Terra per opera di civiltà extraterrestri, generando delle
onde di torsione. [...]
L’articolo di 'Anomaly' afferma che, nel novembre del 1975, quando la
Terra, il Sole, la Luna e il Sole Nero furono allineati in modo
particolare (?), i Maestri di Shamballa trasmisero attraverso lo
stargate del Polo Sud, un ‘messaggio retroattivo’ al Centro galattico,
al fine di risalire ad un tempo di miliardi di anni fa, quando una
‘Galassia bambina’ non aveva ancora sviluppato quei formidabili
meccanismi di difesa immunitaria che possiede ora. [...]
Sarebbero stati approntati sistemi di difesa da un presidio
tedesco-ucraino per respingere, curvando lo spazio-tempo, anche i più
forti attacchi sferrati da alieni ostili (ad esempio, la deviazione sul
pianeta di asteroidi).
L’esistenza del Reich antartico, se reale, rimane un mistero celato,
come il portale del Polo Sud e la minaccia di esseri allotri che
mirerebbero a controllare lo spaventoso potere del Sole Nero. [...] E’
una realtà che supera la più fervida immaginazione. [...] Il Sole nero
arde nelle viscere, alla radice della vita, come l’urlo della Madre
terribile che divora i suoi figli nell’apoteosi del suo feroce,
perfetto, immacolato ed implacabile Amore”.
Che cosa pensare di questa audace, fantastica ricostruzione? Ognuno la
giudichi come meglio crede. E’ comunque probabile che il cuore della Via
Lattea sia qualcosa di più e di diverso rispetto alle acquisizioni
della cosmologia ufficiale. D’altronde anche uno scienziato accademico
come Paul La Violette, indica il centro della Galassia come il luogo da
cui circa 12.000 anni or sono provenne una micidiale onda energetica che
fu la causa del Diluvio universale. Osservano La Violette ed altri che
il dardo del Sagittario e l’aculeo dello Scorpione puntano verso il
fulcro della Galassia, come se antichi mitografi avessero voluto
indicarlo come il “mozzo” di una ruota spaziale, il cuore pulsante del
nostro universo.
Forse non hanno torto quegli autori e non sono lungi dal vero quelle
venerande tradizioni che vedono nelle dolorose vicende dell’umanità
l’ombra di un conflitto di proporzioni cosmiche. E’ un’ombra nera ormai
del tutto indistinguibile dal nero della notte… l’ultima.
[1] Non senza ragione in tedesco e in qualche altra lingua, Sole è sostantivo di genere femminile.
Addenda. Gli emblemi e le grafie aliene sono un soggetto di nicchia
all’interno di un disciplina già marginale, quale l’Ufologia. Sul tema
si legga A. Marcianò, Scritture e simboli alieni, F. Vanetti, Christain
Macé e la scrittura degli Alieni, 2012. Qualche informazione si
rintraccia pure nell’accurato e voluminoso saggio di M. Tambellini,
U.F.O. e alieni in Italia, Roma, 2012. In particolare Tambellini, nel
suo repertorio, accenna al caso di Croara (Bologna): il testimone vide
all’interno di un’astronave un triangolo col vertice in alto al cui
interno era inscritto il pianeta Terra sul quale erano intrecciati due
fiori (rose?). E’ l’immagine grafica che maggiormente ricorda i simboli
scorti dai contattisti argentini, per quanto concerne l’Italia.
Fonti:
Aiwass418, Il Sole nero
Dizionario di Astronomia e Cosmologia, a cura di John Gribbin, Milano, 2005, s.v. buchi bianchi
G. Conforto, Possiamo vincere la gravità?, 2012
L. Flotta e E. Grosso, Il Sole è nero, in X Times, n. 56, giugno 2013
Grande enciclopedia illustrata dell’antico Egitto, Novara, 2005, s.v. Atum, Sole, Ra
A. Marcianò, Apocalissi aliene, 2007
Redazione di Segni dal cielo, Il Sole è un grande stargate, 2013
Redazione di Tanker enemy, Segnalazioni di giugno, 2013
Fonte
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