Fiocchi di neve in un sistema solare nascente
Fatti di monossido di carbonio, danno vita ai mattoni dei pianeti
Per la prima volta è stata osservata la neve che circonda un sistema
solare in formazione. Pubblicata sulla rivista Science, la scoperta si
deve al gruppo coordinato da Chunhua Qi, del centro americano per
l'astrofisica Harvard-Smithsonian. La neve osservata non è d'acqua ma è
fatta di monossido di carbonio e, rilevano gli esperti, è cruciale nella
formazione e nella composizione chimica dei mattoni che formano i
pianeti. Per questo la scoperta potrebbe aiutare a comprendere la
dinamica della formazione dei sistemi planetari.
La neve è stata scoperta nel disco che circonda la giovane stella TW
Hydrae, distante 174 anni luce dalla Terra, grazie al telescopio Alma
(Atacama Large Array Millimeter / submillimeter) al quale l'Italia
partecipa attraverso l'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) e con la
Thales Alenia Space, che ha realizzato parti delle antenne. Il risultato
è stato possibile grazie a una sorta di 'negativo fotografico' del
giovane sistema planetario: invece di osservare direttamente il ghiaccio
di monossido di carbonio, i ricercatori hanno osservato un'altra
molecola, il diazenilio, che si distrugge facilmente in presenza del
monossido di carbonio allo stato gassoso e appare solo nelle regioni in
cui questo gas è allo stato solido, ossia congelato.
La regione ricca di neve di monossido di carbonio si trova in una parte
del disco che, in rapporto al nostro sistema solare, potrebbe
corrispondere all'orbita di Nettuno. Sulla Terra, la neve tipicamente si
forma ad altitudini elevate, dove le temperature precipitano e
trasformano l'umidità atmosferica in neve. Più o meno nello stesso modo
la neve si forma intorno a giovani stelle nelle regioni più lontane del
disco che circonda l'astro. A seconda della distanza dalla stella,
tuttavia, altre molecole, diverse dall'acqua, possono congelare e
trasformarsi in neve, come l'anidride carbonica, il metano e il
monossido di carbonio, che formano grani di polvere ghiacciati che sono i
mattoni dei pianeti e comete.
La neve, osservano gli astronomi, ha un ruolo fondamentale nella
formazione di un sistema planetario perchè aiuta a 'sopravvivere' i
grani di polvere che circondano la stella neonata. Questi hanno infatti
una naturale tendenza ad auto-distruggersi, ma la presenza della neve
cosmica fornisce alle particelle di polvere un rivestimento esterno
vischioso che le fa aderire fra loro, collisione dopo collisione.
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