Murdoch, Rotschild e l’intramontabile Dick Cheney: sono soci in affari per il petrolio al confine con la Siria, ma il media non ne parlano.
Quali media? Milioni di americani prendono per buone le notizie della “Fox News”, del Wall Street Journal o si informano attraverso altri media
mainstream di proprietà del magnate australiano. «Generalmente, questi
organi d’informazione sono a favore di un’azione militare contro la
Siria, ma non informano i loro spettatori e lettori che il signor
Murdoch ha investito interessi nella guerra
con la Siria», accusa Christopher Bollyn. Che rivela: «Murdoch è
comproprietario di una compagnia israelo-americana alla quale è stato
concesso il diritto di cercare petrolio nelle alture del Golan – il
territorio siriano occupato da Israele». E’ perlomeno «amorale»,
conclude Bollyn, «che la “Fox News” non riveli queste informazioni al
suo pubblico», che a quel punto sarebbe costretto a dubitare
dell’attendibilità delle informazioni che riceve, dal momento che
Murdoch otterrebbe enormi vantaggi personali dalla caduta del regime di
Damasco.
Israele, aggiunge Bollyn in un post su “The Rebel” tradotto e ripreso da “Come Don Chisciotte”, ha
accordato i diritti per la ricerca di petrolioall’interno
della Siria, nel Golan appunto, alla Genie Energy. L’editore Rupert
Murdoch e un finanziere dal cognome che parla da solo, lord Jacob
Rothschild, sono i principali azionisti della Genie Energy. La
compagnia, continua Bollyn attingendo informazioni direttamente dal sito
ufficiale dell’azienda, si interessa anche di gas da argille negli
Stati Uniti e di olio di scisto in Israele. E anche l’ex vicepresidente
americano Dick Cheney, eminenza grigia della Casa Bianca all’epoca delle
guerre di Bush, fa parte del comitato consultivo della compagnia.
Secondo il diritto internazionale, dice sempre Bollyn, è illegale che
Israele accordi diritti
di ricerca del petrolio su territori occupati: lo chiarisce Craig
Murray in un intervento apparso già nel febbraio 2013, dal titolo
“Israele accorda diritti petroliferi in Siria a Murdoch e Rothschild”.
«Il tentativo di Israele di sfruttare le risorse minerarie del
territorio occupato delle alture del Golan è completamente illegale per
il diritto internazionale», afferma Murray. «Singapore ha fatto causa al
Giappone presso la Corte Internazionale di Giustizia per lo sfruttamento del suo petrolio durante la seconda guerra
mondiale». Il contenzioso era basato sulla norma internazionale in base
a cui una potenza occupante è in diritto di utilizzare pozzi
petroliferi già in funzionamento e utilizzati dal paese sovrano che è
stato occupato, ma questo non autorizza lo sfruttamento di ulteriori
future risorse: «Tra
le autorità e i precedenti legali non c’è alcun
disaccordosul
fatto che la realizzazione di nuovi pozzi – per non parlare delle
fratturazioni idrauliche – da parte di una potenza occupante è
illegale».
Il fatto che Jacob Rothschild e Rupert Murdoch abbiano investito nei
tentativi di ricerca di petrolio nei territori siriani occupati,
conclude Bollyn, suggerisce che siano a favore del rovesciamento del
governo Assad di Damasco, «in modo da indebolire la Siria e dividere la
nazione più o meno alla stessa maniera della Jugoslavia negli anni ’90».
Non stupisce, peraltro, che nell’operazione-Golan compaia il nome di
una vecchia volpe come Cheney, vero e proprio veterano della tattica
“distruggi e ricostruisci”, viste anche le polemiche seguite ai
maxi-appalti per la ricostruzione post-bellica dell’Iraq affidati alla
multinazionale texana Halliburton, da cui Cheney proveniva.
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