Il livello di radiazioni nei pressi di tre serbatoi contenenti acqua
contaminata nella centrale giapponese di Fukushima è 18 volte più alto
rispetto al 22 agosto, ovvero 1.800 millisievert all'ora. Lo ha reso
noto l'operatore Tepco, a due anni e mezzo dall'incidente causato dallo
tsunami del marzo 2011
Il nuovo livello di radioattività è in grado di uccidere una persona esposta nel giro di quattro ore.
Il 22 agosto il livello nella stessa area era di 100 millisievert/ora e
la Tepco non esclude che l'aumento sia dovuto a infiltrazioni di acqua
contaminata. La legge giapponese fissa la soglia massima di esposizione a
50 millisievert/ora per i lavoratori delle centrali.
Ad agosto era stato reso noto che un serbatoio aveva una perdita e
l'agenzia per la sicurezza nucleare aveva poi elevato la gravità
dell'incidente dal livello 1 (anomalia) al livello 3 (incidente grave).
L'incidente seguito al sisma e allo tsunami dell'11 marzo 2011 provocò
la fusione delle barre di carburante in tre reattori e la contaminazione
radioattiva dell'aria, del terreno e dell'acqua, imponendo
l'evacuazione di 160.000 persone.
Intanto un milione di giapponesi hanno preso parte a una gigantesca
esercitazione per simulare un terremoto di magnitudo 9,1 e verificare la
prontezza dei servizi d'emergenza. Dal 1960 ogni anno nel Sol Levante
si celebra la Giornata nazionale per la prevenzione dei disastri per
commemorare il terremoto del 1923 che fece 100.000 morti. A due anni dal
terribile sisma e tsunami del 2011, che produsse anche l'incidente alla
centrale nucleare di Fukushima, il governo nipponico ha aggiornato le
stime per il caso di un terremoto di magnitudo superiore ai 9 gradi,
previsto entro 30 anni, che potrebbe causare fino a 320.000 morti. Anche
il premier Shinzo Abe ha partecipato all'esercitazione simulando una
riunione d'emergenza del suo gabinetto.
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