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Monday, December 30, 2013

IL CAPO DELLO STATO ITALIANO AMMETTE L'ESISTENZA DELLE SCIE CHIMICHE

30 dicembre 2013 - di Gianni Lannes - Repetita iuvant, come ho scritto più volte in passato, anche il capo dello Stato italiano non ha negato l'esistenza dell'aerosoterapia bellica a base di scie chimiche che contengono in particolare alluminio, bario, litio e polimeri artificiali in grado di innescare terremoti, uragani, ma soprattutto controllare le onde cerebrali degli esseri umani. Ecco infatti cosa ha risposto il presidente della Repubblica alla signora Luigina Marchesi che gli aveva scritto una documentata lettera per denunciare le continue operazioni di aerosol sulla sua terra. Un territorio, fra l’altro, che non è nemmeno solcato da aerovie civili:



Italia (29 dicembre 2013): scie chimiche




pur comprendendo le motivazioni e il coinvolgimento morale ed emotivo che hanno originato la Sua istanza, devo mio malgrado informarLa che risulta impossibile intervenire su materie regolate da specifiche disposizioni di legge, la cui applicazione spetta ai competenti ministeri e su cui la Presidenza della Repubblica non può in alcun modo intervenire”. 

La risposta concludeva dicendo: “La informo che la sua istanza è stata nuovamente portata del competente Ministro della Difesa, per un sollecito esaustivo diretto riscontro”.

Anche in questo caso, il capo dello Stato italiano non ha detto che le scie chimiche non esistono, bensì che lui non può farci nulla, e che la competenza del problema ricade sotto il Ministero della Difesa. Il che non è proprio vero, perché il presidente della Repubblica, in base alla Cosituzione è anche il capo supremo delle forze armate.



E' in corso un genocidio di massa e chi nega l'evidenza è complice di questo crimine contro il popolo italiano, e ne risponderà personalmente alla giustizia e al consesso umano.





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