Io non c’entro nulla. Ma un collega sì. E stavolta
l’avvistamento di un Ufo è avvenuto proprio dalla “casa” del nostro
blog: il Corriere della Sera. Il luogo preciso è la terrazza
dell’edificio del giornale. Protagonisti sono due colleghi dell’ufficio
grafico e Riccardo Zanardi è colui che si è preso la briga di inviarmi
il filmato che ha realizzato con il telefonino. Le immagini, ovviamente,
non sono perfette e, soprattutto, si era nel cuore della notte (erano
di turno da mezzanotte in poi…); ma la luce strana, al centro dello
schermo, appare in maniera molto evidente e per alcuni secondi può
essere seguita. Ecco anche la testimonianza diretta del buon Riccardo,
ovviamente condivisa dalla collega co-testimone. Quanto al filmato, che
trovate qua sotto, sorry per la pubblicità: ma devo passare
necessariamente dal canale di CorriereTv e non se ne può fare a meno.
Approfitto infine del post per porgere a tutti gli auguri di buon
Natale.
Flavio Vanetti
“Ciao Flavio, ti descrivo volentieri quello che ho visto. Stavo parlando e fumando una sigaretta con la mia collega Sabrina Quagliato sul terrazzo al quarto piano. Mi sono girato per vedere le stelle e gli aerei che atterrano a Malpensa seguendo le solite rotte (dopo un po’ che li guardi, capisci anche i corridoi che usano per gli arrivi e per le partenze) quando è apparsa una luce molto grande e strana. Era a Sud-Ovest, era di colore lilla accesso e sembrava dirigersi verso la città. Mentre procedeva, cambiava colore in modo continuo e senza alcun lampeggio (tipico in un velivolo tradizionale). I toni erano molto accesi ed erano di colore arancio, giallo, viola e rosso. La sua traiettoria era strana e la luce si ingrandiva e si riduceva di continuo. Ad un certo punto, in una posizione che aveva come riferimento la Torre Velasca, l’andamento ha deviato in direzione Sud-Sud Est; infine l’oggetto luminoso si è ridimensionato progressivamente fino a diventare una capocchia di spillo, per poi sparire. Durante tutto l’avvistamento le stelle si vedevano benissimo e non scomparivano. Quello che mi ha più incuriosito sono stati i colori di quella “cosa” luminosa. Mi ha strabiliato: mai visto nulla del genere, di notte, in cielo. Sì, straordinario. Io sono un biker e vado sempre in moto, 12 mesi all’anno. Lo faccio da tanto tempo e percorro, per recarmi a casa, 53Km. Abito infatti a Camisano, vicino a Crema. Sono in campagna e ho imparato a conoscere il cielo guardandolo dal casco con la visiera alzata (quando sono fermo). Il casco rimane il mio tetto: in certe notti è fantastico fermarsi in mezzo ai campi, nel buio, e guardare verso l’infinito: si percepiscono la profondità e la distanza delle stelle. E’ anche per questo motivo, e per questa esperienza , che quanto ho avvistato sul terrazzo del Corriere mi resterà impresso per sempre”.
Flavio Vanetti
“Ciao Flavio, ti descrivo volentieri quello che ho visto. Stavo parlando e fumando una sigaretta con la mia collega Sabrina Quagliato sul terrazzo al quarto piano. Mi sono girato per vedere le stelle e gli aerei che atterrano a Malpensa seguendo le solite rotte (dopo un po’ che li guardi, capisci anche i corridoi che usano per gli arrivi e per le partenze) quando è apparsa una luce molto grande e strana. Era a Sud-Ovest, era di colore lilla accesso e sembrava dirigersi verso la città. Mentre procedeva, cambiava colore in modo continuo e senza alcun lampeggio (tipico in un velivolo tradizionale). I toni erano molto accesi ed erano di colore arancio, giallo, viola e rosso. La sua traiettoria era strana e la luce si ingrandiva e si riduceva di continuo. Ad un certo punto, in una posizione che aveva come riferimento la Torre Velasca, l’andamento ha deviato in direzione Sud-Sud Est; infine l’oggetto luminoso si è ridimensionato progressivamente fino a diventare una capocchia di spillo, per poi sparire. Durante tutto l’avvistamento le stelle si vedevano benissimo e non scomparivano. Quello che mi ha più incuriosito sono stati i colori di quella “cosa” luminosa. Mi ha strabiliato: mai visto nulla del genere, di notte, in cielo. Sì, straordinario. Io sono un biker e vado sempre in moto, 12 mesi all’anno. Lo faccio da tanto tempo e percorro, per recarmi a casa, 53Km. Abito infatti a Camisano, vicino a Crema. Sono in campagna e ho imparato a conoscere il cielo guardandolo dal casco con la visiera alzata (quando sono fermo). Il casco rimane il mio tetto: in certe notti è fantastico fermarsi in mezzo ai campi, nel buio, e guardare verso l’infinito: si percepiscono la profondità e la distanza delle stelle. E’ anche per questo motivo, e per questa esperienza , che quanto ho avvistato sul terrazzo del Corriere mi resterà impresso per sempre”.
Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.