E’ però ancora presto per gridare al miracolo: per avere qualche certezza in più bisognerà attendere almeno un paio di giorni, il tempo necessario per completare l’analisi dei dati raccolti. Secondo le prime ricostruzioni, Ison avrebbe iniziato a sgretolarsi durante la sua corsa verso il Sole: in questa fase avrebbe perso molti frammenti di dimensioni importanti, ma non blocchi giganteschi. Nella sua corsa attraverso la corona solare, la cometa avrebbe continuato a perdere pezzi e ad evaporare, perdendo così la chioma e la coda, proprio come accadde alla cometa Lovejoy nel 2011. Alla fine di questo travagliato passaggio, sarebbe riemerso un piccolo nucleo che al momento sembra aver ripreso ad emettere polveri e gas. Karl Battams, in prima fila nella campagna di osservazione organizzata dalla Nasa, afferma che è ancora troppo presto per dire quanto sia grande questo nucleo o se la cometa possa tornare ad essere luminosa. ”Abbiamo una nuova serie di incognite – spiega l’esperto – e questo oggetto così pazzo, dinamico e imprevedibile continua a stupirci e confonderci. Vi chiediamo di pazientare ancora un paio di giorni mentre analizziamo i dati per cercare di capire cosa sta succedendo”.( fonte ansa, foto ESA/NASA/SOHO/GSFC)

Fonte
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.