La Tepco ha sottovalutato l'esposizione alle radiazioni di 142 “liquidatori”
La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha fermato una
delle 3 linee del sistema di trattamento centrale delle acque di
Fukushima Daiichi e dice che l’Advanced Liquid Processing System (Alps)
della Processing System avanzato liquidi, o ALPS, è stato chiuso dopo
che i “liquidatori” «Hanno trovato possibili segni di anormalità
nell’acqua da immettere nell’impianto. L’acqua è risultata
particolarmente torbida». Probabilmente nel circuito idrico è entrata
materia organica.
La radio-televisione giapponese Nhk dice che «Tepco sta valutando
cosa è andato storto e perché. I funzionari dicono che non sanno quando
l’operazione potrà essere ripresa». L’Alps è teoricamente in grado di
rimuovere quasi tutti i materiali nucleari da acqua radioattiva presso
l’impianto ed era in corso un test. Ma l’impianto aveva già avuto
problemi la scorsa settimane, quando la Tepco aveva dovuto fermare tutto
dopo che aveva scoperto che una linea si era fortemente deteriorata a
causa di filtri malfunzionanti. L’Attività dell’Alps era ripresa il 24
marzo, ma poi i “liquidatori” hanno visto fuoriuscire acqua altamente
radioattiva da uno dei serbatoi di stoccaggio e la Tpco è stata
costretta a bloccare nuovamente tutto. Le operazioni sulle due linee
dell’Alps erano riprese il 25 marzo, fino al nuovo incidente. E pensare
che la Tepco aveva assicurato chhe l’Alps sarebbe stato operativo entro
gli inizi di aprile…
Ieri nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi era già stata
sospesa l’operazione di rimozione del combustibile nucleare esaurito da
una piscina di stoccaggio in un edificio del reattore 4. La Tepco ha
detto che intorno alle 9,30 di mercoledi è avvenuto un incidente mentre
i “liquidatori” avevano iniziato la rimozione di unità di carburante.
L’utility ha spiegato che la grande gru utilizzata per sollevare un
cask contenente 22 unità di combustibile esaurito dalla piscina di
stoccaggio si è improvvisamente bloccata. Al momento dell’incidente i
“liquidatori” stavano cercando di agganciare il cask con un cavo. La
Tepco ha iniziato a smaltire il carburante nucleare esaurito del
reattore 4 nel novembre 2013, la piscina conteneva 1.533 unità di
combustibile, delle quali 1.331 sono di combustibile esaurito altamente
radioattivo. A partire dal 25 marzo, 550 unità di combustibile erano
state rimosse e trasferite in un altro lotto di stoccaggio. L’utility
assicura che intorno alla piscina del combustibile nucleare esaurito
non sono stati osservati aumenti di radioattività e che sta cercando di
capire cosa ha causato il problema.
Ma la grana più grossa per l’utility che sta smantellando lentamente e
con enormi problemi il cadavere nucleare di Fukushima Daiichi viene
probabilmente dal nuovo esame dei registri di esposizione alle
radiazioni dei lavoratori che, dopo una revisione da parte del ministero
della salute, hanno portato ad un aumento dei dati delle radiazioni per
142 lavoratori, con una media di 5,86 millisievert. Secondo quanto
scrive The Asahi Shimbun, il ministero ha detto che un dipendente di
sesso maschile è stato esposto a 180 millisievert, mentre inizialmente
la Tepco diceva che era stato esposto a circa 90 millisievert. Altri due
“liquidatori” lavoratori sono stati esposti a radiazioni che vanno dai
50 a 100 millisievert. Secondo l’ International Commission on
Radiological Protection, una persona dovrebbe essere esposto a non più
di un millisievert all’anno e che dosi di più di 100 millisievert sono
associate ad un elevato rischio di cancro .
Dei 142 lavoratori sovraesposti 24 lavoravano per la Tepco e ben 118
per 18 diverse imprese in appalto e subappalto, note per ignorare a
volte anche le più elementari norme di sicurezza. Sono solo una parte
dei 7.500 “liquidatori” impiegati nelle operazioni di emergenza e di
primo intervento che sono stati inviati per gestire le operazioni di
contenimento nella centrale nucleare.
La revisione del ministero ha confermato che, dopo il
terremoto/tsunami ed il disastro nucleare, la Tepco ed i
subappaltatori non avevano a disposizione abbastanza contatori delle
radiazioni per tutti equipaggiare tutti i “liquidatori” e che quindi la
company non poteva effettuare misurazioni così accurate sui lavoratori.
La Tepco è stata invitata a rivedere l’esposizione dei “liquidatori”
tenendo di conto dei nuovi dati. Qualche sospetto era già venuto fuori
nel luglio 2013 quando vennero esaminati i dati dell’esposizione di
circa 1.300 lavoratori e quelli di 452 di loro sembrarono un po’ troppo
bassi.
Dopo aver scoperto a fine gennaio, durante un controllo della
gestione salute dei lavoratori da parte della Tepco, che l’utility
aveva usato metodi inadeguati per stimare le dosi di radiazioni di
alcuni lavoratori il governo ha esaminato i registri di 1.536 dei 7.529
dipendenti e contractors che hanno lavorato a Fukushima Daiichi tra il
marzo e l’aprile del 2011. The Asahi Shimbun scrive che la Tepco «Per
esmpoi, ha sottovalutato le dosi interne di coloro che avevano preso
compresse di iodio per proteggere la loro tiroide dall’esposizione alle
radiazioni. Non è ancora chiaro se e quanto l’agente avesse ridotto i
livelli di esposizione». Dopo che sono stati controllati i registri dei
dati di altri 6.200 lavoratori e sono venuti fuori i primi 142
“sballati”.
Fonte
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