Oggi l’astronomia e l’astrofisica sono le grandi
collaborazioni internazionali, reti di telescopi in tutto il mondo,
osservatori spaziali e la precisione delle osservazioni aumenterà. La
Russia in questo settore non è ancora irrimediabilmente in ritardo, ma
non è all’avanguardia. Oltre ai problemi relativi alla scienza in
generale, influenza un numero ridotto di strumenti e il fatto che gli
impianti esistenti non erano modernizzati da tanto tempo.
La
discussione del 24 marzo ha riguardato le prospettive per l'ingresso
della Russia nei progetti astronomici internazionali, la formazione
astronomica ed propri strumenti astronomici (soprattutto quelli a
terra).
L’adesione a progetti internazionali riguarda
soprattutto l'European Southern Observatory (ESO). E' l'organizzazione
intergovernativa (15 i Paesi membri), che gestisce una rete di telescopi
nelle Ande Cilene. Al progetto ESO si può aderire versando un
contributo finanziario (circa 150 milioni di euro), che consentirà alle
organizzazioni scientifiche russe di condurre con la strumentazione ESO
la propria ricerca e alle imprese russe di eseguire gli ordinativi per
le esigenze dell’ESO.
La prospettiva di entrare nell’ESO
è stato uno dei principali argomenti di discussione al Ministero della
Pubblica Istruzione. È costoso, anche se la possibilità di una
rateizzazione a 10 anni può inibire significativamente lo sviluppo dei
propri impianti terrestri russi. I suoi sostenitori sottolineano che in
questo modo la Russia si unirà alla ricerca scientifica d’avanguardia.
Costruire la stessa cosa nel Paese è impossibile e non a causa del
denaro: in Russia sono pochi i posti con un buon clima per le
osservazioni astronomiche. Gli oppositori ribattono dicendo che se non
si costruisce in proprio, non si avranno mai gli strumenti astronomici
necessari in Russia. La questione quindi si sposta su un altro campo e
punta a riconoscere quale sia l'argomento più rilevante in questa
discussione.
Del resto i progetti astronomici russi
discussi nel corso della riunione sono molti e differenziati. Ad
esempio, l'osservatorio radio "Suffa", che è stato creato in
collaborazione con l'Uzbekistan, è un progetto avviato già da lunga
data. Il complesso elio geofisico per studiare il Sole viene creato
sulla base di strutture già esistenti dell'Istituto terrestre di fisica
solare, Filiale siberiana dell'Accademia Russa delle Scienze. ALEGRO è
nuova e ambiziosa iniziativa nella piccola area non esplorata della
banda gamma.
Dopo la riunione, è stato formato un gruppo
speciale di lavoro, che comprende rappresentanti delle principali
organizzazioni "astronomiche" dell’Accademia delle Scienze e delle
università. A maggio di quest'anno, dovranno creare una lista delle
attività, indicando il relativo budget e priorità.
La
difficoltà consiste nel fatto che non esiste uno strumento universale
per l'astronomia. Se parliamo di applicazioni terrestri, le osservazioni
dirette, vediamo limitatamente nella gamma radio ed infrarossi perché
l'atmosfera blocca gran parte delle onde del visibile. In modo indiretto
è possibile registrare i fotoni gamma. Sono diversi obiettivi
scientifici e diverse tecnologie ingegneristiche.
In
questo modo il gruppo di lavoro valuterà i punti di forza e di debolezza
della scienza e della tecnologia russa, la rilevanza dei problemi
scientifici, dovrà immaginare come si evolverà l'astrofisica mondiale e
entro maggio definire da dove avviare lo sviluppo dell'astronomia in
Russia nella prima metà del XXI secolo.
/s
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_03_27/L-astronomia-russa-e-il-momento-di-scegliere-3939/
/s
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