Non è l’evento astronomico più interessante, ma in quei pochi attimi in cui la nostra stella si presenta all’intersezione tra eclittica ed equatore terrestre, ricorre un fenomeno particolare, importante e magico se considerato dal punto di vista storico, culturale e popolare. Stiamo parlando dell’Equinozio (oggi quello di Primavera), dal latino æquinoctium, evento che si verifica solo due volte l’anno, nei giorni che astronomicamente segnano l’inizio, rispettivamente, della primavera e dell’autunno.
Giorni particolari, che come spesso accade, hanno dato origine ad innumerevoli credenze e miti. Questa sera, alle 17:57,
la particolare posizione della Terra lungo la sua orbita, permetterà al
Sole di illuminare tutta la parte del globo esposta allo stesso modo,
ed in linea teorica, senza tenere conto della rifrazione, il giorno e la
notte avranno uguale durata (praticamente, però, si tratta di un mito
da sfatare). Tutto ciò avviene per un motivo molto semplice: come noto
la terra gira su se stessa ed intorno al sole seguendo un’orbita
particolare che si sviluppa sul cosiddetto piano dell’eclittica.
Se l’asse di rotazione fosse perpendicolare al piano dell’eclittica, il
giorno e la notte durerebbero sempre lo stesso intervallo di tempo in
ogni zona del pianeta, (salvo ai poli in cui ci sarebbe sempre luce).
L’asse di rotazione della terra, però, è inclinato rispetto all’orbita di circa 67° e questo provoca tutta una serie di conseguenze.
L’asse di rotazione della terra, però, è inclinato rispetto all’orbita di circa 67° e questo provoca tutta una serie di conseguenze.
Un giorno particolare quello
dell’equinozio, che segna uno dei punti fermi del moto di rivoluzione
che per secoli hanno accompagnato la vita degli uomini. Analogamente ai
solstizi, come detto, essi sono convenzionalmente assunti come momento
di avvicendamento delle stagioni astronomiche sulla Terra.
Nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e
l’inizio della primavera, mentre quello di settembre termina l’estate e
introduce l’autunno. Viceversa accade nell’emisfero australe, dove
l’autunno entra all’equinozio di marzo e la primavera in quello di
settembre. In entrambi gli equinozi, inoltre, il sole passa a sud del
tropico del Cancro e a nord di quello del Capricorno; allo zenith
equatoriale il sole si trova declinato di 66°33′ su entrambi i tropici e
di 23° 27′ su entrambi i circoli polari. Nel time-lapse a corredo
dell’articolo realizzato dal satellite Meteosat, è possibile osservare
il movimento del terminatore in un intero anno astronomico.
Renato Sansone
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