La bonifica della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, comporterà più tempo rispetto a quanto previsto. A spiegarlo è stata nel corso del fine settimana la Tepco, società che gestisce il sito, che ha spiegato come, in particolare, ci vorranno mesi in più per decontaminare le acque conservate in loco dopo il disastro dell’11 marzo 2011.
«Ad oggi poco meno della metà della quantità di acqua radioattiva
stoccata è stata spurgata, ma il lavoro dovrà proseguire al di là della
data limite prevista», ha spiegato l’azienda, secondo quanto riferisce
il quotidiano economico francese Les Echos. «Se il ritmo attuale sarà
mantenuto, completeremo il lavoro nel mese di maggio».
La notizia è arrivata proprio pochi giorni dopo che due impiegati sono morti,
a poche ore di distanza, mentre lavoravano alla manutenzione delle
cisterne che conservano i liquidi radioattivi. Il primo dei due lavoratori
è caduto dall’alto durante un’operazione di controllo effettuata
insieme a due colleghi. L’obiettivo era di muovere una copertura di 51
kg di peso. Quest’ultima lo ha squilibrato e lo ha fatto precipitare
all’interno della cisterna stessa, che in quel momento era vuota. Un
secondo operaio è morto al quarto piano di un edificio adibito al
trattamento di rifiuti, colpito alla testa.
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