Paracadutista sfiorato dal meteorite in ViTV Video
Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Saturday, April 25, 2015
VOLGI I TUOI OCCHI AL CIELO... E GUARDALO!
Io sono una mamma single e operatore sanitario riflessologo, a Granbury , ho visto casi di malattie respiratorie di miei clienti, casi, senza precedenti. I
casi di Alzheimer sono decuplicati negli ultimi anni, le allergie sono
aumentate in modo significativo e il cancro è diffuso in proporzioni
epidemiche allarmanti.
Una donna su tre contraggono il cancro e mentre per gli uomini è ancora più drammatico perché i casi di cancro salgono in proporzione a un caso su due. E' stato documentato e provato che l'Agente Orange, è stato spruzzato come defogliante, e ha causato il cancro in tutti i veterani di stanza nel Vietnam. Stavo discutendo di questo, proprio oggi, con il Pastore Ray della Triple Cross Cowboy Church di Granbury.
Ha condiviso con me che nella sua congregazione la diffusione del cancro è notevolmente aumentato. C'è sicuramente qualcosa di strano e mendace in questo quadro. C'è qualcuno allarmato di tutto questo?
Il motivo per cui scrivo è quello di rendere consapevoli sempre più persone di quel che sta accadendo ai nostri cieli. Sono cresciuta, figlia di un rappresentante della camera, nello stato del Wisconsin negli anni 1960. A quel tempo, mio padre, Lewis T. Mittness, era un riconosciuto ambientalista.
Ha introdotto, insieme ad altri deputati, la legislazione per vietare il DDT nel Wisconsin. Il DDT è una sostanza chimica vaporizzata sui campi coltivati vicino le nostre città.
Ma nessuno vuole ascoltare le grida che tutto questo si può cambiare mentre il tutto passa inosservato.
Quest'ultimo Giovedì e Venerdì prima di Pasqua, io e mio figlio abbiamo fotografato 12 bianchi getti spruzzare marcate scie chimiche sopra di noi da un capo all'altro di Granbury . Ho anche tirato una donna fuori dalla sua auto a Brookshires per mostrarle gli aerei che stavano letteralmente ottenendo una specie di cupola sopra l'area di Granbury una emissione chimica bianca.
Le scie dei jet si dissipano nel giro di pochi minuti. Queste no. Si diffondono con piccoli tentacoli che crescono con righe attraverso tutto il nostro cielo e sono dirette a ricadere sulla superficie.
Qualcosa deve essere fatto, e questo è il motivo per cui non si può più tacere ancora a lungo. Dobbiamo ottenere risposte al più presto possibile.
Cosa è accaduto alla nostra libertà di parola? Non c'è mai stata una proscrizione dell'informazione come questa.
Sono grata di parlare di questo problema molto urgente di cui tutti siamo testimoni. Vi garantisco che vedrete anche voi questi getti e le nuvole artificiali, che quasi ogni giorno ci pongono sulla testa basta alzare lo sguardo per vederle.
So che mio padre non avrebbe voluto che io tacessi e come fece lui lotto a difesa del diritto fondamentali ad avere aria pulita, acqua e cibo -consapevole del fatto che è tutto può esserci portato via in un momento. Non ascoltate le mie parole ma fate la vostra ricerca e informatevi. Se ciò che dico è per nostro benessere, allora, perché non possiamo capire ci quanto ci sta accadendo è contro di noi? Se è così e sta interessando la nostra salute, io voglio sapere perché?
Spero che ci uniamo tutti assieme nel sostenere questo sforzo nel parlare e informare con i capi delle comunità per ottenere risposte in modo che possiamo combattere questo dramma, proprio come fece mio padre negli anni sessanta contro il DDT e contro probabilità impossibili, ma ha vinto. Abbiamo molto più potere solo se stiamo insieme e formiamo gruppi di intervento una specie di task force per vedere cosa possiamo fare nella nostra area di Glen Rose e Granbury. Se tutti noi iniziamo ad agire allora forse possiamo prendere nelle nostre mani il nostro futuro e il nostro cielo pulito. C'è molto di cui informarsi e se si desidera farlo possiamo ricercare su Google "Lewis Mittness" o "scie chimiche" eppoi unirci tutti assieme come fossimo un solo uomo per battere questi vili sistemi di killeraggio.
Ora ci sono diverse petizioni nazionali, una ha più di 17.000 firme compresa me ed è indirizzata al nostro senatore Ted Cruz e altri componenti dello stato, che alla fine andranno a parlare al presidente Barack Obama per porre fine alla questione delle scie chimiche spruzzate sopra le nostre comunità.
Spero davvero che nelle vostre comunità guardate in alto e vedete lo scempio che affligge i nostri cuori, consapevoli che tutti noi possiamo fare la differenza, proprio come mio padre l'ha fatto una volta. Sono così orgogliosa che mio papà ci ha dato l'esempio con quelle lotte messe in piedi contro i giganti della chimica che spero un giorno di poterlo rendere orgoglioso di quanto stiamo facendo noi tutti oggi con le scie chimiche.
Una donna su tre contraggono il cancro e mentre per gli uomini è ancora più drammatico perché i casi di cancro salgono in proporzione a un caso su due. E' stato documentato e provato che l'Agente Orange, è stato spruzzato come defogliante, e ha causato il cancro in tutti i veterani di stanza nel Vietnam. Stavo discutendo di questo, proprio oggi, con il Pastore Ray della Triple Cross Cowboy Church di Granbury.
Ha condiviso con me che nella sua congregazione la diffusione del cancro è notevolmente aumentato. C'è sicuramente qualcosa di strano e mendace in questo quadro. C'è qualcuno allarmato di tutto questo?
Il motivo per cui scrivo è quello di rendere consapevoli sempre più persone di quel che sta accadendo ai nostri cieli. Sono cresciuta, figlia di un rappresentante della camera, nello stato del Wisconsin negli anni 1960. A quel tempo, mio padre, Lewis T. Mittness, era un riconosciuto ambientalista.
Ha introdotto, insieme ad altri deputati, la legislazione per vietare il DDT nel Wisconsin. Il DDT è una sostanza chimica vaporizzata sui campi coltivati vicino le nostre città.
Mio padre ha usato tutta la sua capacità per avere a conoscenza tutti i tipi di malattie correlate dei cittadini interessati a quei fattori di rischio, e ricordo bene che quanti si ammalavano di cancro erano di un numero esponenziale, cosa senza precedenti, così come per i difetti allarmanti alla nascita. Mio padre ha lottato contro le grandi imprese, il big business, per porre fine a questo scempio; quando poi l'assemblea della camera ha approvato all'unanimità il divieto di queste sostanze chimiche cancerogene, ha lottato ancora e dopo molte peripezie e sforzi è stato approvata anche dal Senato licenziando finalmente la giusta legge.Il Wisconsin è stato il primo stato a vietare l'uso di questo pesticida chimico DDT e poi seguito da tutti gli Stati. Sento ora sulle mie spalle l'eredità di un padre giusto e battagliero, e credo che avrebbe voluto che fossi io a parlare e denunciare quel che sta accadendo ogni giorno per i nostri cieli. Non è solo sul Texas che vengono spruzzati questi getti di scie, ma in tutti gli Stati Uniti e anche nel resto del mondo come molti cittadini hanno segnalato.
Ma nessuno vuole ascoltare le grida che tutto questo si può cambiare mentre il tutto passa inosservato.
Quest'ultimo Giovedì e Venerdì prima di Pasqua, io e mio figlio abbiamo fotografato 12 bianchi getti spruzzare marcate scie chimiche sopra di noi da un capo all'altro di Granbury . Ho anche tirato una donna fuori dalla sua auto a Brookshires per mostrarle gli aerei che stavano letteralmente ottenendo una specie di cupola sopra l'area di Granbury una emissione chimica bianca.
Le scie dei jet si dissipano nel giro di pochi minuti. Queste no. Si diffondono con piccoli tentacoli che crescono con righe attraverso tutto il nostro cielo e sono dirette a ricadere sulla superficie.
Una volta che questi sentieri sparsi in fila, blocca la luce sole si traduce in un cielo nuvoloso bianco e grigio, eliminando la maggior parte del cielo azzurro quasi tutti i giorni. Può essere la causa della siccità come ho notato vedendo i due stati sotto attacco chemtrails in questo momento sono il Texas e la California.Sono appena tornata da Austin, lunedì mi ha lasciata stupita di vedere che le scie chimiche erano sopra la nostra capitale e in diverse altre città incontrate durante il ritorno a casa lungo la Highway 281. Avevano gli stessi getti bianchi delle scie chimiche in tutto l'orizzonte e da terra verso l'alto oscuravano il sole. Nessun percorso di volo in verticale dal suolo. Hanno continuato a fare lo stesso percorso con scie chimiche più e più volte fino a quando più righe si formano e formano le nuvole di foschia che vedete oggi.
Qualcosa deve essere fatto, e questo è il motivo per cui non si può più tacere ancora a lungo. Dobbiamo ottenere risposte al più presto possibile.
Perché sta succedendo a noi? E sta a noi cittadini essere consapevoli. Un modo per farlo è quello di alzare lo sguardo al cielo ed essere informati degli eventi. Poi si può agire nelle nostre comunità con le persone che conosciamo che possono contribuire a portare questo problema all'attenzione dei media. Anche se mi è stato permesso di raccontare nulla su questo tema di grande tabù.
Cosa è accaduto alla nostra libertà di parola? Non c'è mai stata una proscrizione dell'informazione come questa.
Sono grata di parlare di questo problema molto urgente di cui tutti siamo testimoni. Vi garantisco che vedrete anche voi questi getti e le nuvole artificiali, che quasi ogni giorno ci pongono sulla testa basta alzare lo sguardo per vederle.
So che mio padre non avrebbe voluto che io tacessi e come fece lui lotto a difesa del diritto fondamentali ad avere aria pulita, acqua e cibo -consapevole del fatto che è tutto può esserci portato via in un momento. Non ascoltate le mie parole ma fate la vostra ricerca e informatevi. Se ciò che dico è per nostro benessere, allora, perché non possiamo capire ci quanto ci sta accadendo è contro di noi? Se è così e sta interessando la nostra salute, io voglio sapere perché?
Spero che ci uniamo tutti assieme nel sostenere questo sforzo nel parlare e informare con i capi delle comunità per ottenere risposte in modo che possiamo combattere questo dramma, proprio come fece mio padre negli anni sessanta contro il DDT e contro probabilità impossibili, ma ha vinto. Abbiamo molto più potere solo se stiamo insieme e formiamo gruppi di intervento una specie di task force per vedere cosa possiamo fare nella nostra area di Glen Rose e Granbury. Se tutti noi iniziamo ad agire allora forse possiamo prendere nelle nostre mani il nostro futuro e il nostro cielo pulito. C'è molto di cui informarsi e se si desidera farlo possiamo ricercare su Google "Lewis Mittness" o "scie chimiche" eppoi unirci tutti assieme come fossimo un solo uomo per battere questi vili sistemi di killeraggio.
Ora ci sono diverse petizioni nazionali, una ha più di 17.000 firme compresa me ed è indirizzata al nostro senatore Ted Cruz e altri componenti dello stato, che alla fine andranno a parlare al presidente Barack Obama per porre fine alla questione delle scie chimiche spruzzate sopra le nostre comunità.
Spero davvero che nelle vostre comunità guardate in alto e vedete lo scempio che affligge i nostri cuori, consapevoli che tutti noi possiamo fare la differenza, proprio come mio padre l'ha fatto una volta. Sono così orgogliosa che mio papà ci ha dato l'esempio con quelle lotte messe in piedi contro i giganti della chimica che spero un giorno di poterlo rendere orgoglioso di quanto stiamo facendo noi tutti oggi con le scie chimiche.
NOTE DI SD:
A PROPOSITO di DDT , ORGANOFOSFATI e CHEMTRAILS
A PROPOSITO di DDT , ORGANOFOSFATI e CHEMTRAILS
Organoclorati e il DDT
I lavori del chimico tedesco spianarono la strada alla produzione industriale degli insetticidi di sintesi, il più celebre dei quali è il DDT (diclorodifeniltricloroetano) che fa parte della famiglia degli organoclorati.
Gli organoclorati, sono composti chimici in cui uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti da atomi di cloro, formando una struttura stabile.
Sintetizzato nel 1874 dal chimico austriaco Othmar Zeidler il DDT è rimasto a dormire in un cassetto fino al 1939 quando il chimico svizzero Paul Muller, stipendiato dalla Geigy (oggi Syngenta) individua le sue proprietà insetticide. A tempo di record, nove anni dopo, per questa grande scoperta ricevette il Premio Nobel per la medicina.
All’indomani della Seconda guerra mondiale il DDT è celebre in tutto il globo come l’insetticida miracoloso. Questo sarà la manna per l’industria chimica, in testa Monsanto e Dow Chemical che dal 1950 al 1980 riverseranno nel mondo 40.000 tonnellate. Solo nel 1963 la produzione tocca le 82.000 tonnellate.
Prima del suo divieto, avvenuto nel 1972, gli USA saranno irrorati con 675.000 tonnellate di DDT.
Nonostante sia classificato dall’OMS come “moderatamente pericoloso” i suoi effetti a lungo termine sono disastrosi: perturbatore endocrino, tumori, malformazioni congenite, disturbi della riproduzione, ecc.
I lavori del chimico tedesco spianarono la strada alla produzione industriale degli insetticidi di sintesi, il più celebre dei quali è il DDT (diclorodifeniltricloroetano) che fa parte della famiglia degli organoclorati.
Gli organoclorati, sono composti chimici in cui uno o più atomi di idrogeno sono stati sostituiti da atomi di cloro, formando una struttura stabile.
Sintetizzato nel 1874 dal chimico austriaco Othmar Zeidler il DDT è rimasto a dormire in un cassetto fino al 1939 quando il chimico svizzero Paul Muller, stipendiato dalla Geigy (oggi Syngenta) individua le sue proprietà insetticide. A tempo di record, nove anni dopo, per questa grande scoperta ricevette il Premio Nobel per la medicina.
All’indomani della Seconda guerra mondiale il DDT è celebre in tutto il globo come l’insetticida miracoloso. Questo sarà la manna per l’industria chimica, in testa Monsanto e Dow Chemical che dal 1950 al 1980 riverseranno nel mondo 40.000 tonnellate. Solo nel 1963 la produzione tocca le 82.000 tonnellate.
Prima del suo divieto, avvenuto nel 1972, gli USA saranno irrorati con 675.000 tonnellate di DDT.
Nonostante sia classificato dall’OMS come “moderatamente pericoloso” i suoi effetti a lungo termine sono disastrosi: perturbatore endocrino, tumori, malformazioni congenite, disturbi della riproduzione, ecc.
Tratto dal libro: “Il veleno nel piatto: i rischi mortali nascosti in quello che mangiamo", di Marie Monique Robin, ed. Feltrinelli disinformazione
Chemtrails
Poiché,
con le chemtrails, sono sparsi vari metalli (l'alluminio, il bario, il
piombo etc.), si diffondono sempre più malattie come il Parkinson e
l'Alzheimer. La causa del Parkinson è probabilmente da ricercarsi
nell'accumulo di metalli nell'encefalo. Anche il Parkinson, sebbene se
ne sospetti un'origine genetica, è legato presumibilmente all'accumulo
di metalli nel cervello.
Gli obiettivi principali dell'operazione chemtrails.
• Modificazione meteorologica e climatica (scopo assodato, anzi riconosciuto ufficialmente. Si vedano i numerosi brevetti tradotti in tecnologie e le pur ambigue ammissioni ufficiali).Fonte
• Accecamento dei radar nemici (dimostrato. Si vedano i brevetti ed i ritrovati tecnologici).
• Creazione nell’atmosfera di un’antenna elettromagnetica oltre l’orizzonte, col fine di ottimizzare la ricetrasmissione dei segnali in ambito strategico-militare (dimostrato).
• Danneggiamento delle colture agricole basate su piante non modificate geneticamente (rilevato in modo empirico).
• Distruzione della coltre di ozono (forse è un effetto collaterale dell’operazione, ma non è escluso che sia un fine scientemente perseguito).
• Mappatura elettronica del territorio (provato. Si veda il Progetto R.F.M.P.).
• Inquinamento degli ecosistemi per determinare un incremento esponenziale del costo delle risorse idriche ed agricole residue (dimostrato empiricamente).
• Sfoltimento di alcuni settori della popolazione ritenuti improduttivi o di peso per il sistema, come i pensionati, i malati cronici (registrato empiricamente).
• Sperimentazione di agenti patogeni sulla popolazione inconsapevole nell’ambito di programmi di guerra chimica e batteriologica (acclarato. Si vedano anche i documenti governativi declassificati).
• Diffusione diretta ed indiretta di agenti patogeni e quindi di malattie, alcune delle quali del tutto ignote sino a pochi lustri fa, con gli scopi precipui di favorire le multinazionali farmaceutiche e di indebolire la popolazione (registrato empiricamente. Si considerino i dati epidemiologici).
• Modificazione del D.N.A. umano in modo da impedire un’evoluzione genetica (ipotizzato da numerosi ricercatori, tra cui Tom Montalk).
• Controllo del pensiero e del comportamento, attraverso soprattutto l’irradiazione di onde elettromagnetiche a bassa ed a bassissima frequenza o la diffusione di composti del litio (pressoché dimostrato).
• Diffusione di nanomacchine negli organismi umani col fine di controllare, rintracciare, monitorare, manipolare mentalmente, per mezzo dell’emissione di impulsi elettromagnetici, interi gruppi umani. Forse queste nanomacchine potranno essere attivate quando le persone, in un futuro non lontano, saranno dotate di microprocessori sottocutanei (ipotesi che può sembrare inverosimile, ma, in realtà avvalorata da una serie di brevetti e dalla produzione e diffusione di apparecchiature elettroniche volte al controllo degli individui).
• Creazione di un ambiente atto alla proiezione di immagini olografiche in vista di una falsa invasione aliena (ventilato da qualche studioso e collegato al Progetto Bluebeam). tanker-enemy
Former Canadian Defence Minister Hopes To Get Support From The Masses About UFO Disclosure
Stories of alleged UFO cover-ups by
world governments have been around for many years. Though no substantial
evidence to prove that they’re true, many believe that such high-level
secrets exist. Former Canadian defence ministry talks about the alleged
cover up in a series of speaking tours
In the “Disclosure Canada Tour,” keynote
speaker Paul Hellyer spoke to the crowd of approximately 400 people at
the University of Calgary on Saturday. Canada’s defence minister in the
1960s, Hellyer, and other speakers are on tour. The series of tours is
urging the government to release all the classified information about
UFOs.
The 91-year-old Ontarian first became
vocal about his belief that governments are hiding the truth on the
presence of extraterrestrials in 2005. He said UFOs are as common in the
sky as airplanes.
Hellyer said that he is committed to spreading the word about his beliefs, and he has showed that in participating the tour.
Hellyer is aware that not much of the media touch about the UFO subject and the disclosure.
So, he and other speakers on the tour just have to keep working away.
They’re hoping that the day will come where they get the support of the
masses, and they’ll say in once voice, “Prime Minister or President we
want the truth now because it affects our lives.”
The tour is scheduled for another session on Sunday in Vancouver.
Thursday, April 23, 2015
L’avvistamento da Brunate «Ditemi che non è un Ufo»
Singolare e curioso avvistamento segnalato da una lettrice e ben visibile da Brunate
Piano a parlare di Ufo e oggetti volanti non identificati con il rischio di passare per visionari.
Di certo, in questo caso, non si parla di dischi volanti ma di
parallelepipedi luminosi. Proprio questo è infatti l’oggetto del
singolare e curioso avvistamento segnalato da una lettrice e ben
visibile da Brunate. La cosa può far sorridere, naturalmente, ma la lettrice - con tutta la laicità del caso - si è arrovellata per ore a chiedersi cosa fosse quel parallelepipedo luminoso, quasi diviso in due parti non uguali (quella superiore più grande di quella inferiore) che era rimasto sospeso nell’aria.
Fonte
UFO Sightings South Bay UFOs Summoned! Redondo Beach! Special Report 2015
UFO
Sightings South Bay UFOs Summoned! Redondo Beach! Special Report 2015
Robert Bingham the Man Who Summons UFOs Meets With Thirdphaseofmoon for
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UFO sighting 4-18-2015, Amazing UFO video!
This
UFO was seen around 12am on April 18th 2015, above the Westin building
in Va Beach. Did anyone else see this object? Is this a UFO? Or maybe a
drone? Any ideas on what this could be?
WOW! Huge Eruption at Calbuco Volcano In Chile, UFOs Caught Going Into Plume
www.undergroundworldnews.com
An evacuation has been ordered at least 13 miles around the site of the eruption. Around 1,500 people are fleeing the area, Reuters reported.
Local reports say people are rushing to fill up gas tanks and buy food.
Calbuco is a stratovolcano in southern Chile, located southeast of Llanquihue Lake and northwest of Chapo Lake, in the Los Lagos Region. The volcano and the surrounding area are protected within Llanquihue National Reserve.
Wednesday 22nd of April 2015 06:24:57 PM
You can catch the UFO/Orb Objects at the :11 Second Mark of the Original Video Here:
http://www.breaking911.com/breaking-v...
An evacuation has been ordered at least 13 miles around the site of the eruption. Around 1,500 people are fleeing the area, Reuters reported.
Local reports say people are rushing to fill up gas tanks and buy food.
Calbuco is a stratovolcano in southern Chile, located southeast of Llanquihue Lake and northwest of Chapo Lake, in the Los Lagos Region. The volcano and the surrounding area are protected within Llanquihue National Reserve.
Wednesday 22nd of April 2015 06:24:57 PM
You can catch the UFO/Orb Objects at the :11 Second Mark of the Original Video Here:
http://www.breaking911.com/breaking-v...
Crop Circles 2015 - Macmillian Way, Nr Tarlton, Gloucestershire
►SUBSCRIBE: http://goo.gl/pUFd8y
►►Crop Circle Locator iPhone App http://CropCircleLocator.com
►►►Join us on Facebook http://goo.gl/H3oDxI
►►►►Twitter @MrGyro
The second UK Crop Circle of 2015. This time in Gloucestershire, a small design in what looks like a field of grass.
“Private Reflection" Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0http://creativecommons.org/licenses/b...
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The second UK Crop Circle of 2015. This time in Gloucestershire, a small design in what looks like a field of grass.
“Private Reflection" Kevin MacLeod (incompetech.com) Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0http://creativecommons.org/licenses/b...
ufo 20.04.201
J'ai créé cette vidéo à l'aide de l'application de montage de vidéos YouTube (http://www.youtube.com/editor).
-
Musica
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Categoria
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Licenza
- Licenza YouTube standard
-
Creato con
-
Video di origine
JIM MARRS - CONSPIRACY: Ancient Aliens to JFK Night Fright Show / Brent Holland
https://www.youtube.com/user/nightfri...
http://www.stitcher.com/s?fid=48091&a...
"extraterrestrials"' "Area 51" "true stories" "real story" "Alien Agenda" "The Fourth Reich" "Crossfire" "The MUTUAL UFO NETWORK" "MUFON" "Military sightings" "Alien Abduction" "Alien bodies" "Wright Patterson" "Stan Friedman" "Bob Lazar" "Blue room" "Curtis lemay" "President Kennedy" "Conspiracy" "Assassination"
Please share all Night Fright Show videos with your friends. Thanks for being a fan!
http://www.stitcher.com/s?fid=48091&a...
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Amazing UFO in Milan Italy recorded very clear▬OVNI Clarisimo En Milan Italia 15/04/2015
OVNI Clarisimo En Milan Italia Grabado el 15/04/2015
Por: Antonio Urzi Simona Sibilla ,Permisos Cedidos Y ww.giorgiobongiovanni.it/
Un impresionante y Claro OVNI Lo mas cercano que se a Grabado
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Por: Antonio Urzi Simona Sibilla ,Permisos Cedidos Y ww.giorgiobongiovanni.it/
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Fast Moving Object Caught on Video in Florida
Naples, Florida - 04-11-15 - I was filming time lapse with my camera at sunset, but I did not witness the unidentified
objects at that time.
It appears to be a type of light object that moves very quickly. The light slowly zooms up in the distance, stops for a moment and then flies away.
The object was traveling at very high rate of speed without the time lapse footage, so I don't think anyone would have noticed it in the sky.
See my video footage from the time lapse. I do not normally care about this type of thing or would ever been looking for it. It was just by chance I captured this moment and document footage to share.
original source: www.mufon.com
edited by www.ufocasebook.com
objects at that time.
It appears to be a type of light object that moves very quickly. The light slowly zooms up in the distance, stops for a moment and then flies away.
The object was traveling at very high rate of speed without the time lapse footage, so I don't think anyone would have noticed it in the sky.
See my video footage from the time lapse. I do not normally care about this type of thing or would ever been looking for it. It was just by chance I captured this moment and document footage to share.
original source: www.mufon.com
edited by www.ufocasebook.com
Humanoides Voladores en el Cielo / Flying Humanoids in Heaven
www.tercermilenio.tv
El 17 de abril del 2014, en Kartal, Estambul, Turquía, es captada una entidad en el cielo de color negro, el testigo de nombre assim logro seguirlo con su cámara de video, el ser se acerca al mar y parece descender y después retoma altura y se va su forma cambia y parece una esfera al final una extraña metamorfosis.
El 17 de abril del 2014, en Kartal, Estambul, Turquía, es captada una entidad en el cielo de color negro, el testigo de nombre assim logro seguirlo con su cámara de video, el ser se acerca al mar y parece descender y después retoma altura y se va su forma cambia y parece una esfera al final una extraña metamorfosis.
UFO filmato nel cielo di Roma
12 Aprile 2015 - Un fotografo stava filmando il volo di un aereo, e quando va a rivedere il girato si accorge di una misteriosa presenza metallica. Un vero e proprio UFO, nel senso stretto del termine. Non è escluso che si possa trovare una speiegazione razionale al fenomeno, visto l'incremento esponenziale nell'impiego di droni sia in campo civile che militare. Il fotogramma è comunque molto suggestivo.
Oliviero Mannucci
Oliviero Mannucci
Monday, April 20, 2015
La nostra deriva radioattiva, da Fukushima al Canada...
Che il più grande tra gli oceani del Pianeta fosse destinato ad essere “pacificamente radioattivo”
era chiaro già poche settimane dopo che il devastante tsunami dell’11
marzo 2011 travolgesse parte della centrale nucleare giapponese di
Fukushima Daiichi. Non stupisce quindi sapere che gli scienziati della Woods Hole Oceanographic Institution (Whoi) hanno
rilevato, per la prima volta in un campione di acqua di mare dalla
costa del Nord America, la presenza di radioattività proveniente dal
disastro nucleare giapponese. A confermarlo, in verità non
occorrevano delle minime particelle di cesio, visto che in Oregon nel
giugno del 2012 era arrivata, dopo un viaggio di circa 8.060 chilometri,
una banchina di 20 metri e circa 165 tonnellate strappata a un porto giapponese dallo tsunami. Certo la banchina non è risultata radioattiva, ma volete che non arrivino delle particelle di cesio?
Il campione, che è stato raccolto il 19 febbraio ad Ucluelet, nella British Columbia, in Canada, grazie alla collaborazione dell’Ucluelet Aquarium, contiene tracce di cesio (Cs) che sono state dichiarate “al di sotto del livello dannoso per la salute umana e della vita marina stabilito a livello internazionale”. Negli ultimi 15 mesi, gli scienziati Whoi con l’aiuto di molti volontari, hanno raccolto campioni d’acqua in più di 60 siti lungo la West Coast di Stati Uniti, Canada e Hawaii per cercare tracce di isotopi radioattivi provenienti da Fukushima. Nel novembre 2014, il team aveva trovato il primo campione contenente radioattività riconducibile a Fukushima a 100 miglia dalla costa della California settentrionale, ma fino ad ora non era stata ancora trovata radioattività lungo le spiagge del Nord America, dove dal 2013 vengono fatti regolari e mirati campionamenti.
Ken Buesseler, un chimico marino della Whoi che dal 2011 sta misurando i livelli di radioattività nell’acqua di mare nei campioni provenienti da tutto il Pacifico, sottolinea che “La radioattività può essere pericolosa e ci deve essere un attento monitoraggio degli oceani, dopo quello che è stato certamente il più grande rilascio accidentale di contaminanti radioattivi negli oceani nella storia. Tuttavia, i livelli che abbiamo rilevato ad Ucluelet sono estremamente bassi”. I ricercatori dicono che “Questi livelli di cesio sono paragonabili a quelli misurati a 100 miglia al largo della costa della California del Nord la scorsa estate. Se qualcuno nuotasse per 6 ore al giorno tutti i giorni dell’anno in acqua contenente livelli di cesio doppi di quello del campione di Ucluelet, la dose di radiazioni che riceverebbe sarebbero ancora più di mille volte inferiori a quella di una singola lastra di raggi x dentale”.
Un approccio serio e scientifico, che senza allarmismi non sottovaluta il problema, a differenza di episodi tragici come la morte nel 2013 per cancro all’esofago di Masao Yoshida, l’ex capo della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, che rimase al suo posto e decise di contravvenire agli ordini usando acqua di mare per raffreddare i reattori danneggiati dallo tsunami. Allora la Tepco, società che gestisce il nucleare nipponico, si era affrettata a smentire: “non esiste collegamento tra il cancro di Yoshida e l’incidente di Fukushima”. Come no…
Intanto in queste settimane gli scienziati al Whoi stanno analizzando i campioni contenenti due tipi di cesio radioattivo che possono provenire solo da fonti antropiche: il Cesio 137, la cosiddetta cesio “legacy”, che rimane dopo i test di armi nucleari nell’atmosfera, si trova in tutti gli oceani del mondo e impiega circa 30 anni per dimezzarsi in un campione di decadimento e il cesio 134. Dato che il cesio 134 ha una vita più breve rispetto al 137, quello arrivato sulle coste canadesi può venire solo da una recente emissione e l’unica fonte recente di cesio 134 è stato il disastro di Fukushima Daiichi. I reattori di Fukushima hanno immesso in mare una quantità senza precedenti di cesio 137 e di cesio 134 e il campione di Ucluelet contiene 1,4 Becquerel per metro cubo (Bq/m3) di cesio 134, un segno della provenienza da Fukushima, e 5,8 Bq/m3 di cesio 137.
Buesseler per la sua ricerca ha fatto affidamento sul crowd-funding e sull’iniziativa “Our Radioactive Ocean” per poter raccogliere il maggior numero di campioni di oceano, perché nessuna agenzia federale Usa è oggi responsabile del controllo delle radiazioni nelle acque costiere. Un lavoro importante visto che per Buesseler e il suo team di scienziati e volontari è possibile “che più siti mostreranno livelli rilevabili di cesio 134 nei prossimi mesi, ma le correnti oceaniche e lo scambio tra le acque al largo e costiere è piuttosto complesso. Prevedere la diffusione delle radiazioni diventa più complessa quanto più ci si avvicina alla costa e ci serve l’aiuto del pubblico per continuare con questa rete di campionamento”.
Il monitoraggio costante della radioattività, anche grazie alla società civile, è un’opera essenziale, che continua a rivelare tragici ed inaspettati segreti, come quando nel marzo del 2013 sono state trovate tracce di cesio 137, oltre la soglia prevista dal regolamenti in caso di incidente nucleare, nella lingua e nel diaframma di 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia in Italia. Erano in campioni di capi abbattuti nel 2012/2013 e anche se non è stato possibile risalire all’origine certa della radioattività, come sappiamo, “Il cesio 137 - ci aveva ricordatoo la responsabile dell’Istituto di Radioprotezione dell’Enea, Elena Fantuzzi - è un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato quindi da siti nucleari”. Le ipotesi più accreditate sono state quelle secondo cui il cesio potrebbe essere stato rilasciato in seguito all’incidente nella centrale nucleare di Chernobyl del 1986, ma non bisogna sottovalutare la presenza di siti nucleari nella zona, fra i quali la centrale di Trino Vercellese disattivata nel 1987 ma ancora da smantellare e il sito sperimentale dell’Enea a Saluggia.
Insomma la globalizzazione non vale solo per l’economia, ma anche per la radioattività e la nostra vittoria referendaria nel giugno del 2014 ha un valore puramente simbolico fino a quando a pochi o anche a molti chilometri dai nostri confini troveremo ancora centrali nucleari attive. E mi raccomando nessuno lo dica a quelli dell’ISIS ed affini, potrebbero distruggere facilmente l’Europa solo grazie alla nostra ostinata propensione per il nucleare, prendendo di mira non una redazione, un supermarket o un museo, ma questa volta una centrale.
Alessandro Graziadei
Fonte
Il campione, che è stato raccolto il 19 febbraio ad Ucluelet, nella British Columbia, in Canada, grazie alla collaborazione dell’Ucluelet Aquarium, contiene tracce di cesio (Cs) che sono state dichiarate “al di sotto del livello dannoso per la salute umana e della vita marina stabilito a livello internazionale”. Negli ultimi 15 mesi, gli scienziati Whoi con l’aiuto di molti volontari, hanno raccolto campioni d’acqua in più di 60 siti lungo la West Coast di Stati Uniti, Canada e Hawaii per cercare tracce di isotopi radioattivi provenienti da Fukushima. Nel novembre 2014, il team aveva trovato il primo campione contenente radioattività riconducibile a Fukushima a 100 miglia dalla costa della California settentrionale, ma fino ad ora non era stata ancora trovata radioattività lungo le spiagge del Nord America, dove dal 2013 vengono fatti regolari e mirati campionamenti.
Ken Buesseler, un chimico marino della Whoi che dal 2011 sta misurando i livelli di radioattività nell’acqua di mare nei campioni provenienti da tutto il Pacifico, sottolinea che “La radioattività può essere pericolosa e ci deve essere un attento monitoraggio degli oceani, dopo quello che è stato certamente il più grande rilascio accidentale di contaminanti radioattivi negli oceani nella storia. Tuttavia, i livelli che abbiamo rilevato ad Ucluelet sono estremamente bassi”. I ricercatori dicono che “Questi livelli di cesio sono paragonabili a quelli misurati a 100 miglia al largo della costa della California del Nord la scorsa estate. Se qualcuno nuotasse per 6 ore al giorno tutti i giorni dell’anno in acqua contenente livelli di cesio doppi di quello del campione di Ucluelet, la dose di radiazioni che riceverebbe sarebbero ancora più di mille volte inferiori a quella di una singola lastra di raggi x dentale”.
Un approccio serio e scientifico, che senza allarmismi non sottovaluta il problema, a differenza di episodi tragici come la morte nel 2013 per cancro all’esofago di Masao Yoshida, l’ex capo della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, che rimase al suo posto e decise di contravvenire agli ordini usando acqua di mare per raffreddare i reattori danneggiati dallo tsunami. Allora la Tepco, società che gestisce il nucleare nipponico, si era affrettata a smentire: “non esiste collegamento tra il cancro di Yoshida e l’incidente di Fukushima”. Come no…
Intanto in queste settimane gli scienziati al Whoi stanno analizzando i campioni contenenti due tipi di cesio radioattivo che possono provenire solo da fonti antropiche: il Cesio 137, la cosiddetta cesio “legacy”, che rimane dopo i test di armi nucleari nell’atmosfera, si trova in tutti gli oceani del mondo e impiega circa 30 anni per dimezzarsi in un campione di decadimento e il cesio 134. Dato che il cesio 134 ha una vita più breve rispetto al 137, quello arrivato sulle coste canadesi può venire solo da una recente emissione e l’unica fonte recente di cesio 134 è stato il disastro di Fukushima Daiichi. I reattori di Fukushima hanno immesso in mare una quantità senza precedenti di cesio 137 e di cesio 134 e il campione di Ucluelet contiene 1,4 Becquerel per metro cubo (Bq/m3) di cesio 134, un segno della provenienza da Fukushima, e 5,8 Bq/m3 di cesio 137.
Buesseler per la sua ricerca ha fatto affidamento sul crowd-funding e sull’iniziativa “Our Radioactive Ocean” per poter raccogliere il maggior numero di campioni di oceano, perché nessuna agenzia federale Usa è oggi responsabile del controllo delle radiazioni nelle acque costiere. Un lavoro importante visto che per Buesseler e il suo team di scienziati e volontari è possibile “che più siti mostreranno livelli rilevabili di cesio 134 nei prossimi mesi, ma le correnti oceaniche e lo scambio tra le acque al largo e costiere è piuttosto complesso. Prevedere la diffusione delle radiazioni diventa più complessa quanto più ci si avvicina alla costa e ci serve l’aiuto del pubblico per continuare con questa rete di campionamento”.
Il monitoraggio costante della radioattività, anche grazie alla società civile, è un’opera essenziale, che continua a rivelare tragici ed inaspettati segreti, come quando nel marzo del 2013 sono state trovate tracce di cesio 137, oltre la soglia prevista dal regolamenti in caso di incidente nucleare, nella lingua e nel diaframma di 27 cinghiali del comprensorio alpino della Valsesia in Italia. Erano in campioni di capi abbattuti nel 2012/2013 e anche se non è stato possibile risalire all’origine certa della radioattività, come sappiamo, “Il cesio 137 - ci aveva ricordatoo la responsabile dell’Istituto di Radioprotezione dell’Enea, Elena Fantuzzi - è un radionuclide artificiale prodotto dalla fissione nucleare. Viene rilasciato quindi da siti nucleari”. Le ipotesi più accreditate sono state quelle secondo cui il cesio potrebbe essere stato rilasciato in seguito all’incidente nella centrale nucleare di Chernobyl del 1986, ma non bisogna sottovalutare la presenza di siti nucleari nella zona, fra i quali la centrale di Trino Vercellese disattivata nel 1987 ma ancora da smantellare e il sito sperimentale dell’Enea a Saluggia.
Insomma la globalizzazione non vale solo per l’economia, ma anche per la radioattività e la nostra vittoria referendaria nel giugno del 2014 ha un valore puramente simbolico fino a quando a pochi o anche a molti chilometri dai nostri confini troveremo ancora centrali nucleari attive. E mi raccomando nessuno lo dica a quelli dell’ISIS ed affini, potrebbero distruggere facilmente l’Europa solo grazie alla nostra ostinata propensione per il nucleare, prendendo di mira non una redazione, un supermarket o un museo, ma questa volta una centrale.
Alessandro Graziadei
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La Nasa: “Senza di noi nessun privato arriverà su Marte”
L’uomo arriverà su Marte, e a portarcelo, come è successo per la Luna, sarà la Nasa
La rivendicazione arriva dall’amministratore dell’ente spaziale americano, chiamato a rispondere dei progetti futuri della Nasa durante la presentazione della richiesta di budget per il prossimo anno di fronte all’Us House Committee on Science del parlamento americano. “Nessuna compagnia commerciale arriverà su Marte senza il supporto della Nasa e del Governo”, ha spiegato Bolden, rispondendo alla possibilità che l’agenzia, concentrata su troppi progetti collaterali, possa perdere la corsa al pianeta rosso. “Il nostro obiettivo ultimo è il viaggio su Marte, e tutti i nostri sforzi sono indirizzati a questa impresa”.Come si legge nei budget della Nasa degli scorsi anni, i prossimi progetti dell’agenzia rappresentano infatti una serie di tappe, che dovrebbero portare a una missione umana su Marte entro il 2030. L’ambizioso progetto svelato negli ultimi mesi di catturare un pezzo di asteroide da trasportare nell’orbita lunare, così come il progetto di nuove missioni umane sulla superficie del nostro satellite (le prime dal termine del programma Apollo negli anni ’70), o gli incentivi allo sviluppo di un programma di voli commerciali verso la Stazione Spaziale internazionale, saranno infatti occasioni per sviluppare e testare nuove tecnologie da utilizzare poi per la conquista del pianeta rosso.
Secondo Bolden dunque, il programma per tappe intermedie della Nasa è sì un piano meno sensazionalistico, ma anche molto più concreto dei presunti concorrenti: in particolare Elon Musk, che negli scorsi mesi ha annunciato i progetti per Marte della sua Space X, e ovviamente Mars One, sulla cui serietà ormai dubitano in molti, dopo la diffusione di un’analisi dell’Mit che ha evidenziato alcune lacune fatali nel progetto, e le dichiarazioni di uno dei candidati, che ha mosso seri dubbi sulla serietà della missione.Chiunque sia il vincitore dunque, quel che è certo è che la corsa per il pianeta rosso è ormai iniziata. “Marte è il pianeta più simile alla Terra”, ha concluso Bolden. “E sarà in grado di sostenere la vita, quando gli uomini (o meglio, gli astronauti della Nasa) ci arriveranno nel 2030”.
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: La NASA sbaglia quando dice che solo loro sono in grado di portare l'uomo sul pianeta rosso. Una missione di tale portata, necessita la costituzione di un ente spaziale internazionale, il costo è proprio il caso di dirlo, è stellare, e necessità di una tecnologia avanzatissima e risorse ingenti, che solo l'unione di più agenzie spaziali può garantire. Il viaggio su Marte è un viaggio ad alto rischio, sarà necessario inviare un piccolo treno di astronavi, una dietro l'altra, un pò come le caravelle di Cristoforo Colombo, per assicurare la riuscita della missione e garantire l'incolumità degli astronauti.
La rivendicazione arriva dall’amministratore dell’ente spaziale americano, chiamato a rispondere dei progetti futuri della Nasa durante la presentazione della richiesta di budget per il prossimo anno di fronte all’Us House Committee on Science del parlamento americano. “Nessuna compagnia commerciale arriverà su Marte senza il supporto della Nasa e del Governo”, ha spiegato Bolden, rispondendo alla possibilità che l’agenzia, concentrata su troppi progetti collaterali, possa perdere la corsa al pianeta rosso. “Il nostro obiettivo ultimo è il viaggio su Marte, e tutti i nostri sforzi sono indirizzati a questa impresa”.Come si legge nei budget della Nasa degli scorsi anni, i prossimi progetti dell’agenzia rappresentano infatti una serie di tappe, che dovrebbero portare a una missione umana su Marte entro il 2030. L’ambizioso progetto svelato negli ultimi mesi di catturare un pezzo di asteroide da trasportare nell’orbita lunare, così come il progetto di nuove missioni umane sulla superficie del nostro satellite (le prime dal termine del programma Apollo negli anni ’70), o gli incentivi allo sviluppo di un programma di voli commerciali verso la Stazione Spaziale internazionale, saranno infatti occasioni per sviluppare e testare nuove tecnologie da utilizzare poi per la conquista del pianeta rosso.
Secondo Bolden dunque, il programma per tappe intermedie della Nasa è sì un piano meno sensazionalistico, ma anche molto più concreto dei presunti concorrenti: in particolare Elon Musk, che negli scorsi mesi ha annunciato i progetti per Marte della sua Space X, e ovviamente Mars One, sulla cui serietà ormai dubitano in molti, dopo la diffusione di un’analisi dell’Mit che ha evidenziato alcune lacune fatali nel progetto, e le dichiarazioni di uno dei candidati, che ha mosso seri dubbi sulla serietà della missione.Chiunque sia il vincitore dunque, quel che è certo è che la corsa per il pianeta rosso è ormai iniziata. “Marte è il pianeta più simile alla Terra”, ha concluso Bolden. “E sarà in grado di sostenere la vita, quando gli uomini (o meglio, gli astronauti della Nasa) ci arriveranno nel 2030”.
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Commento di Oliviero Mannucci: La NASA sbaglia quando dice che solo loro sono in grado di portare l'uomo sul pianeta rosso. Una missione di tale portata, necessita la costituzione di un ente spaziale internazionale, il costo è proprio il caso di dirlo, è stellare, e necessità di una tecnologia avanzatissima e risorse ingenti, che solo l'unione di più agenzie spaziali può garantire. Il viaggio su Marte è un viaggio ad alto rischio, sarà necessario inviare un piccolo treno di astronavi, una dietro l'altra, un pò come le caravelle di Cristoforo Colombo, per assicurare la riuscita della missione e garantire l'incolumità degli astronauti.
La Nasa studia il brevetto sardo per costruire insediamenti lunari
Collaborazione università e distretto aerospaziale per lo sviluppo di mattoni e materiali da costruzione «a chilometro zero» su altri corpi celesti
Mattone lunare made in Italy, in Sardegna. La Nasa è interessata al brevetto ottenuto all’Università di Cagliari dal professor Giacomo Cao per la produzione di un materiale da costruzione partendo da elementi presenti sulla superficie del nostro satellite naturale come l’ilmenite. Le trattative sono in corso. Oltre a questo la Nasa di Houston sta esaminando un secondo brevetto sempre del professor Cao dedicato all’estrazione di sostanze dall’atmosfera o dal suolo di Marte utili alla sopravvivenza dopo il futuro sbarco. La ricerca frutto del «Progetto Cosmic» da cui sono nati appunto i brevetti, era stata finanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana.
Fonte
Le case dei tre porcellini. In caso di uragano quale rimarrebbe più probabilmente in piedi? |
Commento di Oliviero Mannucci: Cara NASA, un suggerimento, che ne dite di svuluppare un modulo abitataivo anti uragano, visto che gli USA ne sono continuamente colpiti ( e in molte di queste zone si continua a costruire case di legno). Io è un pò di tempo che ci penso, e anche se non sono un ingegnere ( sono un tecnico dell'animazione), ho buttato giù qualche idea. Se vi interessa contattatemi: oliviero65@gmail.com
Teologia cristiana e vita extraterrestre
Ecco un interessante contributo offerto dal prof. Giuseppe
Tanzella Nitti, sacerdote e docente di Teologia fondamentale presso la
Pontifica Università della Santa Croce. Da sempre interessato al dialogo
interdisciplinare tra scienza e fede, Tanzanella Nitti è curatore del
portale “Documentazione Interdisciplinare tra Scienza e Fede”. Ecco la
sua riflessione sulle sfide della teologia
cristiana di fronte alla possibilità della vita extraterrestre
Il tema della presenza di vita, in particolare di altre creature intelligenti, in ambienti diversi da quello terrestre, non ha mai costituito uno speciale terreno di speculazione teologica, né esistono insegnamenti del magistero ecclesiale in proposito.
La sacra Scrittura, pur presentando l’azione di Dio ed i suoi rapporti con l’umanità in un contesto certamente cosmico, non ne fa menzione.
Una pagina del vangelo di Giovanni, che alcuni autori amano citare come una possibile eccezione: “e ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge ed un solo pastore” (Gv 10,16), resta certamente suggestiva, ma non offre in realtà alcuna seria base di discussione esegetica in tal senso. I riferimenti ad alcuni precedenti, storici o di dibattito teologico, non possono essere pertanto che frammentari.
Zaccaria non accettava l’idea che vi siano abitanti agli antipodi, sulla luna o sul sole. Il motivo dottrinale che soggiace ad un simile richiamo è semplicemente quello evitare di introdurre elementi di novità che, ponendo in discussione l’unicità del genere umano, renderebbero più complessa la comprensione dei rapporti con Dio e con il peccato originale di quei viventi che non fossero discendenti di Adamo.
Al contrario, secoli più tardi, allo scopo di proteggere la libertà e l’onnipotenza del Creatore, il vescovo di Parigi Etienne Tempier condannò nel 1277 la proposizione di tradizione aristotelica che negava alla Causa Prima la possibilità di creare molti mondi, senza menzionare, tuttavia, nulla dei loro possibili abitanti.
Alcuni anni prima, alla questione se esistessero molti mondi, Tommaso d’Aquino (1224-1274) aveva dato risposta nella Summa theologiae dicendo che ne esisteva uno solo. Ma il dibattito medievale sulla molteplicità dei mondi non era direttamente utilizzabile per conoscere quale fosse la posizione della teologia nei confronti della vita extraterrestre.
Il concetto di “molti mondi” non equivaleva infatti a ciò che noi intendiamo oggi quando parliamo di diversi pianeti, eventualmente abitati. L’unità del mondo si riferiva piuttosto all’unità dell’Universo.
Nel pensiero di Tommaso e di altri medievali, essa discendeva dall’unità del suo Creatore e dall’unità della sua causalità finale esercitata su tutto ciò che esiste. Nella citata quaestio, l’Aquinate associa infatti l’idea di una pluralità dei mondi ai fautori del caso i quali, come Democrito, negavano una sapienza ordinatrice.
Il monito di Tempier, nel quale il concetto di mundus non coincideva totalmente con l’uso fattone da Tommaso, intendeva essere solo un correttivo di carattere accademico, piuttosto che un intervento ecclesiale in senso stretto, allo scopo di mantenere inalterati i caratteri del Creatore, e ciò non tanto nella sfera del reale, quanto in quella del possibile.
Il dibattito attorno al sistema eliocentrico non ebbe ripercussioni ufficiali sul nostro tema. Alcuni ecclesiastici, manifestando in questo una loro opinione personale, ritennero che ribassare la Terra alla stregua degli altri pianeti avrebbe potuto condurre alcuni spiriti innovatori a spingersi ancor più in là, fino ad ammettere anche in quelli degli abitanti, con le conseguenze che già aveva intravisto papa Zaccaria nel secolo VIII. Lo manifestano così una lettera dell’abate Giovanni Ciampoli inviata a Galileo il 28 febbraio 1615.
Tutto il secolo XVII risulta caratterizzato da un generale atteggiamento di prudenza, come dimostra anche il fatto che il libro di Bernard le Bovier de Fontenelle, Entretiens sur la pluralité des monds fu inizialmente inserito, nel 1687, nell’Indice dei libri proibiti.
Nel XVIII secolo il clima teologico pare cambiare. Non si offrono soluzioni per risolvere o inquadrare i problemi dogmatici che la vita extraterrestre porrebbe alla cristianità, ma il tema viene visto con maggiore apertura e senza speciali timori, sottolineando in primo luogo la grandezza del Creatore e l’insondabilità dei suoi piani sull’intero universo.
L’apologetica inglese di tradizione anglicana offrirà in proposito una cerniera di raccordo inserendo la possibilità di vita extraterrestre nella sua teologia naturale (W. Derham, Astro-theology, London 1714).
Maggiormente significativa sarà però la reazione che molti autori cristiani avranno nei confronti di un’opera di Thomas Paine (1737-1809), The Age of Reason (1793), la quale propugnerà per la prima volta, e in modo diretto, una radicale incompatibilità fra la religione cristiana e l’esistenza di vita intelligente extraterrestre, la cui scoperta, secondo Paine, condurrebbe inevitabilmente a sconfessarla.
“Dovremo forse ammettere – affermava ironicamente – che ogni mondo in una illimitata creazione avrebbe un’Eva, una mela, un serpente ed un redentore? In tal caso, la persona che sarebbe irriverentemente chiamata Figlio di Dio, e talvolta Dio stesso, non potrebbe fare altra cosa se non viaggiare da un mondo all’altro ripetendovi una successione continua di morti, con a malapena qualche breve intervallo di vita”.
Non solo la critica di Paine non sarà condivisa da astronomi sinceramente credenti e favorevoli ad un’ipotesi pluralista come furono T. Wright, J. Lambert e lo stesso William Herschel, ma susciterà opere di teologi che intenderanno confutarne le tesi, come in Scozia Thomas Chalmers (Astronomical Discourses, 1817) e negli Stati Uniti Timothy Dwight (Theology Explained and Defended in a Series of Sermons, 1818). Ad essi si assocerà anche lo studioso scozzese Thomas Dick (The Christian Philosopher, 1823).
A favore dell’ipotesi di una pluralità di mondi abitati si schiererà apertamente nel XIX secolo l’opera teologica di Joseph Pohle “I mondi stellari ed i loro abitanti” (1884), rieditata più volte per circa un ventennio.
Una eco di questa conclusione la si ritroverà ancora nel più diffuso manuale di teologia della metà del XX secolo (cfr. M. Schmaus, Katolische Dogmatik, München 1957, vol. II, n. 109). La posizione di Pohle sarà condivisa da vari scienziati suoi contemporanei, fra cui gli italiani Angelo Secchi e Francesco Denza, sacerdoti ed astronomi.La letteratura teologica odierna, ahimè, non dedica speciale attenzione al nostro tema. Nella manualistica sono presenti fugaci richiami, solitamente nella linea di una prudente apertura ad una eventualità che, in fin dei conti, resta sempre un evento fattuale e non una deduzione teorica.
Oggigiorno il tema delle implicazioni teologiche della vita nel cosmo resta oggetto di conferenze e dibattiti, specie nei circoli intellettuali interessati ai rapporti fra scienza e fede, non senza una certa ricaduta sull’opinione pubblica, ma non è finora sfociato in lavori di particolare maturità scientifica.
Il punto di partenza della maggior parte delle riflessioni teologiche resta in fondo sempre quello di Joseph Pohle (1852 – 1922, docente di teologia dogmatica): la grandezza e la gloria del Creatore sono compatibili con il dono della vita e della vita intelligente nel cosmo, anche in numerosi ambienti diversi dalla terra, sebbene non conosciamo quali siano i piani di Dio per queste creature.
Subito dopo si offre un chiarimento, rintracciabile già in tutte le opere degli autori che rispondevano alla critica di Thomas Paine: la redenzione dal peccato originale riguarda il genere umano e non può essere trasposta nella vita di altre creature.
Ma alcuni si spingono più in là. Secondo Eric Lionel Mascall (1905 – 1993, teologo anglo-cattolico) non vi sarebbero difficoltà ad ammettere la possibilità di varie unioni ipostatiche (la compresenza della natura divina e della natura umana, senza confusione, nè conflitto, tipica dell’essenza di Gesù Cristo) ove ciò fosse ritenuto opportuno dalla volontà salvifica universale di Dio.
La posizione di Kenneth Delano (Molti mondi, uno solo Dio, 1977), interprete di una prospettiva cattolica, si distingue per una notevole flessibilità. Dopo aver ricordato la convenienza di associare alla grandezza di Dio un creato assai più ricco di quanto si possa a prima vista immaginare, segnala la necessità di una genuina umiltà nei confronti della trascendenza dei piani divini, che deve condurre ad evitare atteggiamenti geocentrici o antropocentrici, rispettando il silenzio della Scrittura sul tema della pluralità delle creature intelligenti nell’universo. Si sostiene che ciascuna delle tre Persone divine potrebbe incarnarsi in qualsivoglia pianeta, non ponendo alcuna limitazione ad ogni possibile storia di rivelazione e di salvezza.
Tale posizione sarebbe da preferirsi, secondo questo autore, ad una sorta di teoria di un “Adamo cosmico”, nella quale il singolo atto redentivo di Cristo sulla terra sarebbe applicabile all’intero universo, sebbene tale pluralismo redentivo non impedisca, sempre secondo il nostro autore, di diffondere ad altri esseri intelligenti il messaggio evangelico e l’amore avuto da Dio nei nostri confronti.
Riteniamo che le posizioni di Mascall e di Delano circa la possibile molteplicità dell’incarnazione del Figlio o di altre Persone divine, finiscano però col distanziarsi, come vedremo, da una comprensione cristiana della Rivelazione.
Se le precedenti considerazioni sottolineano la necessaria flessibilità da mantenere in un tema come questo, la posizione di Charles Davis (1923 – 1999) pare in proposito maggiormente definita. Partendo dal dato biblico della centralità cosmica di Cristo nei confronti dell’intero universo materiale e della sua capitalità su tutte le creature, incluso quelle angeliche, ne conclude che la posizione teologicamente più corretta dovrebbe essere mantenere l’unicità dell’unione ipostatica (assunzione della natura umana da parte della persona divina del Figlio), avvenuta una sola volta e solo nel contesto dell’economia salvifica terrestre.
Il privilegio che ne deriverebbe per la natura umana non sarebbe espressione di antropocentrismo, ma conseguenza di un coerente cristocentrismo. Se la centralità di Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, sul cosmo e sulla storia fosse un mero effetto dell’orizzonte geocentrico presente nei modi di esprimersi della Scrittura, la maggior parte della nostra comprensione teologica della creazione e dei nostri rapporti con Dio in Cristo ne verrebbe inevitabilmente stravolta.
Lasciare inalterata la comprensione della capitalità di Cristo, Dio-uomo, in “senso forte” vuol dire invece continuare a credere che l’incarnazione del Verbo costituisca la maggiore comunicazione di Dio alla creazione, considerarla ancora tale sullo sfondo di tutte le altre possibili creature, ed assumersene le corrispondenti responsabilità.
Un universo dove, al contrario, fossero possibili molte incarnazioni del Verbo, non sarebbe più un universo cristocentrico. Se questo accadesse come fatto riconosciuto, se ne dovrebbe concludere che la nostra comprensione della Rivelazione è stata finora largamente imprecisa ed ambigua.
Il pensiero di Teilhard de Chardin (1881 – 1955, gesuita, filosofo e paleontologo francese) condivide la comprensione della centralità di Cristo in senso forte, ma ne sottolinea nel contempo l’azione di una terza natura “cosmica”, lasciando a questa e non alla natura umana del Verbo, il compito di ricapitolare in Lui tutta la creazione e tutti gli esseri che vi partecipano. Teilhard può così superare l’ostacolo dell’antropocentrismo, ma introduce un elemento estraneo al dogma cristologico, che insegna invece la presenza di solo due nature, umana e divina, nella persona increata del Verbo (Continua).
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Mentre la chiesa disquisiva su quanto fosse opportuno accettare l'esistenza di altre forme di vita nell'universo, nei Veda, già 3000 anni prima della venuta di Gesù, si spiega chiaramente che tutti i pianeti dell'universo sono abitati a vari livelli e dimensioni; comprese le stelle, dove vivono esseri di luce. La Persona Suprema, non ha limiti, si può manifestare in tutte le forme che vuole a secondo il tempo il luogo e le circostanze. Non è certo il piccolo cervello umano a determinare cosa la Persona Suprema può fare o non può fare.Ed è proprio per questo che la spiritualità, quella autentica, va intesa come una Verità universale. Chi sostiene il contrario, è un potenziale guerrafondaio.
Il tema della presenza di vita, in particolare di altre creature intelligenti, in ambienti diversi da quello terrestre, non ha mai costituito uno speciale terreno di speculazione teologica, né esistono insegnamenti del magistero ecclesiale in proposito.
La sacra Scrittura, pur presentando l’azione di Dio ed i suoi rapporti con l’umanità in un contesto certamente cosmico, non ne fa menzione.
Una pagina del vangelo di Giovanni, che alcuni autori amano citare come una possibile eccezione: “e ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge ed un solo pastore” (Gv 10,16), resta certamente suggestiva, ma non offre in realtà alcuna seria base di discussione esegetica in tal senso. I riferimenti ad alcuni precedenti, storici o di dibattito teologico, non possono essere pertanto che frammentari.
Cenni storici ai rapporti col pensiero cristiano
Uno dei primi dati disponibili risale ad una lettera di Papa Zaccaria (741-752), nella quale si menziona che il presbitero Virgilio stava insegnando una dottrina sulla pluralità di mondi abitati.Zaccaria non accettava l’idea che vi siano abitanti agli antipodi, sulla luna o sul sole. Il motivo dottrinale che soggiace ad un simile richiamo è semplicemente quello evitare di introdurre elementi di novità che, ponendo in discussione l’unicità del genere umano, renderebbero più complessa la comprensione dei rapporti con Dio e con il peccato originale di quei viventi che non fossero discendenti di Adamo.
Al contrario, secoli più tardi, allo scopo di proteggere la libertà e l’onnipotenza del Creatore, il vescovo di Parigi Etienne Tempier condannò nel 1277 la proposizione di tradizione aristotelica che negava alla Causa Prima la possibilità di creare molti mondi, senza menzionare, tuttavia, nulla dei loro possibili abitanti.
Alcuni anni prima, alla questione se esistessero molti mondi, Tommaso d’Aquino (1224-1274) aveva dato risposta nella Summa theologiae dicendo che ne esisteva uno solo. Ma il dibattito medievale sulla molteplicità dei mondi non era direttamente utilizzabile per conoscere quale fosse la posizione della teologia nei confronti della vita extraterrestre.
Il concetto di “molti mondi” non equivaleva infatti a ciò che noi intendiamo oggi quando parliamo di diversi pianeti, eventualmente abitati. L’unità del mondo si riferiva piuttosto all’unità dell’Universo.
Nel pensiero di Tommaso e di altri medievali, essa discendeva dall’unità del suo Creatore e dall’unità della sua causalità finale esercitata su tutto ciò che esiste. Nella citata quaestio, l’Aquinate associa infatti l’idea di una pluralità dei mondi ai fautori del caso i quali, come Democrito, negavano una sapienza ordinatrice.
Il monito di Tempier, nel quale il concetto di mundus non coincideva totalmente con l’uso fattone da Tommaso, intendeva essere solo un correttivo di carattere accademico, piuttosto che un intervento ecclesiale in senso stretto, allo scopo di mantenere inalterati i caratteri del Creatore, e ciò non tanto nella sfera del reale, quanto in quella del possibile.
Il dibattito attorno al sistema eliocentrico non ebbe ripercussioni ufficiali sul nostro tema. Alcuni ecclesiastici, manifestando in questo una loro opinione personale, ritennero che ribassare la Terra alla stregua degli altri pianeti avrebbe potuto condurre alcuni spiriti innovatori a spingersi ancor più in là, fino ad ammettere anche in quelli degli abitanti, con le conseguenze che già aveva intravisto papa Zaccaria nel secolo VIII. Lo manifestano così una lettera dell’abate Giovanni Ciampoli inviata a Galileo il 28 febbraio 1615.
Tutto il secolo XVII risulta caratterizzato da un generale atteggiamento di prudenza, come dimostra anche il fatto che il libro di Bernard le Bovier de Fontenelle, Entretiens sur la pluralité des monds fu inizialmente inserito, nel 1687, nell’Indice dei libri proibiti.
Nel XVIII secolo il clima teologico pare cambiare. Non si offrono soluzioni per risolvere o inquadrare i problemi dogmatici che la vita extraterrestre porrebbe alla cristianità, ma il tema viene visto con maggiore apertura e senza speciali timori, sottolineando in primo luogo la grandezza del Creatore e l’insondabilità dei suoi piani sull’intero universo.
L’apologetica inglese di tradizione anglicana offrirà in proposito una cerniera di raccordo inserendo la possibilità di vita extraterrestre nella sua teologia naturale (W. Derham, Astro-theology, London 1714).
Maggiormente significativa sarà però la reazione che molti autori cristiani avranno nei confronti di un’opera di Thomas Paine (1737-1809), The Age of Reason (1793), la quale propugnerà per la prima volta, e in modo diretto, una radicale incompatibilità fra la religione cristiana e l’esistenza di vita intelligente extraterrestre, la cui scoperta, secondo Paine, condurrebbe inevitabilmente a sconfessarla.
“Dovremo forse ammettere – affermava ironicamente – che ogni mondo in una illimitata creazione avrebbe un’Eva, una mela, un serpente ed un redentore? In tal caso, la persona che sarebbe irriverentemente chiamata Figlio di Dio, e talvolta Dio stesso, non potrebbe fare altra cosa se non viaggiare da un mondo all’altro ripetendovi una successione continua di morti, con a malapena qualche breve intervallo di vita”.
Non solo la critica di Paine non sarà condivisa da astronomi sinceramente credenti e favorevoli ad un’ipotesi pluralista come furono T. Wright, J. Lambert e lo stesso William Herschel, ma susciterà opere di teologi che intenderanno confutarne le tesi, come in Scozia Thomas Chalmers (Astronomical Discourses, 1817) e negli Stati Uniti Timothy Dwight (Theology Explained and Defended in a Series of Sermons, 1818). Ad essi si assocerà anche lo studioso scozzese Thomas Dick (The Christian Philosopher, 1823).
A favore dell’ipotesi di una pluralità di mondi abitati si schiererà apertamente nel XIX secolo l’opera teologica di Joseph Pohle “I mondi stellari ed i loro abitanti” (1884), rieditata più volte per circa un ventennio.
Leggi anche:Essendo l’universo fisico così esteso ed essendo il fine della creazione dare gloria a Dio, se ne deduce che tale gloria debba essere tributata da tanti esseri intelligenti disseminati per il cosmo e che, a differenza degli angeli che sono solo spirituali, mantengano una relazione con l’universo materiale, come potrebbero essere appunto gli abitatori di altri pianeti.
Il Vaticano riunisce duecento astrobiologi per la ricerca dei “fratelli extraterrestri”
Il Vaticano sarebbe pronto a fare una dichiarazione sulla vita extraterrestre
Una eco di questa conclusione la si ritroverà ancora nel più diffuso manuale di teologia della metà del XX secolo (cfr. M. Schmaus, Katolische Dogmatik, München 1957, vol. II, n. 109). La posizione di Pohle sarà condivisa da vari scienziati suoi contemporanei, fra cui gli italiani Angelo Secchi e Francesco Denza, sacerdoti ed astronomi.La letteratura teologica odierna, ahimè, non dedica speciale attenzione al nostro tema. Nella manualistica sono presenti fugaci richiami, solitamente nella linea di una prudente apertura ad una eventualità che, in fin dei conti, resta sempre un evento fattuale e non una deduzione teorica.
Oggigiorno il tema delle implicazioni teologiche della vita nel cosmo resta oggetto di conferenze e dibattiti, specie nei circoli intellettuali interessati ai rapporti fra scienza e fede, non senza una certa ricaduta sull’opinione pubblica, ma non è finora sfociato in lavori di particolare maturità scientifica.
Il punto di partenza della maggior parte delle riflessioni teologiche resta in fondo sempre quello di Joseph Pohle (1852 – 1922, docente di teologia dogmatica): la grandezza e la gloria del Creatore sono compatibili con il dono della vita e della vita intelligente nel cosmo, anche in numerosi ambienti diversi dalla terra, sebbene non conosciamo quali siano i piani di Dio per queste creature.
Subito dopo si offre un chiarimento, rintracciabile già in tutte le opere degli autori che rispondevano alla critica di Thomas Paine: la redenzione dal peccato originale riguarda il genere umano e non può essere trasposta nella vita di altre creature.
Ma alcuni si spingono più in là. Secondo Eric Lionel Mascall (1905 – 1993, teologo anglo-cattolico) non vi sarebbero difficoltà ad ammettere la possibilità di varie unioni ipostatiche (la compresenza della natura divina e della natura umana, senza confusione, nè conflitto, tipica dell’essenza di Gesù Cristo) ove ciò fosse ritenuto opportuno dalla volontà salvifica universale di Dio.
La posizione di Kenneth Delano (Molti mondi, uno solo Dio, 1977), interprete di una prospettiva cattolica, si distingue per una notevole flessibilità. Dopo aver ricordato la convenienza di associare alla grandezza di Dio un creato assai più ricco di quanto si possa a prima vista immaginare, segnala la necessità di una genuina umiltà nei confronti della trascendenza dei piani divini, che deve condurre ad evitare atteggiamenti geocentrici o antropocentrici, rispettando il silenzio della Scrittura sul tema della pluralità delle creature intelligenti nell’universo. Si sostiene che ciascuna delle tre Persone divine potrebbe incarnarsi in qualsivoglia pianeta, non ponendo alcuna limitazione ad ogni possibile storia di rivelazione e di salvezza.
Tale posizione sarebbe da preferirsi, secondo questo autore, ad una sorta di teoria di un “Adamo cosmico”, nella quale il singolo atto redentivo di Cristo sulla terra sarebbe applicabile all’intero universo, sebbene tale pluralismo redentivo non impedisca, sempre secondo il nostro autore, di diffondere ad altri esseri intelligenti il messaggio evangelico e l’amore avuto da Dio nei nostri confronti.
Riteniamo che le posizioni di Mascall e di Delano circa la possibile molteplicità dell’incarnazione del Figlio o di altre Persone divine, finiscano però col distanziarsi, come vedremo, da una comprensione cristiana della Rivelazione.
Se le precedenti considerazioni sottolineano la necessaria flessibilità da mantenere in un tema come questo, la posizione di Charles Davis (1923 – 1999) pare in proposito maggiormente definita. Partendo dal dato biblico della centralità cosmica di Cristo nei confronti dell’intero universo materiale e della sua capitalità su tutte le creature, incluso quelle angeliche, ne conclude che la posizione teologicamente più corretta dovrebbe essere mantenere l’unicità dell’unione ipostatica (assunzione della natura umana da parte della persona divina del Figlio), avvenuta una sola volta e solo nel contesto dell’economia salvifica terrestre.
Il privilegio che ne deriverebbe per la natura umana non sarebbe espressione di antropocentrismo, ma conseguenza di un coerente cristocentrismo. Se la centralità di Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, sul cosmo e sulla storia fosse un mero effetto dell’orizzonte geocentrico presente nei modi di esprimersi della Scrittura, la maggior parte della nostra comprensione teologica della creazione e dei nostri rapporti con Dio in Cristo ne verrebbe inevitabilmente stravolta.
Lasciare inalterata la comprensione della capitalità di Cristo, Dio-uomo, in “senso forte” vuol dire invece continuare a credere che l’incarnazione del Verbo costituisca la maggiore comunicazione di Dio alla creazione, considerarla ancora tale sullo sfondo di tutte le altre possibili creature, ed assumersene le corrispondenti responsabilità.
Un universo dove, al contrario, fossero possibili molte incarnazioni del Verbo, non sarebbe più un universo cristocentrico. Se questo accadesse come fatto riconosciuto, se ne dovrebbe concludere che la nostra comprensione della Rivelazione è stata finora largamente imprecisa ed ambigua.
Il pensiero di Teilhard de Chardin (1881 – 1955, gesuita, filosofo e paleontologo francese) condivide la comprensione della centralità di Cristo in senso forte, ma ne sottolinea nel contempo l’azione di una terza natura “cosmica”, lasciando a questa e non alla natura umana del Verbo, il compito di ricapitolare in Lui tutta la creazione e tutti gli esseri che vi partecipano. Teilhard può così superare l’ostacolo dell’antropocentrismo, ma introduce un elemento estraneo al dogma cristologico, che insegna invece la presenza di solo due nature, umana e divina, nella persona increata del Verbo (Continua).
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Mentre la chiesa disquisiva su quanto fosse opportuno accettare l'esistenza di altre forme di vita nell'universo, nei Veda, già 3000 anni prima della venuta di Gesù, si spiega chiaramente che tutti i pianeti dell'universo sono abitati a vari livelli e dimensioni; comprese le stelle, dove vivono esseri di luce. La Persona Suprema, non ha limiti, si può manifestare in tutte le forme che vuole a secondo il tempo il luogo e le circostanze. Non è certo il piccolo cervello umano a determinare cosa la Persona Suprema può fare o non può fare.Ed è proprio per questo che la spiritualità, quella autentica, va intesa come una Verità universale. Chi sostiene il contrario, è un potenziale guerrafondaio.
UFO Sightings [The Machine] Hangar 52 Episode III 2015
UFO
Sightings The Machine! Hangar 52 Episode III Subscribe Not To Miss A
must see Alien Abduction, Redemption- Action Film. Hangar 52 "We are not
alone" An action, adventure thriller that centers around a young boy
and his mysterious relationship with E.T.'s. A story of a family
struggle, with the threat of intergalactic war hanging in the balance. A
war veteran journalist is sent to investigate recovered technology from
the famous 1947 UFO crash in Roswell. Obtained by retired fighter pilot
Col Bufford, who has hid this source of inter-dimensional energy, in
an underground alien base until now! The future of earth is in
jeopardy. Will The demise of civilization with the dark shadow
government and the evil alien race spell the end of humanity? The answer
is in HANGAR 52: We are not alone.
Its been seven years since the Cousins Brothers Have released a movie. We have been working on Thirdphaseofmoon the Worlds Largest UFO Channel on Youtube in Regards To UFOs! With over Two Hundred Twenty Five Thousand Subscribers and over One Hundred Thirty Million Views Thirdphaseofmoon has Broken the lid of Extraterrestrial Visitation! With over Three Thousand Interviews with abductees and Astronaut Edgar Mitchell, also Alaska Senator Gravel along with thousands of UFO videos, The evidence that we are not alone is overwhelming!
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UFO Seen Over Iran-Iraq Boarder On Feb 24, 2015, UFO Sighting News
Date of sighting: Feb 24, 2015
Location of sighting: Maysan province, Iran-Iraq boarder
Source: http://alhurrya.com/archives/64822
News states:
In judgment on the west-east Maysan province said the "mysterious shining object was seen falling from the sky in the judiciary on Monday evening," witnesses said.
Eyewitnesses he said, "and at about seven o'clock on Monday evening fell mystery object shining in Abot area in the island eliminate the west bordering Iran-Iraq border without knowing what it is."
And believed that "the body is linked to the mysterious umbrella has pulled down a plane by landing in a manner free fall."
As a security source in Maysan police reported that "a joint security force of border police and K9 and the departments of intelligence and national security body headed to the fall of the area and did not yet know the results of a survey Thread limit.
Your UFO reports: 11th April– 18th April 2015
Wilmslow, Cheshire – 18/4/3015 @ 3.00pm
I was driving along the A34 towards Wilmslow and I save a spherical metallic ball in the sky. The sun reflected light of its strucutre and it made it look very metallic. I had my window open and could see this in plain sight in the sky through my drivers side. It remained in the same position and was not moving from what I could determine as I was moving. It stayed in the sky for about 15 seconds and then slowly dematerialized. I thought it was one of these shiny balloons at first but it was so perfectly round I ruled that out almost straight away. If I had to guess its size, I would say about 3 to 5 feet in diameter. It was very difficult to get perspective as there absolutely nothing in the sky except the sun which was about 45deg to the left of the object. No photos I’m afriad as was not easy driving and tryin gto keep tabs on this object at the same time. After 45 years I finally get to see one, just hope others did too.
I was driving along the A34 towards Wilmslow and I save a spherical metallic ball in the sky. The sun reflected light of its strucutre and it made it look very metallic. I had my window open and could see this in plain sight in the sky through my drivers side. It remained in the same position and was not moving from what I could determine as I was moving. It stayed in the sky for about 15 seconds and then slowly dematerialized. I thought it was one of these shiny balloons at first but it was so perfectly round I ruled that out almost straight away. If I had to guess its size, I would say about 3 to 5 feet in diameter. It was very difficult to get perspective as there absolutely nothing in the sky except the sun which was about 45deg to the left of the object. No photos I’m afriad as was not easy driving and tryin gto keep tabs on this object at the same time. After 45 years I finally get to see one, just hope others did too.
Meisha
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Central Park, NYC in front of Guggenheim Museum – April 18th, 2015
UFO recorded on Saturday April 18th, 2015. I was walking with a friend between the Guggenheim Museum and the Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir at 1:39 pm. We were walking South. UFO was traveling from West to East then change direction to North above Upper East Manhattan. Very unique sighting above NYC.
You Tube Link:
https://www.youtube.com/watch?v=V-rwqrYKvMI
UFO recorded on Saturday April 18th, 2015. I was walking with a friend between the Guggenheim Museum and the Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir at 1:39 pm. We were walking South. UFO was traveling from West to East then change direction to North above Upper East Manhattan. Very unique sighting above NYC.
You Tube Link:
https://www.youtube.com/watch?v=V-rwqrYKvMI
James
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Longview TX – 4/16/15
Out watching the clear night sky when this silent craft appears out of nowhere. The craft slowly makes its way out of sight, not once making a sound. I feel as if they came by my requests to see them, which is much appreciated.
https://www.youtube.com/watch?v=PCsZO9O5
Out watching the clear night sky when this silent craft appears out of nowhere. The craft slowly makes its way out of sight, not once making a sound. I feel as if they came by my requests to see them, which is much appreciated.
https://www.youtube.com/watch?v=PCsZO9O5
East Texas UFOs
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Galway City – Mervue area. – 11.30am Thursday 16th April 2015
White balloon like object, seemed to be high up, difficult to tell exactly and would depend on object size. My eyesight is not great (IT professional so a bit short sighted) the object seemed to be 2-3000 feet up, floating, at 90 degrees approx (west – northwesterly) to light prevailing winds (west – southwesterly). Over 5 mins watching saw 2 very brief flashes of light close to the object, not on it, it also seemed to sprout another smaller balloon attached to one side, then back to one larger object, then sprout the other side. Was too far away to see more detail, reminded me of the Mexico type objects, the floaters. No noise, another person looked at it too, could not identify it either. Bright almost cloudless day, the object kept a bright though not brilliant white colour all the time, even when under a light layer of mid-level cloud. No photos sorry.
White balloon like object, seemed to be high up, difficult to tell exactly and would depend on object size. My eyesight is not great (IT professional so a bit short sighted) the object seemed to be 2-3000 feet up, floating, at 90 degrees approx (west – northwesterly) to light prevailing winds (west – southwesterly). Over 5 mins watching saw 2 very brief flashes of light close to the object, not on it, it also seemed to sprout another smaller balloon attached to one side, then back to one larger object, then sprout the other side. Was too far away to see more detail, reminded me of the Mexico type objects, the floaters. No noise, another person looked at it too, could not identify it either. Bright almost cloudless day, the object kept a bright though not brilliant white colour all the time, even when under a light layer of mid-level cloud. No photos sorry.
Martin
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Colorado Springs – April 14, 2015
I was driving in southern Colorado Springs this morning and looked in the sky above downtown and saw what looked to be a golden orb floating above downtown Colorado Springs. It must have been there for about 1 minute or so before disappearing.
I was driving in southern Colorado Springs this morning and looked in the sky above downtown and saw what looked to be a golden orb floating above downtown Colorado Springs. It must have been there for about 1 minute or so before disappearing.
Danielle
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Oxenhope – 14.04.2015 11.50pm
I was driving home above Oxenhope around 11.50pm last night looking out for the ISS as I had received a notification on my Iphone app that it was passing near the UK.
Looking out in front of me, across Oxenhope towards Lancashire/Long Causeway/Laneshaw Bridge, to the North West I saw what I thought might be a farm house light on a hillside. I considered this and decided that it was too high to be on a hill and was actually in the air. It was about the brightness of a house light from distance and was orange. It was around 4 times the size and brightness of any other planet or star in the sky.
I continued my journey, went through Oxenhope and ascended the hill towards Hebden Bridge. I could then see the light more clearly. It was to the North/north-west and a few degrees above the horizon. It was much bigger and brighter than any other thing in the (Clear) night sky and was orange in colour. Not as bright orange as a street lamp but more orange than Venus.
I took a few photographs and some film on my phone but reviewing these it didn’t really come out as my phone is cracked and old. I also checked on my iphone star chart and identified Venus towards the west and higher up that the object. I could also see that there was no other celestial object supposed to be where the object was.
In the 6 to 8 minutes that I was observing it, it didn’t appear to move at all. This was unusual as if it was a lantern or balloon it would have been blown by the stiff westerly breeze blowing. (You can hear the strong wind on the footage that I tried to record on my phone).
The object did dim and brighten a little and didn’t';t look like it was a pure sphere, instead it looked irregular in both size and shape.
I’m sure it was not a planet/star/celestial body/satellite (too big and non shown on my live star chart) or aircraft/helicopter (too big and stationary with no navigation lights) balloon (too big and stationary) or meteor (Not moving, wrong colour/shape).Several cars passed me as I was watching it and one of them had stopped at the top of the hill possibly watching it too.
I reviewed my photographs which I had tried to take and looked back to see it had completely vanished in a couple of seconds. It did not re-appear.
I would like to hear if anyone else has seen anything in the sky over Oxenhope/Keighley West Yorkshire.
I was driving home above Oxenhope around 11.50pm last night looking out for the ISS as I had received a notification on my Iphone app that it was passing near the UK.
Looking out in front of me, across Oxenhope towards Lancashire/Long Causeway/Laneshaw Bridge, to the North West I saw what I thought might be a farm house light on a hillside. I considered this and decided that it was too high to be on a hill and was actually in the air. It was about the brightness of a house light from distance and was orange. It was around 4 times the size and brightness of any other planet or star in the sky.
I continued my journey, went through Oxenhope and ascended the hill towards Hebden Bridge. I could then see the light more clearly. It was to the North/north-west and a few degrees above the horizon. It was much bigger and brighter than any other thing in the (Clear) night sky and was orange in colour. Not as bright orange as a street lamp but more orange than Venus.
I took a few photographs and some film on my phone but reviewing these it didn’t really come out as my phone is cracked and old. I also checked on my iphone star chart and identified Venus towards the west and higher up that the object. I could also see that there was no other celestial object supposed to be where the object was.
In the 6 to 8 minutes that I was observing it, it didn’t appear to move at all. This was unusual as if it was a lantern or balloon it would have been blown by the stiff westerly breeze blowing. (You can hear the strong wind on the footage that I tried to record on my phone).
The object did dim and brighten a little and didn’t';t look like it was a pure sphere, instead it looked irregular in both size and shape.
I’m sure it was not a planet/star/celestial body/satellite (too big and non shown on my live star chart) or aircraft/helicopter (too big and stationary with no navigation lights) balloon (too big and stationary) or meteor (Not moving, wrong colour/shape).Several cars passed me as I was watching it and one of them had stopped at the top of the hill possibly watching it too.
I reviewed my photographs which I had tried to take and looked back to see it had completely vanished in a couple of seconds. It did not re-appear.
I would like to hear if anyone else has seen anything in the sky over Oxenhope/Keighley West Yorkshire.
Ed
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Bedfrord,Va. – March 15,2015 (not real sure about this date. Been about 31/2 wks.ago)
I was upstairs looking out of my bathroom window about 11PM just enjoying all the bright stars on this very clear night sky. All of a sudden a big bright round light went flying across the sky from north to south flying way faster than any jet plane I’ve ever seen. It didn’t even look like any plane. It was zip and it was gone. But I could see it off in the distance for a bit. I said to myself,Woo what in the world was that. It wasn’t a falling star because it did not go downward like a star does but kept very straight.
I was upstairs looking out of my bathroom window about 11PM just enjoying all the bright stars on this very clear night sky. All of a sudden a big bright round light went flying across the sky from north to south flying way faster than any jet plane I’ve ever seen. It didn’t even look like any plane. It was zip and it was gone. But I could see it off in the distance for a bit. I said to myself,Woo what in the world was that. It wasn’t a falling star because it did not go downward like a star does but kept very straight.
Gloria
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