E’ morto, all’età di 83 anni, Gerry Anderson,
regista e sceneggiatore inglese famoso per aver prodotto alcune delle
serie tv fantascientifiche più note in Inghilterra e non solo, tant’è
che sono state esportate nel resto del mondo. Era malato di Alzheimer da
due anni. La produzione di Anderson contiene numerosi titoli, ma i più
famosi sono “Thunderbirds”, “Ufo” e “Spazio 1999″.
La prima era una produzione che sfruttava la tecnica della
supermarionation, termine inventato da Anderson e che aveva già
utilizzato per precedenti lavori. Fu però con le vicende futuristiche
dell’organizzazione di soccorso dell’ex astronauta Jeff Tracy e dei suoi
cinque figli che ottenne il successo sperato. Le marionette azionate da
sottili fili a loro collegati divennero ben presto famosi anche fuori
dall’Inghilterra, e la serie tv divenne così popolare tanto da ispirare,
nel 2004, un remake con attori reali.
Successo simile per “Ufo”, andato in onda nel
1969-70, il primo telefilm di Anderson con attori in carne ed ossa
capace di conquistare anche l’America, mentre in Italia, dopo essere
andato in onda nella tv dei ragazzi, ottenne l’interesse anche degli
adulti. La storia, ambientata negli anni Ottanta, racconta le avventure
della Shado (Supreme Headquarters Alien Defence Organisation), squadra
militare segreta istituita per indagare l’invasione degli alieni sulla
Terra.
“Spazio 1999″ fu invece una coproduzione italo-inglese, che coinvolse la Rai.
In onda dal 1975 al 1977, il racconto portava il pubblico in mondo che,
a ridosso del nuovo millennio, aveva creato una base lunare di nome
Alpha, che si occupava anche delle scorie nucleari provenienti dalla
Terra. Una serie di eventi porta, il 13 settembre 1999, all’esplosione
delle scorie, con conseguente allontanamento della Luna dall’orbita
terrestre. L’equipaggio che si trova sul satellite, da quel momento,
viaggia nell’universo incontrando diversi pianeti e popoli.
Sono molte altre le serie fantascientifiche di Anderson, che è
riuscito a diventare famoso sfruttando i pochi mezzi a disposizione e
puntando sempre su trama e dialoghi accattivanti. Il suo successo lo si
deve alla sua fantasia, che non necessitava di effetti speciali
particolarmente complessi per essere messa in atto.
Fonte: http://www.tvblog.it
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