La società spaziale di Elon Musk continua ad
accumulare test sui vettori del prossimo futuro, mentre NASA è impegnata
a costruire il suo nuovo vettore e a sperimentare tute e non solo. Nel
frattempo nello spazio, sulla ISS, gli astronauti se la suonano e se la
cantano
L'obiettivo del nuovo volo sperimentale era di raggiungere un'altezza di tre chilometri e poi tornare al suolo, un obiettivo mancato di parecchie lunghezze visto che il razzo si è fermato in aria a poco meno di 40 metri prima di tornare al punto di partenza.Sia come sia, si tratta comunque di un miglioramento rispetto al test precedente, e SpaceX continua a scommettere sulla possibilità di rendere concrete le speranze di riutilizzo di Grasshopper dopo i recenti successi (e le già preventivate missioni future verso la ISS) della capsula Dragon.Chi in SpaceX crede molto poco è l'accoppiata Boeing-Lockheed Martin, storici contractor di NASA impegnati a minimizzare i traguardi della nuova società concorrente soprattutto sul fronte dei risparmi economici: spendendo di meno la qualità dei razzi diminuisce al pari delle chance di mettere in orbita il "payload" caricato a bordo, dice il CEO di Lockheed Martin Robert Stevens. La verità è che la tecnologia SpaceX è semplicemente superiore a quella dei vetusti razzi Delta IV e Atlas V, risponde a stretto giro di posta il CEO di SpaceX Elon Musk.
Non che NASA intenda - nel prossimo futuro - affidarsi a SpaceX per qualcosa di più complicato di una navicella-cargo come Dragon, a ogni modo: Boeing e gli altri colossi industriali USA continueranno a rivestire un ruolo prominente nella realizzazione dell'ambizioso progetto SLS, il nuovo sistema di volo che dovrebbe portare l'uomo nello spazio profondo e che ha appena superato la fase di revisione preliminare del design ed è ora pronto a passare alla fase di produzione delle parti.
Accanto a SLS, l'agenzia spaziale statunitense è poi impegnata a progettare e realizzare una nuova tuta spaziale: la nuova unità, nome in codice Z-1, rassomiglia all'involucro plasticoso di un celebre personaggio dell'animazione 3D ed è un monoblocco con entrata/uscita fissa sul retro. Più pratica, maneggevole e confortevole anche se più pesante rispetto alle attuali tute in doppio pezzo usate dagli astronauti della ISS.
E parlando di stazione orbitante, nel prossimo futuro NASA ha in programma di approntare moduli di illuminazione LED capaci di favorire il normale divenire dei ritmi circadiani su cui è tarato il funzionamento del corpo umano: i LED di colore blu serviranno a tenere gli astronauti svegli, mentre quelli di colore rosso concilieranno il riposo e poi il sonno.Ma sulla ISS il sonno è problematico anche per la gran quantità di rumore generata da alcuni dei moduli della struttura, un fatto rivelato da una registrazione sonora eseguita e messa in Rete dall'astronauta Chris Hadfield. Non bastasse il rumore, lo stesso Hadfield ha provveduto a metterci il suo suonando la chitarra acustica "ufficiale" della stazione - in orbita dal lontano 2001 - ed eseguendo una sua composizione originale.
Alfonso Maruccia
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