ROMA - Se non è una bomba atomica sganciata sul neonato governo
siciliano, che mercoledì per la prima volta si presenterà davanti ai 90
deputati dell'Assemblea regionale per la seduta inauguraledella XVI
legislatura, poco ci manca. A innescarla c'ha pensato Antonino Zichichi,
lo scienziato prestatp alla politica, cooptato da Rosario Crocetta nel
governo della Regione, affidandogli la delega ai Beni culturali: «Sarei
felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari», dice il
professore a la Zanzara su Radio24. Apriti cielo.
Contro il fisico è arrivata immediata una pioggia di critiche da
politici e ambientalisti. Il più severo è proprio Crocetta, padrE del
governo degli intellettuali che vuol rivoluzionare la Sicilia: «Io sono
sempre stato contrario alle centrali nucleari, rispetto le opinioni del
professore Zichichi, ma tale parere non rappresenta il punto di vista
del governo della Regione siciliana da me presieduto».
Da sempre favorevole al nucleare, Zichichi ha argomentato la sua
posizione, usando una metafora. «Immaginate di avere una macchinetta
dove metti un euro ed esce un panino, e una macchinetta identica dove
metti sempre un euro ed escono un milione di panini. Voi che
scegliereste? Un milione, è chiaro». «Ecco», spiega
l'assessore-professore, «questo è il vantaggio dell'energia nucleare per
il genere umano». E il rischio incidenti? «Fukushima, e prima ancora
Chernobyl si spiegano col fatto che la tecnologia nucleare è stata messa
in mano a irresponsabili, tutto qui».
Posizioni che non fanno presa sul governatore. «Con il referendum che si
è svolto a giugno del 2011 gli italiani hanno detto no all'energia
nucleare, e in quell'occasione i siciliani si sono espressi con oltre
due milioni di voti contro», taglia corto Crocetta.
Ma la polemica è ormai partita. «Ci auguriamo che a parlare oggi di
nucleare non fosse l'assessore Zichichi ma Maurizio Crozza in una delle
sue straordinarie imitazioni sui moschettieri dell'atomo», ironizza il
presidente dei Verdi Angelo Bonelli. «La Sicilia è una terra
straordinaria - aggiunge - che può sfruttare tutta la forza del sole e
che può sviluppare in modo forte e innovativo le energie rinnovabili».
Ironico anche Fabio Granata, vice presidente di Fli: «Non ho capito se
la dichiarazione di Zichichi sulle centrali nucleari sia autentica o se
siamo su Scherzi a parte, se iniziamo a declinare così le politiche
culturali dopo anni di battaglie contro le trivellazioni e gli oltraggi
dell'eolico al paesaggio, stiamo freschi».
Per il presidente di Legambiente Sicilia, Mimmo Fontana, «posizioni come
quella di Zichichi rappresentano ormai il passato: la storia
dell'umanità va in un'altra direzione e ci auguriamo, per il bene della
Sicilia, che il governo Crocetta possa rappresentare anche un momento di
emancipazione culturale della nostra regione».
Mentre Fabrizio Ferrandelli, giovane deputato regionale del Pd, avverte
il professore: «Sappia che sul nucleare dovrà passare sul mio corpo e
credo su quello di tanti altri».
Fonte: http://www.ilmessaggero.it
Commento di Oliviero Mannucci: Non bastano i danni creati dalla base di Sigonella, dal Muos, ci mancano solo le centrali nucleari in Sicilia e poi siamo a posto. Caro Zichichi, perchè non se ne va in pensione, gli irresponsabili sono proprio certi "scienziati" come lei, che ancora promuovono un tipo di energia altamente controproducente e per niente economica, visto i costi elevatissimi per poi gestire le scorie che ne derivano e i possibili incidenti che puntualmente prima o poi si verificano e che creano danni permanenti a numerose persone e a lunghissimo periodo al territorio in cui si verificano. Gli italiani si sono espressi chiaramente su questo argomento per ben due volte, le centrali nucleari in Italia nessuno le vuole, si metta l'anima in pace!
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