Di Andrea Garroni
Per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima. È questa probabilmente la frase cinematografica più adatta al nuovo, ambiziosissimo, progetto che la NASA, stando a quanto riportato dall'Orlando Sentinel,
avrebbe proposto alla Casa Bianca: costruire una stazione spaziale al
di la della Luna, portando l'uomo a distanze fino ad oggi inesplorate.
Una missione senza precedenti che avrebbe un obiettivo ben preciso:
esplorare da cima a fondo la Luna e, soprattutto, fare da 'ponte' allo sbarco dell'uomo su Marte.
Erede della ISS - La famosa testata americana infatti asserisce di essere entrata in possesso di alcuni documenti della NASA
che avanzano una proposta decisamente affascinante per il prossimo
futuro delle esplorazioni spaziali, con il celebre ente americano che,
con il sostegno di altri paesi, vorrebbe costruire una nuova stazione
spaziale oltre la Luna, più precisamente nel punto di Lagrange 2, distante 446.000 chilometri dalla Terra.
La proposta della NASA, che sarebbe
stata sottoposta alla Casa Bianca, prevede a quanto pare l'installazione
oltre l'orbita lunare di un piccolo avamposto fisso, realizzato con
alcune delle componenti della Stazione Spaziale Internazionale - l'intera stazione è costata circa 150 miliardi di dollari - realizzate dall'ente americano, dalla Russia ed anche dall'Italia, oltre a nuove componenti create ad-hoc per l'occasione.
Questa nuova stazione spaziale, che
dovrebbe ospitare un equipaggio ridotto, nei progetti della NASA
dovrebbe ricoprire il ruolo di base di appoggio per nuove missioni sulla
Luna e, soprattutto, potrebbe essere decisiva nella corsa alla
conquista di Marte. L'inizio di questa nuova 'fase'
dell'esplorazione spaziale, per ragioni tecniche e di tempistiche, però
non potrà partire prima del 2019, circa due anni dopo il primo volo
ufficiale dello Space Launch System, che per l'occasione potrebbe portare nello spazio la nuova navicella Orion, nata da una costola del progetto Constellation per sostituire lo Space Shuttle nel trasporto degli esseri umani in orbita.
Le incognite - Il
progetto della NASA, come ogni missione spaziale, presenta tuttavia
sulla carta numerose difficoltà, tecniche e finanziarie soprattutto. In
primis: il governo americano supporterà l'impresa convincendo il
Congresso e stanziando nuovi fondi aggiuntivi ai quasi 18 miliardi di
dollari annui dedicati all'ente spaziale, nonostante le difficoltà
economiche di questi ultimi anni? E, in secondo luogo, si riuscirà a
superare tutti gli ostacoli tecnologici che ad oggi limitano molto
l'esplorazione spaziale?
Il rapporto tra costi di sviluppo e
messa in orbita infatti stanno rallentando notevolmente la realizzazione
di vari progetti, tra cui la stessa navicella Orion, e si
tratta di un fattore che ha influito notevolmente sulla realizzazione
del programma Constellation, in parte è stato cancellato per tagli ai
fondi e che prevedeva la realizzazione dei costosi vettori Ares V e del modulo lunare Altair. Il progetto della NASA, per di più, prevede che questa nuova stazione spaziale sia posizionata oltre la fascia di Van Allen
della Terra, il che esporrebbe le strumentazioni e l'equipaggio a dosi
letali di radiazioni provenienti dalla nostra stella e dallo spazio
profondo. Un 'dettaglio' che richiederà investimenti extra per schermare a dovere l'installazione.
Altro aspetto che potrebbe essere di
ostacolo a questo ambizioso progetto è la distanza: Lagrange 2 sarebbe
il punto più distante raggiunto da un equipaggio umano nell'intera
storia dell'esplorazione spaziale e, oltre alle difficoltà logistiche - costruzione della stazione, rifornimenti, alternanza dell'equipaggio - in caso di emergenza a bordo sarebbe quantomeno difficile - se non impossibile - intervenire con tempestività.
Tante difficoltà che, ad oggi, fa
apparire questa nuova missione della NASA come una cosa irrealizzabile,
suggerendo di rinviare al prossimo decennio qualsiasi decisione in
merito. Tuttavia all'epoca anche l'idea di salire su un razzo e farsi
sparare sulla Luna sembrava a molti una missione ai limiti
dell'impossibile e, dopo quarant'anni di assenza dal suolo lunare, forse
è giunto il momento di passare a fare una visitina alle rocce del
nostro caro, vecchio, satellite naturale, volgendo lo sguardo verso il
vero, grande, obiettivo del prossimo ventennio: Marte, il pianeta rosso
per eccellenza.
No comments:
Post a Comment
Note: Only a member of this blog may post a comment.