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Thursday, October 25, 2012

Canada, test di geoingegneria viola moratoria Onu

Un esperimento della società Planktos a largo delle coste canadesi avrebbe violato la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica. Preoccupanti gli effetti a lungo termine
 

di Nicoletta De Cillis

  19 ottobre 2012 - Al largo della costa occidentale del Canada è stato realizzato il più grande esperimento di geoingegneria, termine che indica quelle tecnologie mirate ad alterare i sistemi naturali su larga scala, in particolare allo scopo di modificare il clima e ridurre le emissioni di CO2.

Secondo il quotidiano britannico The Guardian, lo scorso luglio, circa 100 tonnellate di solfato di ferro sarebbero state scaricate nell'Oceano Pacifico da una barca da pesca a 200 miglia nautiche ad ovest delle isole di Haida Gwaii, sito UNESCO per la particolare flora marina e le sue foreste. Dall’indagine del quotidiano è emerso che Russ George, un ricco californiano ex amministratore delegato di Planktos Inc., avrebbe convinto la popolazione locale a votare a favore di un presunto progetto di valorizzazione del salmone, la Haida Salmon Restaurazione Corporation, in modo da convogliare oltre 1 milione di dollari nel proprio esperimento di geoingegneria.


Russ George ha superato le resistenze dei cittadini illustrando i benefici ambientali che lo scarico di "fertilizzante" in mare avrebbe prodotto per l'oceano, risorsa principale dei villaggi; dopo l’esperimento ha dichiarato che il solfato di ferro versato nell'Oceano Pacifico dalla sua équipe di scienziati, il cui nome non è stato ancora reso noto, ha generato una fioritura artificiale di plancton estesa per quasi 10.000 chilometri quadrati, evento, questo, confermato dalla elaborazione delle immagini satellitari della Nasa che per il mese di agosto 2012 mostrano per l’area in questione concentrazioni relativamente elevate di clorofilla. I sostenitori della geoingegneria ritengono che versando enormi quantitativi di ferro su larga scala negli oceani si favorisca la crescita del plancton, organismi in grado di assorbire l’anidride carbonica, e quindi ridurre il riscaldamento climatico. L’aspetto speculativo della rischiosa tecnica è quello di poter trarre notevoli profitti dalla vendita dei crediti di carbonio alle aziende che devono compensare le emissioni globali prodotte con le loro attività. Gli esperti internazionali ritengono che la sperimentazione sia stata condotta in aperta violazione con la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (CBD) e con la Convenzione di Londra sullo scarico di rifiuti in mare.

I precedenti tentativi della società Planktos di scaricare un centinaio di tonnellate di polvere di ferro nei mari delle Galapagos e delle Canarie erano già stati bloccati dai governi dell'Ecuador e della Spagna, mentre l’Agenzia Usa per la protezione ambientale (EPA) aveva intimato a Russ George che utilizzare navi battenti bandiera Usa avrebbe violato le leggi federali e la moratoria internazionale delle Nazioni Unite. Nel rapporto UNESCO si afferma, inoltre, che la fertilizzazione su larga scala potrebbe avere effetti non intenzionali difficili da prevedere, quali ad esempio la fioritura di alghe tossiche, anche a grandi distanze di spazio e di tempo, e che le valutazioni di impatto devono includere la possibilità di tali effetti sulla produttività biologica, sui livelli di ossigeno in profondità, sulla produzione di biogas e sulla acidificazione degli oceani.

Per saperne di più:

World's biggest geoengineering experiment 'violates' UN rule

Fonte:  http://www.fondazionedirittigenetici.org

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