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Friday, October 26, 2012

Un’esplosione di raggi X al centro della Via Lattea

Il NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array) è l’ultimo osservatorio spaziale della NASA per l’osservazione di sorgenti di raggi X alle più alte energie (raggi X duri). Il telescopio è stato lanciato con successo il 13 giugno 2012 e il suo scopo principale è quello di individuare e studiare i buchi neri supermassicci, con masse centina di milioni o miliardi di volte superiori a quelle del Sole.
Una tra le prime osservazioni effettuate è stata quella del buco nero massiccio ospitato al centro della nostra Galassia e i dati raccolti mostrano questo buco nero proprio durante l’emissione di un intensissimo flusso di raggi X (flare). Lo scorso luglio NuSTAR ha puntato il suo telescopio a incidenza radente verso Sagittarius A* (Sgr A*), una radiosorgente compatta al centro della Via Lattea in corrispondenza della quale è situato il buco nero, la cui massa supera di oltre 4 milioni di volte quella del Sole. E’ stato davvero un colpo di fortuna riuscire a catturare questa improvvisa esplosione di raggi X, nel corso dei pochi giorni in cui sono state effettuate le osservazioni.

 
Il telescopio spaziale NuSTAR ha ripreso queste immagini, che sono le più dettagliate nei raggi X di alta energia mai ottenute della regione al centro della Via Lattea, in cui sono chiaramente visibili gli effetti prodotti dalla presenza di un buco nero massiccio denominato Sgr A*. L’immagine di sfondo, ripresa nell’infrarosso mostra la localizzazione del buco nero. Nel riquadro centrale l’immagine X del centro della nostra Galassia, nei tre riquadri a destra le immagini a più alta risoluzione che mostrano (al centro) l’improvvisa emissione di un intenso flusso di raggi X di altissima energia. (NASA/JPL-Caltech)

 Confrontato con i buchi neri posti al centro di altre galassie, Sgr A* è relativamente calmo: quelli più attivi tendono a fagocitare stelle ed altro materiale nei dintorni, mentre il nostro si limita a qualche isolato spuntino, o non mangia affatto, ma il processo è ancora poco conosciuto. Quando i buchi neri consumano il carburante (gas, stelle o anche oggetti asteroidali) emettono grandi quantità  di energia. 

 
Immagine artistica dell'osservatorio spaziale per raggi X di altissima energia NuSTAR. (NASA/JPL)


NuSTAR riesce a catturare raggi X provocati dal riscaldamento della materia che viene fagocitata dal buco nero e che raggiunge temperature fino a 100 milioni di gradi Celsius, laddove le particelle vengono accelerate a velocità prossime a quella della luce.
Si è a lungo pensato che gli spuntini dei buchi neri producessero raggi X duri, ma NuSTAR, grazie alla sua possibilità di focalizzare questa radiazione estremamente energetica è il primo telescopio abbastanza sensibile da poterli scoprire e analizzare.
I dati raccolti da questo gioiello della tecnica aiuteranno a comprendere al meglio il comportamento di questa zona della nostra Galassia ed il motivo per il quale qualche volta si manifestano improvvise ed intense emissioni di raggi X della durata di poche ore prima del ritorno alla normalità.
Di Mario Di Martino

Fonte: http://blog.focus.it

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