Pochi minuti fa, alle 19:18,
una luminosa palla di fuoco è stata avvistata nei cieli del Sud Italia.
Le prime segnalazioni provenienti dallo Stretto di Messina segnalano un
bolide sul mar Ionio, con direttrice da nord verso
sud, di colorazione verdastra e di magnitudine molto brillante. Siamo in
attesa di ulteriori segnalazioni che ci consentano di capire la portata
dell’avvistamento. Dopo quanto accaduto in Russia, dove un vero e
proprio asteroide di 17 metri ha causato 1500 feriti, questo termine ci è
molto più comune. Un bolide, definito scientificamente
meteoroide o meteora, è un frammento di roccia delle dimensioni di un
piccolo sasso, che entra nella nostra atmosfera a velocità molto
elevata, che in talune circostanze può arrivare a superare i 260.000
Km/h. La visione di questi corpi è caratterizzata da una palla di fuoco
che cade velocemente dal cielo, lasciando dietro di sè una scia di luce
della durata di qualche secondo, e che solo in rarissimi casi assume una
pericolosità simile a quanto avvenuto sulla regione di Chelyabinsk.
Possono assumere varie colorazioni: dal bianco al rosso, dal verde
all’arancione. In alcune circostanze possono addirittura esplodere,
dando vita a lampi di luce spettacolari (denominati flare) e/o cambiare
colorazione, originando uno spettacolo memorabile per i fortunati
osservatori. Questi fenomeni infatti non possono essere previsti, ed
essendo imprevedibili hanno spesso osservatori del tutto occasionali. Ci
sono inoltre circostanze molto rare dove i bolidi producono anche un
boato dovuto all’esplosione, simile ad un tuono lontano.
Meteore poco luminose possono essere
osservate in qualsiasi notte dell’anno, a patto di essere in luoghi bui e
lontani da inquinamento luminoso. La scia si rende visibile in quanto
l’attrito con le molecole dell’aria li riscalda sino all’incandescenza,
generando luce. Bruciano generalmente ad una quota di 80 Km nella nostra
Ionosfera e quando assumono una luminosità molto elevata si definiscono
“bolidi”, un termine utilizzato comunemente dagli
appassionati ma non accettato dalla comunità scientifica, la quale non
classifica questi oggetti a seconda della loro luminosità. Non tutte le
meteore sono associate a veri e propri sciami, ed in questo caso si
parla di meteore sporadiche, granelli di polvere
casuale che orbitano nel sistema solare intorno al Sole, e che in modo
imprevedibile possono finire sul cammino del nostro pianeta. Eppure,
gran parte dei meteoroidi che raggiungono il suolo, e che quindi
prendono la denominazione di meteoriti, appartengono
proprio a questa categoria. Probabilmente questo accade in quanto questi
frammenti appartenevano ad asteroidi ormai disgregati, mentre gli
sciami rappresentano i resti di antiche comete periodiche che viaggiano
lungo il nostro Sistema Solare. Siamo di fronte ad un evento sempre più
frequente o è frutto della normalità? Senza ombra di dubbio il fenomeno
delle meteore ha affascinato gli osservatori del cielo
sin dalla notte dei tempi; ogni giorno l’atmosfera della Terra riceve
milgiaia di corpi rocciosi, delle dimensioni di granelli di sabbia e
rocce un pò più grandi, che vengono attratte dall’attrazione
gravitazionale terrestre. Affinchè si possa tracciare un quadro più
completo, è necessario fornire alcune indicazioni di base, come la data
precisa e l’ora, la località e la luminosità dell’evento, la
traiettoria, la morfologia, il colore, la durata, la persistenza
dell’eventuale scia, eventuali flare o boati uditi. L’osservazione di
grandi bolidi andrebbe sempre riferita a centri di raccolta o ai gruppi
astrofili più vicini, in modo da fornire elementi preziosi per il loro
studio.
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