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Monday, February 25, 2013

Il mondo di fronte ad una minaccia comune

Il programma federale per contrastare le minacce spaziali intravede possibilità di realizzazione. Dopo la caduta del meteorite negli Urali, comunicano i media, il progetto è ora in mano al Vice-premier russo Dmitrij Rogozin

 

 Сверхмассивная черная дыра черные дыры космос

Nella sua vecchia denominazione «Concezione dello sviluppo dei sistemi di contrasto delle minacce cosmiche», il progetto era stato elaborato, su incarico di Roskosmos, dall'Istituto di astronomia dell'Accademia russa delle scienze. Lidija Rychlova, capo del settore per l'astrometria spaziale, ha raccontato come si presenta il documento:
Abbiamo un solo telescopio grandangolare a Irkutsk, non abbiamo ulteriori macchinari d'osservazione. Bisogna studiare gli asteroidi pericolosi e si può fare solo con telescopi più piccoli e con dispositivi specifici: non abbiamo nemmeno questi. La Russia longitudinalmente occupa un vasto territorio, per questo servono almeno due o tre telescopi per l'osservazione e alcuni più piccoli per il monitoraggio. Serve un centro unico di raccolta ed elaborazione dei risultati delle osservazioni. Se infatti noi vediamo qualcosa, non sappiamo a chi comunicarlo. Per questo abbiamo tre obiettivi, realizzare un sistema russo per contrastare le minacce spaziali mediante l'osservazione e il monitoraggio, creare un unico centro analitico e un sistema di valutazione dei rischi che permettono di stabilire la pericolosità dell'oggetto.
Il documento, con la descrizione dettagliata delle componenti fondamentali del sistema, compresi i telescopi spaziali, dall'anno scorso è fermo alla Roskosmos, dov'è stato approvato, ma i costi di 58 miliardi di rubli (2 miliardi di dollari) per 10 anni sono stati considerati eccessivi da parte dell'ente. Secondo Lidija Rychlova, agli scienziati è stato detto che quei soldi non c'erano ancora. Il corrispondente dell'Accademia astronautica russa Andrej Ionin commenta:
Rispetto profondamente Roskosmos, ma non dev'essere lei a decidere se fare o no qualcosa. Come vediamo, i meteoriti sono una minaccia per i nostri cittadini, ma Roskosmos si occupa di altro, non deve rispondere della sicurezza. Credo che Roskosmos avrebbe dovuto rivolgersi al governo per realizzare un sistema internazionale, laddove è evidente che il bilancio statale non è sufficiente per risolvere la questione.
Negli USA, in Unione Europea e, pare, anche in Cina, si lavora a pieno ritmo a sistemi simili. Nessuno vuole dipendere da informazioni altrui per quanto riguarda pericolosi oggetti cosmici, spiega Lidija Rychlova. In Russia diversi osservatori e università si occupano del settore, ma tutto avviene in maniera frammentaria e disorganizzata, suddivisa in vari programmi. La situazione è aggravata dal fatto che, dopo la caduta dell'URSS, i migliori telescopi sono rimasti in luoghi con aria limpida e pulita: le montagne della repubbliche dell'Asia centrale e l'Armenia.
Ha senso unire in un sistema globale i servizi adibiti a contrastare le minacce cosmiche dei diversi paesi. Nessuna nazione, da sola, può assolvere in maniera efficace al compito di monitorare oggetti pericolosi. Il secondo punto fondamentale è la lotta contro la minaccia, che, a maggior ragione, nessun paese da solo è in grado di affrontare, afferma Andrej Ionin.
Questo è un obiettivo internazionale, bisogna raggiungerlo unendo le forze. Credo che, in generale, per quanto riguarda le ricerche spaziali si sia giunti al punto in cui è necessario decidere insieme i progetti comuni all'umanità intera, bisogna cominciare da obiettivi più chiari, già discussi da tempo, come, per esempio, la pericolosità degli asteroidi. Formiamo allora un sistema internazionale e cominciamo a lavorarci. Poi pensiamo agli altri progetti spaziali: i lanci lontanissimi nello spazio e la «conquista» degli altri pianeti.
Nell'aprile 2013, negli Stati Uniti, si terrà la conferenza internazionale per la difesa planetaria, alla quale parteciperà anche una delegazione russa. Si presuppone che i partecipanti del forum definiscano gli obiettivi di un'integrazione internazionale in questo campo. Non si esclude che intanto venga chiarito anche il futuro del progetto federale russo per contrastare le minacce spaziali.

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