Atto
Camera – Interrogazione a risposta scritta 4-03820 – presentato dall’On.
NASTRI Gaetano il 4 marzo 2014, nella seduta n. 182.
4 Marzo
2014 – Al Ministro della difesa – Per sapere, premesso che: a seguito
dell’ondata di avvistamenti di oggetti volanti non identificati (OVNI)
avvenuta nel 1978, l’allora Presidente del Consiglio Giulio Andreotti
designò l’Aeronautica militare quale organismo istituzionale deputato a
raccogliere, verificare e monitorizzare le segnalazioni inerenti gli UFO
(OVNI – oggetti volanti non identificati); l’attività
di controllo e di osservazione costante, attualmente è svolta dal
reparto generale sicurezza dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, la cui
struttura, si occupa di questa materia per garantire adeguati livelli
di sicurezza del volo nazionale, custodendo al contempo, le segnalazioni
degli avvistamenti, in genere quelli provenienti da testimoni che hanno
denunciato l’avvenimento alle forze dell’ordine; il
medesimo reparto, a seguito delle indicazioni ricevute, avvia con
l’ausilio del servizio meteo e dei comandi operativi, un’indagine
tecnica, al fine di verificare se l’oggetto misterioso avvistato, sia un
pallone sonda meteorologico, un velivolo convenzionale, un aeroplano
tracciato dai radar o, comunque un fenomeno noto, oppure un evento non
conosciuto e pertanto classificato oggetto volante non identificato
(OVNI), ovvero un UFO, dall’acronimo inglese unidentified flying object o
unknown flying object; dai
faldoni «declassificati» custoditi presso il suesposto reparto generale
sicurezza, pubblicati recentemente da un libro, «Ufo i dossier
italiani», emerge un quadro inedito, secondo il quale nell’anno 2013, ci
sono stati 7 avvistamenti registrati, per un totale di 56 negli ultimi 4
anni e con una forte espansione di 22 casi nell’anno 2010 e un calo
nell’anno 2011 pari a 17 avvistamenti, mentre 10 sono quelli registrati
nell’anno 2012; l’attività
di verifica e di indagine tecnica da parte dell’Aeronautica militare è
finalizzata all’accertamento dell’esistenza di una correlazione con
eventi umani e/o fenomeni naturali in grado, se necessario, di
coinvolgere anche altri organi competenti presenti sul territorio
nazionale; il compito
di ricerca non intende stabilire se vi siano altre forme di vita
intelligente provenienti da altri pianeti, ma si limita a individuare se
è stata possibile, oppure no, una giustificazione tecnica o naturale ad
un determinato avvistamento nello spazio aereo; l’Aeronautica
militare, fornendo ulteriori precisazioni, ribadisce che non è previsto
alcun compito da parte del reparto generale sicurezza dello Stato
Maggiore, nell’esprimersi sull’attendibilità degli avvistamenti, avendo
tuttavia riscontrato nello spazio aereo nazionale nel passato, oggetti
volanti non identificati di varie forme, da semplici oggetti luminosi a
vere e proprie «flottiglie» di OVNI, ricevendo addirittura la
segnalazione di un «umanoide», presente nel nostro Paese; le fonti,
secondo quanto riportato dalla stessa Aeronautica militare, rilevano che
gli avvistamenti in tutta Italia, provengono da «privati cittadini»,
forze dell’ordine, piloti e perfino preti, i quali attraverso la
compilazione di uno specifico e dettagliato modulo, determinano l’avvio
dell’indagine; l’interrogante
segnala che, oltre ai riferimenti numerici degli avvistamenti, in
precedenza riportati, vi è tuttavia un ulteriore aspetto del fenomeno i
cui dati raccolti dall’Aeronautica militare, andrebbero resi noti e
riconducibili alle segnalazioni pervenute da piloti civili e militari e
da militari dell’Esercito nonché, dai controllori di volo ed altre fonti
attendibili di coinvolgimento di piloti civili e militari, di
avvistamenti e addirittura inseguimenti per intercettazione di velivolo
sconosciuto introdottosi negli spazi aerei italiani; nel
corso del recente passato, gli organi di stampa hanno addirittura
citato episodi in cui i velivoli della Aeronautica militare, sono stati
inseguiti da OVNI o avvenimenti di mancata collisione denunciati dai
piloti delle compagnie aeree italiane e straniere che operano sul
territorio italiano, con oggetti volanti dalla natura sconosciuta; nella
maggioranza dei casi, i piloti hanno segnalato dei velivoli aventi luci
di posizione completamente differenti da quelle in uso da parte di aerei
da trasporto passeggeri, aerei postali o militari ed hanno descritto
evoluzioni effettuate da questi OVNI che nulla hanno a che vedere con
l’odierna conoscenza in campo aeronautico; a giudizio
dell’interrogante, occorre rendere noto all’opinione pubblica,
eventuali ulteriori informazioni oltre a quelle di recente divulgate, al
fine di far conoscere in modo completo e definito, anche attraverso il
coinvolgimento della società della ricerca scientifica e accademica, la
natura di un fenomeno, il cui mistero dura da decenni e che alla base
pone la domanda dell’esistenza di altre civiltà extraterrestri –: quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
se intenda
rivelare i documenti declassificati, ed in possesso presso il reparto
generale sicurezza dell’Aeronautica militare, relativi agli avvistamenti
di oggetti volanti non identificati – OVNI, avvenuti nel corso degli
ultimi anni nel nostro Paese;se intenda
altresì rendere noti ulteriori documenti relativi a segnalazioni,
pervenute da parte di piloti militari o civili, di avvistamenti di OVNI,
all’interno dello spazio aereo italiano, che stando a quanto pubblicato
dagli organi di stampa nel corso del recente passato, hanno addirittura
citato avvenimenti di mancata collisione; se intenda
infine confermare l’attenzione da parte del Governo, sul fenomeno degli
oggetti volanti non identificati ed in caso affermativo, quale sia il
sistema organizzativo operante in Italia. (4-03820)
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