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Tuesday, June 21, 2011

Gambe bioniche: al via i test a Berkeley

gambe_bioniche

Dopo aver camminato sul palco, con l’aiuto di gambe in esoscheletro, durante la sua cerimonia di laurea, Austin Whitney si è buttato a capofitto in un nuovo lavoro: farà il tester di gambe bioniche. Prima di iniziare la facoltà di legge nel prossimo autunno, il neolaureato della University of California-Berkeley sta lavorando per il team che ha disegnato il suo esoscheletro robotico (battezzato Austin in suo onore).

Whitney – come riporta il sito Popsci.com - ha impiegato 9 mesi a migliorare il design prima della sua seduta di laurea (il 14 maggio scorso), e sta continuando il suo lavoro aiutando i tecnici ad apportare continue modifiche e perfezionamenti. In una giornata tipo, Whitney è collegato ad un’imbracatura per impedirgli di cadere, e completa due prove con il tutore, passeggiando per il laboratorio del professore di ingegneria meccanica Homayoon Kazerooni. Whitney è pagato per aiutare gli ingegneri a testare nuove andature, nuove strategie e nuovi componenti.

L'obiettivo è produrre un prototipo che possa aiutare tutte le persone con una lesione del midollo spinale. Whitney era in piena forma fisica quando si è schiantato contro un albero, nel 2007, finendo con le gambe paralizzate, mentre il busto è rimasto illeso: può alzarsi dalla sua sedia a rotelle ed attaccarsi al tutore elettronico. Quest’ultimo, del valore di sole 40 sterline, è alimentato da una batteria che si indossa come uno zaino, ed ha un computer che aziona i meccanismi che muovono le gambe.

gambe_esoscheletro

Kazerooni è anche il fondatore della Berkeley Bionics, che sta producendo l'esoscheletro eLEGS, modellato dopo l’esoscheletro militare HULC di Lockheed Martin. L’eLEGS sarà offerto ai centri riabilitativi per essere utilizzato sotto controllo medico, ma il tutore modellato dopo i test di Austin sarà più semplice ed economico e, teoricamente, più facile da utilizzare.

Vogliamo creare la versione Model T di un esoscheletro”, ha spiegato Whitney. E noi speriamo che ci riescano davvero.

Antonino Neri

Fonte: http://www.nextme.it


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