05/01/2013 - Acqua contaminata nel suolo: un team di giornalisti ha scoperto irregolarità nel recupero dei siti colpiti dal disastro nucleare
(Credit Photo: The Asahi Shimbum) |
di Dario Ferri
Le conseguenze dell’incidente nucleare di Fukushima si faranno sentire per molti anni. Il disastro ambientale, infatti, non si ferma al guasto ai reattori del sito per la produzione di energia atomica dell’11 marzo 2011. Un team di quattro giornalisti giapponesi ha scoperto irregolarità nelle odierne operazioni di pulizia delle rovine della centrale distrutta dopo lo tsunami di quasi due anni fa
ACQUA CONTAMINATA NEL SUOLO – I giornalisti hanno osservato come l’acqua spruzzata contro gli edifici contaminati dalle radiazioni nei pressi della centrale di Fukushima venga fatta defluire nel suolo e, di conseguenza, nei fiumi che si riversano poi in mare. I lavoratori impegnati nelle operazioni – stando a quanto riporta la stampa giapponese – sono apparentemente consapevoli delle violazioni alle norme in materia di tutela ambientale e le autorità di vigilanza invitano gli stessi ad ignorare le regole vigenti.
130 ORE DI INCHIESTA – I giornalisti sono stati impegnati sul sito nucleare e in varie località della prefettura di Fukushima per ben 130 ore, dall’11 al 18 dicembre. In 13 diversi luoghi a Naraha, Iitate e Tamura i lavoratori sono stati visti evitare il corretto smaltimento dell’acqua che gli accordi tra aziende e Ministero dell’Ambiente avrebbe dovuto garantire. In 11 dei 13 siti i reporters hanno scattato foto. I giornalisti raccontano di aver parlato con circa 20 lavoratori, i quali avrebbero riferito di seguire le istruzioni impartite dalle loro società e dalle società sub-appaltatrici.
“FATTO GRAVE” – Parla di fatti “deplorevoli” il governatore della prefettura di Fukushima, Yuhei Sato. “Spero che tutte le persone coinvolte capiscano chiaramente quanto la decontaminazione sia importante”, ha affermato l’amministratore nella sua prima conferenza stampa dell’anno, il 4 gennaio. Sato ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di presentare un rapporto chiaro e dettagliato al governo della Prefettura. Il governo nazionale ha stanziato inizialmente l’equivalente di circa 5,6 miliardi di dollari per la decontaminazione dalle radiazioni. La scorsa estate il ministero dell’Ambiente ha ordinato la decontaminazione speciale in 11 comuni della prefettura di Fukushima.
Fonte: http://www.giornalettismo.com
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