Il Mars Reconnaissance Orbiter della NASA,
atterratto su Marte lo scorso 5 Agosto per una missione biennale, ha
ottenuto la sua prima immagine notturna del pianeta rosso grazie ad una
telecamera in luce ultravioletta e visibile posta sul suo braccio
robotico. L’immagine ha ripreso una roccia chiamata “Sayunei”, dalla
quale lo stesso rover ha precedentemente prelevato della polvere
superficiale per cercare eventuali minerali fluorescenti. Il rover ha
effettuato le foto con l’aiuto di piccoli diodi emettitori (LED) che
fungono da luci. La fotocamera, infatti, dispone di una messa a fuoco
regolabile e diverse fonti di luce a LED per la fotografia marziana. “Lo scopo di acquisire osservazioni in presenza di luce ultravioletta è stato quello di cercare minerali fluorescenti,” afferma il ricercatore principale Ken Edgett del Malin Space Systems Science
a San Diego, in California. I dati sono ancora all’analisi del team
scientifico che sta cercando ulteriori colorazioni per riscontrare
eventuali indicatori della fluorescenza. La fotocamera Macli
è uno dei 10 strumenti scientifici sulla sonda, una macchina in grado
di esaminare la superficie di Marte in dettaglio senza precedenti.
Curiosity sta attualmente studiando una depressione poco profonda su
Marte che gli scienziati della missione hanno chiamato Yellowknife Bay. Dopo aver lasciato Yellowknife Bay, il rover si proseguirà verso una destinazione chiamata Glenelg, che si trova a circa 5 chilometri dalla base di una montagna che sale al centro del cratere Gale.
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