Spingendo getti di materia al di fuori della galassia
Ciuffi di idrogeno grandi fino a 140.000 volte la massa del Sole vengono
sparati fuori da una galassia ad una velocità altissima, giocando un
ruolo decisivo nel 'tenerla in forma' evitando che si 'appesantisca' con
troppa materia. Queste scene apocalittiche, generate dal gigantesco
buco nero che si trova al centro della galassia, sono state osservate
dal gruppo di astronomi guidato dall'italiana Raffaella Morganti,
dell'Istituto di Radioastronomia dell'università olandese di Groningen.
I ricercatori hanno utilizzando una rete mondiale di radiotelescopi e i dati sono pubblicati sulla rivista Science. Del gruppo di ricerca fa parte anche un'altra italiana: Monica Orienti, dell'Istituto di Radioastronomia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf)
I ricercatori hanno utilizzando una rete mondiale di radiotelescopi e i dati sono pubblicati sulla rivista Science. Del gruppo di ricerca fa parte anche un'altra italiana: Monica Orienti, dell'Istituto di Radioastronomia dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf)
Il buco nero è una grande concentrazione di massa molto densa, al punto che neanche la luce riesce ad uscirne fuori. Normalmente inghiotte materia, ma per far questo genera dei vortici lungo il suo perimetro che, sfruttando la tremenda energia gravitazionale, spingono il materiale fuori dalla galassia ad una velocità di quasi mille chilometri al secondo.
Per gli astronomi questo processo sta limitando il nutrimento di materia del buco nero impedendone così la crescita e la formazione di nuove stelle nella galassia ospite.
Per studiare una galassia il cui buco nero avesse queste caratteristiche, i ricercatori hanno concentrato l'attenzione su 4C12.50, distante quasi 1,5 miliardi di anni luce dalla Terra.
"Con le immagini finemente dettagliate fornite da una combinazione intercontinentale di radiotelescopi, siamo stati in grado di vedere enormi ciuffi di gas freddo venire spinto lontano dal centro della galassia dai getti generati dal buco nero", ha detto Raffaella Morganti. Una delle nubi ha circa 16.000 volte la massa del Sole, mentre l'altra raggiunge 140.000 volte la grandezza della nostra stella. I ricercatori poi hanno misurato la nube più grande che è, in termini di dimensione, 160 per 190 anni luce.
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