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Monday, March 3, 2014

La Nasa: l'incidente a Parmitano si poteva evitare

Un rapporto chiarisce cosa è accaduto il 16 luglio, quando l'astronauta italiano rischiò di affogare per una perdita di acqua nella tuta. Il problema si era già verificato ma era stato sottovalutato e male interpretato

 

 

 Cape Canaveral (Stati Uniti) Luca Parmitano aveva mantenuto la calma in modo ammirevole, ma in quella camminata spaziale si è trovato a gestire una situazione da incubo. Ora un rapporto della Nasa racconta in 220 pagine cosa è successo il 16 luglio scorso, quando all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale un litro e mezzo di acqua si è riversato nell’elmetto dell’astronauta italiano rendendogli persino difficile respirare. La perdita nella tuta era già stata notata dai tecnici una settimana prima ma era stata colpevolmente sottovalutata.

Emergenza nello spazio
L’incidente si è verificato in diretta televisiva. Parmitano era fuori dalla ISS da circa 45 minuti insieme a un altro astronauta, Chris Cassidy, quando ha comunicato che dell’acqua stava entrando nel suo elmetto. La camminata spaziale è stata interrotta e gli è stato detto di rientrare, ma nel frattempo il liquido gli aveva creato problemi di visione e respirazione. Mentre Cassidy lo aiutava a tornare nella Stazione Spaziale, si era anche interrotto il contatto radio.

Un guasto alla tuta
Secondo il rapporto della Nasa, nell’elmetto di Parmitano si erano riversati 1,5 litri di acqua, il tutto a causa di un guasto al sistema di raffreddamento della tuta. Una settimana prima, il 9 luglio, il problema si era già verificato in forma assai meno grave, ma era stato male interpretato. Al rientro nella ISS, la presenza di liquido nella tuta era stata erroneamente ritenuta la conseguenza di una perdita nella sacca che contiene il liquido che gli astronauti possono bere mentre sono in attività.

Un episodio che si poteva evitare
L’incidente, insomma, poteva essere evitato. “Se il problema fosse stato discusso più dettagliatamente probabilmente si sarebbe capito che l’acqua presente nell’elmetto proveniva da un’altra parte e che servivano maggiori approfondimenti”, afferma Chris Hansen, il capo della commissione che ha stilato il rapporto. Capire cosa era successo non sarebbe stato comunque semplice. “Era un problema davvero particolare. Abbiamo impiegato settimane prima di arrivare alla conclusione che si era già verificato in precedenza”.

Una lezione per il futuro
L'incidente, fortunatamente senza conseguenze, ha impartito anche una serie di lezioni. Il rapporto della Nasa contiene 49 raccomandazioni su come migliorare i protocolli di sicurezza, addestramento e comunicazione che potranno rivelarsi utili in futuro.


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