Fonte:http://notiziefresche.info
L’apertura degli archivi militari sugli UFO neozelandesi scatena un nuovo dibattito in seno alle comunità ufologiche di tutto il mondo, con posizioni divise sull’argomento. C’è chi esulta perché l’ennesimo paese, con una tradizione robusta in quanto ad avvistamenti, permette di poter visionare rapporti, immagini e quant’altro sull’attività degli UFO. (Clikka sul link dedicato http://www.stuff.co.nz/national/4486327/Original-files-NZs-UFO-sightings ) Il problema sorge tra chi, come è stato fatto notare in numerosi comunità web e portali specializzati stranieri, rietiene l’evento come un reale arricchimento e chi ne svilisce il significato. Molto dipende dalle aspettative. Il caso dei documenti declassificati in Inghilterra in un certo senso fu emblematico. Numerose nozioni, curiosità e riferimenti ma nessuna verità sconvolgente. Anzi, la sensazione data dai files di Londra era indicativa di una notevole incertezza delle stesse autorità sull’origine degli UFO.
L’unico paese che sembra resistere nella cappa di riserbo sull’argomento sono gli Stati Uniti. Ben lontani dalla divulgazione di qualsiasi materiale militare, UFO o non UFO. Dal 1969 in poi il governo americano ha dimostrato di essere risoluto, per buona pace degli ufologi. Washington ha manifestato un riserbo ed una chiusura totale, con il risultato di apparire inviso ad una consistente fetta di appassionati ed esperti. Senza contare l’alimentarsi di teorie cospirative, alcune basate su ipotesi razionali altre su teoremi decisamente più fantasiosi. Quando capitoleranno i segreti degli Stati Uniti, depositari forse di materiale davvero interessante? Di sicuro, man mano che altri paesi iniziano ad aprire i loro archivi, la posizione della superpotenza egemone del pianeta sembra sempre più isolata sull’argomento. (Foto:PhotoFunia)
Commento di Oliviero Mannucci:
Gli USA, dopa aver negato al popolo statunitense e a quello di tutto il mondo ogni evidenza di tipo alieno, ora si sono resi conto di essere fra l'incudine e il martello. La politica USA di negare anche l'evidenza, adottata negli ultimi 60 anni ( la stessa che adotta il CICAP e chi come loro), si è trasformata in un boomerang per le autorità statunitensi. Ora infatti, molti paesi del mondo hanno aperto i loro archivi e stanno continuando a rendere accessibili i documenti in loro possesso che evidenziano la presenza nell'atmosfera terrestre, nello spazio, sulla Luna e su altri corpi celesti, di una evidente presenza aliena, documentata non solo da gente comune, ma anche da militari, astronauti, scienziati. Gli USA sono in difficoltà e si pongono una domanda. Come possiamo rivelare alla gente che la Terra è visitata da civiltà aliene senza che la nostra credibilità crolli sotto zero? La risposta: diciamo poco per non dire niente. Ma per quanto ancora si potranno permettere di comportarsi in questo modo?
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