Il governo e il MIUR hanno stilato un Documento di Visione Strategica per i programmi spaziali del decennio 2010-2020
06 Dic 2010
Le attività spaziali, rappresentano già da molti anni una sfida e una preziosa risorsa per le sfide del nuovo millennio.
In virtù di questo, l’Agenzia Spaziale Italiana ha deciso di dotarsi per la prima volta di un Documento di Visione Strategica che in dieci anni a partire dal 2010 prevede il collocamento delle attività spaziali nella prospettiva nazionale, europea e internazionale. Il Documento è uno dei tasselli che il Governo Italiano e il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca hanno ideato per offrire continuità al progresso nel settore spaziale.
L’ASI in quanto principale Ente preposto alla diffusione della ricerca tecnologica e spaziale è chiamata ad elaborare e far sviluppare, sia nel breve che nel lungo termine, programmi in grado di coprire in modo efficiente l’intera filiera della cultura della ricerca e del valore sociale ed economico attraverso applicazioni sempre più di largo utilizzo.
L’utilizzo delle tecnologie spaziali nei più svariati settori quali mobilità più sostenibile, previsioni meteorologiche, monitoraggio del cambiamento climatico, conoscenza e controllo del territorio, offre ai cittadini servizi sempre più pronti ed efficienti.
A questo proposito, la creazione di “poli di conoscenza”, distribuiti sul territorio nazionale rende possibile lo svolgimento delle attività di ricerca e la creazione di un network che raccolga Pubblica Amministrazione e industria, per una sinergia di intenti sempre più attiva. Questo collegamento diretto tra istituzioni e settore spaziale si riflette già a livello europeo nello Space Council, un organismo internazionale costituito dall’Unione Europea e dall’ESA che con l’adozione della European Space Policy ha sancito l’importanza strategica dello spazio per il nostro continente.
Lo spazio dunque, visto come ispirazione per le nuove generazioni e parte integrante della cooperazione tra gli stati.
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