Il 2011 si presenta con un un evento di grande portata: il giorno 4 gennaio potremo infatti assistere ad un’eclissi parziale di Sole che avverrà subito dopo l’alba, meteo permettendo!
Vediamo subito in tabella gli orari dell’evento, per le città capoluogo di provincia italiane:
Orari dell’evento, per le città capoluogo di provincia italiane
Vediamo il significato, abbastanza ovvio delle colonne: inizio, fase max e fine riportano le ore (espresse in TU, l’ora di Greenwich, per cui bisogna sommare un’ora per ottenere l’ora locale, solare, dei nostri orologi) degli eventi. Le colonne indicate con h indicano l’altezza del Sole sull’orizzonte in quell’istante. Infine la colonna grandezza indica appunto la grandezza del fenomeno.
Analizzando la colonna inizio (e la corrispondente colonna h) vediamo che per alcune città non è riportato un valore: significa che in quella città il Sole non è ancora sorto e dunque la sua altezza sarebbe negativa. In alcune città (Venezia ed Udine) vediamo che l’altezza del Sole è proprio 0° e cioè l’astro sorgerà proprio in quell’istante.
Ma al di là degli orari e delle altezze, la colonna forse più importante è l’ultima, quella che fornisce la grandezza dell’eclissi a seconda della locazione: si va da un valore minimo per Cagliari di 0.642, 64.2%, fino ad un massimo per Udine del 74.9%. Non è poco!
Mediamente il Sole verrà coperto poco meno di tre quarti, il che significa che l’eclissi non potrà passare inosservata. La luminosità del cielo (tempo permettendo, ovviamente) durante la fase massima calerà abbastanza, quel tanto da far pensare a qualche nuvola disturbatrice.
Sempre grazie al nostro programma, vediamo le zone della Terra interessate dal fenomeno (a fianco), con una breve spiegazione delle varie linee colorate che sono riportate. In un prossimo articolo vedremo tutti i dettagli.
Le linee blu indicano le zone dove l’eclissi inizia o finisce all’alba o al tramonto: sono le zone-limite al di là delle quali il fenomeno è invisibile. La parte di linea blu che taglia la penisola in corrispondenza di Cagliari, Firenze ed Udine indica proprio i luoghi della Terra dove l’eclisse inizia al sorgere del Sole.
La linea color porpora indica le zone della Terra in cui l’evento è alla sua fase massima al sorgere o al tramontare del Sole: ad esempio in Normandia e a Londra il Sole sorgerà già nella fase massima dell’eclissi (il cui valore vedremo fra breve), mentre in Siberia e Mongolia il Sole tramonterà durante la fase massima.
Le linee rosse infatti indicano la percentuale di copertura del Sole nella sua fase massima: dicevo che si tratta di un’eclissi parziale, che dunque non raggiungerà il 100%. Queste linee indicano le zone della Terra in cui la fase massima dell’evento è quella indicata a fianco della linea considerata: l’Italia si trova tra il 60-62% e circa il 75%, come abbiamo già potuto vedere in tabella.
Da qui si vede che più si va a Nord e maggiore sarà la grandezza dell’eclissi: dalle parti di Berlino si avrà l’80%, ma a Mosca ancora di più.
Le linee verdi scure infine indicano le zone del mondo in cui la fase massima avviene all’ora indicata (sempre espressa in TU, ora di Greenwich) ed in un certo senso possono dare un’idea dello svolgersi temporale dell’evento.
Dato che l’eclissi è parziale, mancano completamente le liee verdi chiare che abbiamo già incontrato in altri articoli precedenti e che indicano le zone della Terra che beneficiano dell’eclissi totale.
Visto che abbiamo parlato dei valori minimi e massimi per la grandezza dell’eclissi per l’Italia, ecco l’indicazione grafica del massimo dell’eclissi per Cagliari, Udine e Roma.
Abbiamo infine realizzato un ingrandimento del diagramma delle fasi dell’eclissi, centrato sull’Italia in modo da poter vedere più da vicino la situazione. Ecco che ritroviamo le linee rosse con a fianco indicata la percentuale di copertura del Sole, la linea blu indicante i luoghi della Terra dove l’eclissi inizia al sorgere del Sole ed infine la linea magenta che indica i luoghi della Terra dove l’evento è alla sua massima fase al sorgere del Sole.
Ricordo di non osservare MAI direttamente il Sole nel proprio strumento (fotocamera, cannocchiale o telescopio che sia), se non adeguatamente protetto da appositi filtri. Si può incorrere in danni permanenti alla vista, e non c’è da scherzare.
Buone osservazioni!
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