L’Europa punta a Marte
Con una missione ‘’più unica’’ di Curiosity
L'Europa non e' affatto intimidita dai successi 'marziani' di Curiosity,
il robot laboratorio della Nasa che per primo ha inviato una voce umana
da un altro pianeta e scoperto le tracce di antichi fiumi su Marte.
Anzi, punta decisamente alla 'sua' missione, ExoMars, in programma in
due fasi nel 2016 e nel 2018.
''ExoMars e' una missione bellissima e unica, ancora piu' unica di
Curiosity'', ha detto il direttore generale dell'Agenzia Spaziale
Europea (Esa), Jean-Jacques Dordain, nel Congresso Internazionale di
Astronautica (Iac 2012) in corso a Napoli.
Per Dordain ExoMars e' una missione unica perche' non soltanto si
posera' sul suolo di Marte, ma lo perforera' per prelevare e analizzare
campioni. La volonta' e' quindi portarla avanti anche dopo il 'no' della
Nasa, che inizialmente aveva invece mostrato interesse, avviato la
collaborazione e promesso un serio sostegno, ad esempio fornendo il
rover. Certo, ha ammesso Dordain, ''il no della Nasa ci ha lasciato in
una condizione difficile, a questo punto l'Esa ha davanti a se' due
opzioni: proseguire da sola, ma con seri problemi di budget, oppure
cooperare con la Russia''.
Quanto alla Russia, il vicepresidente dell'agenzia spaziale Roscosmos,
Sergey Saveliev, ha detto: ''stiamo lavorando sulla proposta, ma non
c'e' ancora una decisione''.
Al momento del miliardo complessivo previsto per entrambe le missioni
europee su Marte, 850 milioni sono finanziati dai Paesi che hanno
contribuito alla missione e l'Esa dovra' decidere come reperire le
risorse mancanti. Il problema sara' sul tavolo della conferenza
ministeriale dell'Esa, in programma in novembre a Caserta.
Fonte: ansa.it
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