di Roberto Giovannini
Non sono mancati momenti di apprensione. Dopo circa un minuto e 19 secondi dal lancio, uno dei nove motori Merline del primo stadio ha avuto un'anomalia, con un improvvisa perdita di pressione che ha comportato l'immediato spegnimento. Nessun problema per la traiettoria del razzo, però: il computer di bordo ha riprogrammato istantaneamente un profilo di ascesa utilizzando gli otto motori rimanenti (come pure successe a suo tempo per il Saturno V della NASA in un paio di occasioni), e tutto è andato per il verso giusto. Resta il fatto che l'anomalia pare seria: la protezione del motore dai carichi aerodinamici non ha retto, e questo non deve succedere.
In questa prima spedizione Dragon ha a bordo 430 chilogrammi di cibi strumenti, vestiti, esperimenti ed anche per la prima volta un frigorifero che contiene anche dei gelati per gli astronauti. Dragon potrà anche tornare sulla Terra riportando 850 chilogrammi di materiali vari, comprese le urine degli astronauti che verranno analizzate. Domani, mercoledì Dragon si avvicinerà alla Stazione Spaziale e verrà afferrato da un braccio robotizzato, e poi agganciato alla ISS, dove rimarrà fino al 28 ottobre quando è previsto il rientro con tuffo nel Pacifico nelle acque davanti alla California meridionale, e il successivo recupero. Nei primi mesi dell’anno prossimo inizierà i suoi servizi anche la seconda società americana alla quale NASA ha assegnato un contratto di trasporto: la Orbital Science, che ha messo a punto il veicolo automatico non recuperabile Cygnus. La parte pressurizzata di Cygnus che ospita il carico viene costruita a Torino da Thales Alenia Space.
Fonte: http://www.lastampa.it
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