Malgrado gli avvenimenti nucleari del 1945 il Giappone è una terra ben poco radioattiva; presenta una media nazionale pre-fukushima di 0,029 µSv/h su una media mondiale stimata a 0,05 µSv/h. Dunque per testare la radioattività a Tokyo il professore Yukio Hayakawa docente di geologia e vulcanologia all’università di Gunma ha percorso a piedi, munito di dosimetro e radiometro circa 7 Km nel quartiere di Kashiwa, nel nord -est della capitale giapponese. Le misurazioni, tappa per tappa sono disponibili qui. Ebbene la media rilevata dall’insieme delle misurazioni è stata di 0,30 µSv/h pari a 10 volte la media misurata nel 2010 e prima della catastrofe nucleare di Fukushima Daiichi
A Kashiwa appena fuori Tokyo e nella Prefettura di Chiba a novembre le analisi su terreno prelevato a 10 cm sotto il suolo davano 450.000 Bq/kg di cesio. Hayakawa inoltre ha pubblicato sul suo blog una carta comparativa tra le radiazioni di Fukushima Daiichi e quelle di Chernobyl, stabilendo che la dispersione di radio nuclidi è stata più importante a Fukushima nel 2011 che non a Chernobyl nel 1986.
Infine a tutto ciò si aggiunge la denuncia avanzata dal professore John Clammer che dalle pagine di oggi di The Hindu dichiara:
A un certo punto, il governo ha sostenuto che entro una certa quantità di radiazioni si era comunque al sicuro. Ma questo valore era di almeno 20 volte superiore alle quantità di radiazioni dichiarate come sicure o accettabili dall’Organizzazione Mondiale della Sanità . Il governo sta censurando informazioni, infatti, mentendoci costantemente. Essere a Tokyo era come essere in un film di fantascienza.
Merci à Pierre Fetet
Via | Gen4
Foto | Everytrail
Fonte: http://www.ecoblog.it
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