Da
un po' di tempo mi accorgo che noi ricercatori ufologici tendiamo a
rimanere statici mentre lo scenario intorno cambia sempre più
velocemente
Il nostro lavoro consiste ancora e sempre nell' archiviare
casi di avvistamenti UFO che, ormai, sono così numerosi da rendere una
speranza vana il poterli citare tutti; oppure ci dedichiamo
accanitamente all'analisi delle tracce, all'intervista dei testimoni ed
al cercare di far conoscere tutte queste cose ai mezzi di comunicazione.
Basta iscriversi al "George Filer's File" per accorgersi che, ormai,
grazie alla diffusione delle telecamere digitali, abbiamo accumulato
così tante prove della presenza di oggetti anomali nei nostri cieli che
qualunque giudice ci darebbe ragione, se questo fosse un processo.
Eppure continuiamo a fare il nostro lavoro, sempre uguale a se stesso
anche se, intorno a noi, tutto sta cambiando.
Ma ora ci troviamo di fronte ad una nuova domanda che solo pochi anni
orsono non avremmo mai pensato di doverci porre e che potremmo
riassumere così: "Gli UFO che vediamo nei cieli sono "roba loro" o sono
"roba nostra"?
Ormai siamo consapevoli che l'enorme progresso tecnologico dei nostri
velivoli può arrivare a confondere anche l'osservatore più esperto e
sappiamo che, grazie alla retroingegneria condotta dai militari sui
velivoli alieni, sono stati costruiti aerei segreti che vengono
continuamente testati nei nostri cieli.
Anche Clark Mc Lelland (ex ingegnere astronautico facente parte dello
staff di terra) racconta di essere stato invitato a scrutare il cielo,
quando si trovava in vacanza in Belize, per osservare l'ultimo aereo
realizzato. (Cercate la storia intera sul mio sito)
Ci troviamo, quindi, di fronte alla sfida etica di non attribuire ad
extraterrestri ciò che, invece, potrebbe essere semplicemente terrestre.
Tale sfida assume anche tratti minacciosi se pensiamo che, nel caso
venissimo attaccati da tali ordigni, non sapremmo distinguere la loro
matrice aliena o umana. Ormai dobbiamo guardarci sia dalla
disinformazione che dalla "errata interpretazione" L'intero scenario
degli avvistamenti assume nuovi contorni.
Nel frattempo nuovi elementi hanno rivoluzionato anche il fronte dei
rapimenti alieni. Il Dott. John Mack, nella sua ultima conferenza a
Firenze, poco tempo prima della tragica morte, riferì che i rapimenti ad
opera dei Grigi stanno diminuendo di numero. Sembra che i piani alieni
nei nostri confronti si stiano modificando ed ora accade sempre più
spesso che la gente, senza essere "rapita" si trovi semplicemente e
direttamente "invasa" da immagini, messaggi ed informazioni. Sembra che
"chiunque sia là fuori"abbia deciso di rivolgersi direttamente alle
persone comunicando loro previsioni, profezie, nuove informazioni
scientifiche e formule matematiche. Contemporaneamente assistiamo ad un
progressivo avvicinarsi, grazie alla prospettiva quantistica, delle
scienze fisiche alla metafisica e, più in generale, sembra che la
conoscenza stia amalgamando in sé anche informazioni antiche di secoli
per comprendere, finalmente, chi siamo e da dove veniamo. Tutto ciò
delinea quel cambiamento epocale che John Mack definì "una nuova visione
del mondo".
L'enorme campo di studi che noi ricercatori chiamiamo Ufologia sta
subendo una profonda trasformazione anche grazie all'emergere di un
nuovo gruppo di professionisti, di propugnatori di nuove teorie e di
attivisti politici tra cui vanno citati Grant Cameron (ricercatore sui
coinvolgimenti della Presidenza degli Stati Uniti), Richard Dolan
(editore della rivista Fate, autore di UFOS and the National Security
State), il Dott. Michal Salla (autore di Exopolitics), Steven Basset
(organizzatore della X-Conference e attivista politico) e Ryan e Bob
Wood (documenti sul MJ-12 e conferenze sui ritrovamenti in siti di
presunti UFO-Crashes).
Tutte queste energie hanno portato alla creazione di nuovi corsi di
studio presso istituti ed università e stanno contribuendo alla nascita
di una nuova scienza sociale. (Cercate sul mio sito Rebecca Hardcastle)
Sebbene io sia stata, finora, soprattutto una "ricercatrice sul campo",
sono attualmente molto attratta da questa nuova componente accademica
poichè credo sia giunto il momento di costruire una nuova filosofia in
grado di affrontare il contatto con altri esseri, le loro visite e le
loro interferenze con la nostra storia. Avendo vissuto per quasi tredici
anni in Italia, paese che mi ha influenzato con una sorta di "visione
Rinascimentale" in grado di modificare profondamente la mia filosofia ed
il mio modo di pensare, ho iniziato recentemente a guardare alle
ricerche con un nuovo punto di vista, anche grazie al lavoro del dott.
Michael Salla, autore del nuovo libro Exopolitics. Credo che valga la
pena di permettere a questo professore di gettare una nuova luce sugli
studi che noi ufologi "dadi e bulloni" abbiamo svolto per così tanti
anni (nel mio caso dai tempi di J.Allen Hynek, cioè fin dagli anni
'70-'80!). Il suo libro Exopolitics ci permette di vedere le reali
implicazioni dell'aumentato interesse che gli UFO hanno suscitato nella
nostra cultura durante gli ultimi 50 anni a partire dal "regalo di
Roswell". Roswell rappresentò un punto di svolta perchè fu l'inizio di
quella corsa all'occultamento della verità e alla disinformazione che ci
ha condotto all'attuale girare in tondo della ricerca senza che si
scorgano possibili vie d'uscita. Noi continuiamo ad prendercela con un
fantomatico Governo, ma quante volte esso ha cambiato di mano dal 1947,
ed è possibile che esso abbia disinformato persino i propri Presidenti?
Ce la prendiamo con i militari ma non possiamo certo ritenerli tutti
responsabili di un tale cover-up di massa. Certamente alcuni di loro
hanno tentato di tener nascosti gli esperimenti di retro-ingegneria ma,
probabilmente, essi stessi non hanno avuto una visione completa della
storia e di tutte le sue implicazioni. In questa faccenda la mano destra
non sapeva cosa stesse facendo la sinistra e, oltretutto, i
"manipolatori di informazioni" venivano progressivamente rimpiazzati
negli anni.
Quindi le domande oggi sono:
1."Chi ha il potere, oggi?"
2."Cosa dobbiamo
aspettarci dalla nostra tecnologia-fotocopia di quella UFO?"
3. "Dove
sono gli Alieni?"
4. "Dove sono i Crashes?"
5. Perchè viene sempre più
permesso a testimoni attendibili di parlare e chi è che conduce il
Gioco?"
Ho iniziato a vedere sotto una luce diversa questo cambiamento epocale
da quando ho saputo che il Contatto sembra ora più indirizzato
direttamente alle persone. Sembra quasi che qualcuno ci stia aprendo
nuove interessanti porte alla conoscenza e ciò appare ancora più
evidente se si pensa alle testimonianze che stanno emergendo grazie al
Disclosure Project ed alla X-Conference del Dott.Steven Greer, entrambe
iniziative con sede a Washington D.C.
Ormai siamo nel 2005, cioè a più o meno cinquant'anni dal presunto
Accordo di Eisenhower a Holloman o a Edwards e dobbiamo porci le
domande: "Si verificherà un cambio nelle coscienze e nelle filosofie che
porterà la gente a stancarsi di questo controllo sul pianeta
esercitato a forza di paura e terrorismo oppure no? E accadrà che i
militari si stanchino di custodire dei segreti che, oltre ad andare
contro gli interessi della verità, potrebbero andare anche contro i loro
stessi interessi?"
Sono domande, queste, estremamente attuali per la nostra civiltà
terrestre fatta di esseri umani che assistono ogni giorno a nuovi
tragici cambiamenti dello stato del Pianeta, alcuni dei quali
sicuramente imputabili alle violenze che perpetriamo sull'ambiente.
GIRIAMO L'ANGOLO!
Negli ultimi tempi mi sono accorta di una sempre maggiore urgenza di
verità e di cooperazione allo scopo di diffondere le informazioni e di
accelerare le scoperte che ha via via soppiantato i precedenti
territorialismi e gelosie dei ricercatori, forse è arrivato finalmente
il tempo in cui ci metteremo tutti d'accordo!
Il caso di Charles Hall, che rappresenta un balzo quantistico tra le
testimonianze di Esperti e Rivelatori, ha aperto molte porte alla
cooperazione tra differenti tipi di ricercatori. Tutto iniziò con le mie
ricerche condotte nel luglio del 2003 insieme al pilota civile David
Coote ed al poliziotto di Los Angeles in pensione Steve Natale. Il
nostro lavoro venne anche aiutato dai contributi di ricercatori in tutto
il mondo desiderosi, come me, di approfondire la rivelazione che
civiltà aliene siano state ospitate sulla Terra già nel 1965 all'interno
di un proficuo programma di scambi tecnologici. Se esiste una persona
che appare degna di fede questa è il meteorologo Charles Hall e i suoi
racconti sul fatto che abbiamo ospitato per molto tempo intere famiglie
di visitatori dalle stelle sono così ricchi di particolari che sembra
assurdo non credergli. Ma, naturalmente, queste cose mi erano state
dette anni fa anche da Clifford Stone e chi è costui se non uno
direttamente coinvolto nei recuperi di UFO caduti al suolo?
Il fatto che a gente come Charles Hall, Clifford Stone, Philip Corso,
Clark Mc Lelland e ad altri credibili testimoni militari sia stato
concesso di parlare mi fa pensare che il piano generale sia cambiato e
che sia vicino il momento della rivelazione.
ESOBIOLOGIA ED ESOPOLITICA
Ricordo quando Carl Sagan contribuiva a creare l'affascinante scienza
dell'Esobiologia e ci parlava delle possibilità di vita extraterrestre
sui programmi Nova. Appariva chiaro che egli sapeva molto più di quanto
dicesse ma, evidentemente, la conoscenza doveva procedere a piccoli
passi. Iniziò allora un processo che portava all'accettazione di nuove
possibilità, un lento cammino verso la rivelazione della verità. Da
quelle nebbiose ipotesi degli anni '70 siamo giunti ad una sempre
maggiore concretezza grazie all'esplorazione delle nostre numerose sonde
interplanetarie ed è logico, in questo millennio, che ad una
Esobiologia sempre meno fantasiosa si accompagni una altrettanto
concreta Esopolitica. Infatti si fa sempre più urgente lo studio non
solo delle implicazioni del Contatto, ma anche delle regole e modalità
che dovremo seguire quando esso avverrà! Grazie al lavoro pioneristico
del Dott. Michael Salla ora ci è possibile cominciare a pianificare e a
decidere come dovremo comportarci in quanto "Specie". Dovremo iniziare a
dar forma ad una filosofia ed ad una strategia politica non più basate
sulla paura ma, bensì, sul rispetto reciproco e, ipotizzando che non
tutti i "Contatti Alieni" saranno positivi, dovremo iniziare ad
estrapolare indicatori chiari ed inequivocabili dell'atteggiamento degli
"Altri".
Ora che le profezie di Wernher von Braun iniziano a realizzarsi, se la
nostra reazione come specie fosse ancora del tipo "prima sparo e poi
faccio domande" vedrei molto problematico il mettersi in guerra contro
una forza super galattica. Quello che adesso è certo è che "siamo
osservati"!
Se la nuova strategia aliena consiste nel'andare direttamente dalle
persone, queste, come reagiranno? (Una cosa è un comportamento
accuratamente pianificato ed un'altra è una reazione violenta ed
imprevedibile dettata dalla paura). E' questo il motivo per cui è così
importante per noi valutare tutte le implicazioni esopolitiche
dell'inevitabile Contatto, approfondendo tutti i fatti e le
testimonianze attuali e riconsiderando la politica da noi seguita in
passato. Tutto ciò diverrà supremamente più importante dell'analisi dei
tracciamenti radar degli UFO o dell'accurata misurazione della
radioattività nei siti di presunti atterraggi, anche perché, per colmo
dell'ironia, gli UFO avvistati potrebbero essere nostri! E' ormai tempo
di guardare a noi stessi come Specie e di decidere che posizione
vogliamo assumere e che filosofia vogliamo adottare riguardo al
Contatto.
Per concludere, ciò di cui abbiamo bisogno è elaborare un nuovo corso di
studi accademici per educare le generazioni future in modo che non si
trovino a partire da zero, eliminare questo regime di "paura"tornando ai
tempi dell'ingenuo entusiasmo dell'esplorazione spaziale anni '50 e
ritrovare la capacità di immaginazione a tutto campo sull'Universo nello
stile di Carl Sagan.
Potendo disporre di una tale nuova filosofia il prossimo passo sarebbe
l'elaborazione di un protocollo per il Contatto. L'ex aviere Charles
Hall, quando si trovò di fronte alla presenza fisica degli alieni,
dovette decidere se restare o fuggire, se comunicare o sparare, se era
sano di mente o no e se comportarsi come un individuo o come il
rappresentante di una specie con un programma stabilito. Qualunque
futuro Contatto ci porrà di fronte agli stessi dilemmi.
Ci sono persone che vogliono discutere di queste cose adesso, persone
che vogliono riferire al mondo i progressi fatti, svelare la nostra
storia reale ed aiutarci con una nuova scienza chiamata Esopolitica.
Carl sagan non c'è più ma ci ha lasciato un' eredità visibile nel film
Contact, forse c'è da credere al viaggio spazio-temporale fatto dal
personaggio interpretato da Jodie Foster e forse c'è da credere a
Charles Hall, quando racconta di avere incontrato ad Indian Springs
degli extraterrestri, gente come noi, con bambini.
Paola Leopizzi Harris
Commento di Oliviero Mannucci: Sono d'accordo con quanto scritto da Paola Harris, è arrivato il momento di darsi una mossa. Parlare di UFO è oramai quanto meno "antico", le prove sono così tante e tali, che è ora di parlare chiaramente di extraterrestri che visitano la Terra, a costo di scandalizzare i soliti "ben pensanti" del ciufolo, che sono presenti sia tra i scienziati più scientisti, sempre pronti a negare qualsiasi fenomeno vada oltre la loro limitata capacità di comprendere, sia tra alcuni ufologi, che purtroppo non hanno ancora capito che per accedere ad un livello superiore di comprensione bisogna anche accedere ad un livello superiore di vita, seguendo determinati principi spirituali. Insomma studiare gli extraterrestri e cercare di avere un contatto con loro mal si abbina con il mangiare cadaveri di animali crudelmente uccisi nei mattatoi, fumare sigarette e non solo, bere alcool e pensare al sesso in maniera che neanche gli animali farebbero. Chi vuole intendere intenda!
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