Un sigaro volante di colore bianco è stato ripreso dal robot laboratorio Curiosity. Il rover che dall’agosto 2012 sta esplorando il suolo marziano. Il misterioso oggetto si è dileguato negli spazi siderali. Un oggetto del tutto simile era emerso anche nelle immagini riprese il 28 aprile dalla stessa telecamera NavCam
In quella circostanza il possibile Ufo si è poi diretto verso la superficie. La cosa ha acceso l’attenzione e le “interpretazioni” di ufologi e curiosi, per i quali si tratta di una forma alquanto nota e ricorrente in diversi avvistamenti registrati sul nostro pianeta.
Di fronte alla generale sorpresa la Nasa questa volta ha risposto riferendo a possibili anomalie in alcuni pixel della macchina fotografica spaziale.. Una risposta che non ha certo convinto gli appassionati che sono pronti a scorgere ufo e anomalie di ogni genere nelle immagini e nei filmanti marziani.
L’obiettivo del rover Curiosity, oltre a studiare nei dettagli il suolo marziano, è quello di trovare segnali di possibili forme di vita extraterrestri che potrebbero aver abitato Marte nel passato. I Curiosity ha trasmesso immagini raccolte dal MRO, (Mars Reconnaissance Orbiter), in orbita intorno al pianeta rosso. Una sonda che controlla i vari robot in azione sul Marte..La missione Curiosity è alimentata da batterie nucleari e la sua missione dovrebbe durare due anni ma, l’ottimo servizio svolto, potrebbe avere un seguito.
Sono in molti ad ipotizzare un lontano passato in cui su questo pianeta vi era abbondante acqua allo stato liquido e condizioni ideali per lo sviluppo di forme di vita anche evolute.
Curiosity ,con il suo laboratorio che consente di analizzare rocce, anche scavando sotto la superficie, ha rilevato, oltre alla presenza di tutti gli elementi fondamentali per lo sviluppo della vita (carbonio , idrogeno, ossigeno, fosforo e zolfo), diversi indicatori della presenza e dell’azione dell’acqua dolce corrente. Un fatto eloquente nel riscontro di minerali a base di argilla e nella scarse tracce di sali.
Da tempo impazzano nei programmi sui dischi volanti , sempre molto seguiti, documenti e filmati che evidenzierebbero come entità aliene avrebbero seguito missioni spaziali e tutto il nostro percorso di moderna evoluzione tecnologica. A tale proposito hanno molto colpito le dichiarazioni di Charles Conrad, astronauta della missione Apollo 12. Si parla di tracce non terrestri lasciate vicino alle impronte degli astronauti che hanno passeggiato sulla Luna e di altre misteriose scie. L’astronauta ha riferito in alcune conferenze che queste immagini sarebbero poi state nascoste. Diversi globi luminosi sono stati visti avvicinarsi e volteggiare intorno a navicelle, come nel 1995 è avvenuto per lo Shuttle. (documentato n un video della Fox Tv). A volta dagli ambienti Nasa trapela qualcosa ma alla fine quasi sempre viene messo tutto sotto silenzio. Insomma gli incontri con oggetti volanti non identificati e strane luci non sarebbero infrequenti per gli astronauti. Certo c è chi prima che si verifichi la vera natura di questi oggetti è pronto a scrivere libri e ripetere i soliti mantra complottisti su quello “ che la scienza ufficiale e la politica ci tiene nascosto”.
E’ da segnalare che da anni negli Usa è attivo il progetto SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) per la ricerca radioastronomica di messaggi intelligenti dallo spazio In particolare dalla nostra galassia. Una realtà immensa grande 100.000 anni luce, nota come Via Lattea che potrebbe contenere più di trecento miliardi di stelle e un numero ben più alto di pianeti.In questa ricerca un elemento fondamentale, come “mattone della vita” è il carbonio. Anche l’acqua è fondamentale per la formazione di molecole più complesse, basate sul carbonio.
La realtà è che la nostra visione degli alieni è sempre antropomorfa e condizionata dai tempi e dalle nostre paure. Dagli omini verdi ai mostri cattivissimi (ripresi dalla fantascienza), dai “grigi “ ai nordici alti, efebici e biondi. Qualcuno li ha anche visti con occhi gialli. Insomma proiezioni molto simili a molte deità in cui l’umanità continua a identificarsi. Dopo tutto vi sono degli indigeni che vedendo i primi aerei attraversare il cielo avevano inventato un culto del cargo. E di carri volanti è piena tutta mitologia antica.
Le entità che arrivano da altri mondi, e forse a cavallo di varie dimensioni, potrebbero avere espressioni totalmente sorprendenti e poco “materiche”. Per viaggiare per anni luce, nonostante possibili tunnel spazio temporali, il corpo materico e la gravità sono lussi poco consigliabli. E’ interessante e indicativo notare come tutto il nostro sviluppo si basi sulla miniaturizzazione d tutti gli strumenti che utilizziamo.
Intanto di Ufo si continuerà sicuramente a parlare ma più che gli ufologi (che argomentano di razze aliene come se fossero cataloghi di etnie umane) è interessante ascoltare cosa dicono i futurologi e veri ricercatori su solide basi scientifiche. Una cosa è certa. Di forme di vita nel cosmo ve ne sono sicuramente, come si evince anche dalla continua scoperta di esopianeti, alcuni dei quali (quanto mai rari) con caratteristiche e condizioni molto simili alla Terra. Peccato che le distanze siano al momento proibitive per avere una risposta aliena ai nostri messaggi in tempi “umani”.
Sono molti gli astronauti ad affermare di credere nell’esistenza di forme di vita extraterrestre. Secondo molti la Nasa nasconderebbe diversi documenti che attesterebbero presenze aliene che avrebbero accompagnato diverse missioni. Alcuni hanno continuato a parlare alcuni con il tempo sono diventati “silenziosi.
Una riflessione infine curiosa potrebbe venire dal presunto attacco ufo a un satellite del scudo spaziale stellari voluti da Ronald Reagan. Che l’ex presidente americano ed i suoi progetti interventisti militari fossero invisi anche ai marziani?
In conclusione torniamo ai sigari marziani. Una testimonianza sovietica, sfuggita ai controlli, parla di documenti in cui sarebbero stati ripresi dei sigari luminosi, in orbita introno a Marte, e di oggetti luminosi che avrebbero accompagnato le missioni sovietiche. Il dibattito continua come il desiderio atavico di incontrare un fratello spaziale.
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