Spazio: ultima frontiera. Credere che si sia soli nell'universo è come credere che la Terra sia piatta. Come disse l'astrofisico Labeque al palazzo dell'UNESCO, durante il congresso mondiale del SETI di Parigi del Settembre 2008, " SOMETHING IS HERE", "Qualcosa è qui", e I TEMPI SONO MATURI per farsene una ragione. La CIA, l'FBI, la NSA, il Pentagono, e non solo, lo hanno confermato!
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Wednesday, June 29, 2011
Prove tecniche di esplorazione spaziale
E il robottino, realizzato dalla NASA in collaborazione con i fisici del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory e gli scienziati del Von Braun Center for Science and Innovation, in questi 90 secondi di prova ha dato grande soddisfazione ai suoi genitori umani: si è alzato di oltre due metri dal suolo ed è rimasto sospeso per circa 35 secondi.
Portato nello spazio da razzi vettori e capace di atterrare come un elicottero, sarà utilizzato in tutte quelle missioni dove non è possibile impiegare robot paracadutisti come Spirit e Opportunity.
Le immagini all'infrarosso forniscono dati interessanti ai ricercatori per evidenziare eventuali criticità del sistema.
Nei prossimi test il robot dovrà dimostrare di essere capace di volare per almeno un minuto raggiungendo i 100 metri di quota.
Fonte: http://www.focus.it/
Avvistato un Ufo? Forse. E’ lo stesso visto nello stesso momento negli Usa
“Era una palla che andava velocissima – continua Marianna – seguiva l’ellisse della Terra ed è scomparsa dopo pochi secondi. Lasciava una scia luminosa come fosse una stella cadente. Poi dopo che era scomparsa mi ha lasciato una piacevole sensazione di stanchezza, come se mi avesse assorbito energia.”
“Anche mi figlio – ha concluso Marianna – ha visto quello che ho visto io. E’ stata una bellissima esperienza che mi ha lasciato senza fiato. Spero che si possa risalire all’accaduto.”
A Marianna abbiamo fatto vedere il video che è stato postato negli Stati Uniti poche ore fa. E Marianna ha confermato che si tratta della stessa cosa che ha visto lei con suo figlio.
Non diamo giudizi. Saranno gli esperti a darli.
Fonte: http://www.italynews.itEcco il sarcofago in poliestere di Fukushima
La Tokyo Electric Power Company (Tepco) ha iniziato a costruire il primo sarcofago provvisorio della centrale nucleare di Fukushima Daiichi: si tratta di una gigantesca "schermatura" in poliestere che verrà montata sull'edificio del reattore 1 per contenere la diffusione della radiazione.
Una delle più grandi gru del Giappone, con un braccio di 140 metri e che può sollevare fino a 750 tonnellate, è stata già portata sul sito per poter realizzare la costruzione del sarcofago. La gru sarà utilizzata per installare un rivestimento in poliestere intorno all'edificio del reattore, ma prima servirà a rimuovere i detriti dalla sommità dell'edificio, distrutto da una esplosione di idrogeno il giorno dopo il terremoto/tsunami dell'11 marzo.
Quando la protezione sarà installata, un sarcofago in poliestere e acciaio, alto 54 metri e con una base di 47 per 42 metri, ricoprirà l'intera struttura. Intanto nel porto di Onahama, ad Iwaki, a circa 50 chilometri dalla centrale nucleare, la Tepco sta eseguendo il premontaggio dei 62 componenti in acciaio che verranno uniti per creare una struttura di sostegno rigida. Un telaio che sosterrà pannelli di fibra di poliestere di uno spessore di un millimetro. I componenti inizieranno ad arrivare a Fukushima Daiichi a luglio e il lavoro di assemblaggio verrà eseguito con la mega-gru. Il sarcofago servirà anche a non far entrare la pioggia dal tetto esploso del reattore e a non aumentare così il livello dell'acqua altamente radioattiva.
Secondo un rapporto sul piano di costruzione presentato il 24 giugno dalla Tepco alla Nuclear and industrial safety agency (Nisa) del governo giapponese, i lavori sul posto sono già iniziati e l'azienda spera di finire tutto entro la fine di settembre, ma i piani di emergenza prevedono un prolungamento dei lavori fino a novembre.
Secondo l'utility «Il processo ridurrà al minimo il numero di lavoratori che dovranno trascorrere del tempo presso il sito e diminuirà la loro esposizione radioattiva». Il sarcofago dovrebbe essere in grado di sopportare un accumulo di neve di 30 centimetri, vento fino a 25 metri al secondo, e un carico orizzontale sismico di 0.2. Il muro di pannelli e avrà un rivestimento a prova di incendio e sarà montato un sistema di ventilazione e filtraggio in grado di gestire 10.000 metri cubi di aria all'ora attraverso 6 linee, tra cui due linee di backup, per impedire accumuli di idrogeno e nuove esplosioni. Il sarcofago sarà anche dotato di telecamere per il monitoraggio interno, rivelatori di radiazioni e di idrogeno, termometri e una tubazione per iniettare 'acqua. Se l'operazione avrà successo, sarcofagi simili saranno montati anche sui reattori 3 e 4.
Fonte: http://www.greenreport.itCommento di Oliviero Mannucci: Quando si guarda al passato, vediamo che chi ci ha preceduto su questo pianeta, ci ha lasciato spesso testimonianze della loro civiltà, grazie soprattutto alle grandi ed irripetibili opere architettoniche del passato. Il Colosseo, il Panteheon, le piramidi Maya o quelle Egizie, la Sfinge e così via. Vi immaginate tra 2000 o 3000 anni cosa invece troveranno i nostri discendenti? Quali opere architettoniche rappresenteranno il secolo scorso o quello in corso? Tanti sarcofaghi, ma non di faraoni o principi, ma di centrali nucleari di 1,2,3, 4 generazione, esplose o dismesse, perchè sicuramente nel frattempo si sarà trovato di meglio per produrre energia. E a giudicare dal fatto che in 50 anni ci sono stati circa 140 incidenti nucleari, ne troveranno parecchi di questi sarcofaghi, ma non solo, lasceremo loro in eredità anche tanti siti contaminati da fusti pieni di scorie nucleari, che con il loro deteriorarsi, e quindi con la conseguente immissione di materiale radioattivo nelle falde acquifere o nell'aria, probabilmente andrà a modificare il DNA dei nostri discendenti che vivono nei pressi di codesti siti creando una umanità mista di umani e mutanti. Sempre se, una qualche guerra atomica, batteriologica o qualche asteroide non ci abbia cancellato per sempre dalla faccia della Terra!
Cieli sereni ( si fa per dire)
Olivero Mannucci
I TEMPI SONO MATURI il 23 Giugno 2011 ha compiuto un anno
Vi ricordate questo post? Era il 23 Giugno 2010, iniziava la vita de I TEMPI SONO MATURI
Ciao a tutti. Con questo primo post inizia la vita del blog a carattere astronomico e ufologico " I tempi sono maturi". Innanzi tutto mi presento. Mi chiamo Oliviero Mannucci, sono nato a Roma e dal 1975 mi interesso di astronomia e ufo. Nel corso degli anni, la mia passione per queste materie è andata via via crescendo e questo ha fatto sì, dopo il mio trasferimento in Toscana, che collaborassi con l'Università di Siena, con l'Università di Firenze e con il Centro Ufologico Nazionale come divulgatore astronomico e ufologico, scrivendo diversi articoli, partecipando a molte conferenze e facendo serate astronomiche pubbliche in giro per tutta l'Italia. Inoltre ho realizzato il programma "Astromania", ascoltabile in podcast su www.radio3.net. " Astromania" è un corso di astronomia pratica via radio, più di 40 puntate da 10 minuti, che guida chi ascolta alla scoperta del cielo e all'uso degli strumenti astronomici, con un linguaggio semplice alla portata di tutti, che ha avuto un discreto successo, sia a livello locale ( trasmissione via etere), sia a livello nazionale ( ascoltato via internet) con grande mia soddisfazione. Ho fondato inoltre, l'UNAI ( Unione Nazionale Astroricercatori Indipendenti) .Questo blog invece, si occuperà di astronomia e ufo e vita nel cosmo. E' mia intenzione pubblicare miei articoli sullo "stato dell'arte" della ricerca astronomica, esobiologica e ufologica. Facendo conoscere al grande pubblico quello che altri non dicono, perchè troppo legati all'ortodossia accademica. Scriverò, in maniera indipendente e senza peli sulla lingua, come ho sempre fatto, sui limiti d'indagine della scienza moderna, facendo conoscere quei studi di frontiera, che l'establishment scientifico attuale mal digerisce. Tutto questo verrà da me fatto, in maniera indipendente, senza dover rendere conto a nessuno. Buona lettura.
Cieli sereni a tutti
I TEMPI SONO MATURI, una realtà nel panorama ufologico mondiale
Quasi 50.000 pagine lette per circa 25.000 lettori unici da 65 paesi del mondo
Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 23 Giugno 2010, I TEMPI SONO MATURI è cominciato un pò in sordina, il mio intento era di aggiungere una nuova voce d'informazione nel panorama dell'ufologia italiana, una voce indipendente, slegata dalle logiche del potere mediatico che alcune associazioni ufologiche legate ai servizi segreti, alle logge massoniche o peggio ancora al satanismo, esercitano. I TEMPI SONO MATURI non vuole manipolare il cervello di nessuno, vuole solo offrire una fonte alternativa di notizie selezionate di ufologia, astronautica, robotica, astronomia, scienze di frontiera e via dicendo. Che se da una parte hanno fatto anche arrabbiare qualcuno, visto che ho ricevuto e-mail di plauso, ma anche minacce di morte. Poi mi sono arrivati anche inviti a partecipare a trasmissioni tv su reti d'importanza mondiale, a expo d'informazione tecnologica, a congressi e a seminari. Non ho potuto, per questioni di tempo onorare tutti questi inviti, ma vi garantisco che sto facendo il più che posso per offrirvi ogni giorno il meglio. Ringrazio tutti i miei lettori, dall' Italia ( circa l'85%) e anche tutti i miei lettori stranieri ( circa il 15%), che mi leggono dagli USA, dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Francia, dal Belgio, dalla Russia etc., ma anche da piccoli paesi, come San Marino, le isole Faroe, la Nuova Caledonia, i territori occupati della Palestina, dalla Martinica, dallo Stato del Vaticano etc. etc. Ringrazio inoltre i 12 lettori registrati, che si sono voluti segnalare pubblicamente come lettori de I TEMPI SONO MATURI, tra cui scrittori, giornalisti, ricercatori e semplici cultori delle materie scientifiche. Questo mese, potete controllare personalmente clikkando sul banner Vivinstat, I TEMPI SONO MATURI ha sfondato il muro dei 5000 lettori unici mensili sparsi in ben 65 paesi del mondo, se un anno fa me l'avessero raccontato non ci avrei creduto, che volete che vi dico, magia di INTERNET. Grazie a tutti, continuate a seguirmi, vi aspettano sorprese inimmaginabili!
Cieli sereni
Oliviero Mannucci
Le stelle cadenti di ottobre potrebbero danneggiare i satelliti in orbita, dice la NASA
Lo sciame di meteore delle Draconidi, che si verifica ogni anno nel mese di ottobre, sarà quest’anno talmente intenso da costituire una minaccia per i satelliti in orbita e forse anche per la Stazione Spaziale Internazionale:
L’8 ottobre 2011 un’intensificazione della pioggia di meteore, della durata di circa 7 ore e con un picco tra le 19:00 e 21:00 di Greenwich, porterà alla comparsa di un numero di “stelle cadenti” compreso tra 40 e 750 l’ora, ossia da meno di una a più di 10 al minuto. Si tratta di un evento 25-50 volte più intenso del solito, con una pericolosità 10 volte maggiore per gli oggetti artificiali in orbita.
http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/20100024125_2010023492.pdf
Le piogge di meteore sono un fenomeno molto frequente e solitamente innocuo: periodicamente la Terra attraversa zone dello spazio precedentemente già attraversate da altri corpi celesti (comete, asteroidi,…), i quali si lasciano dietro una scia di minuscoli detriti. Quando questi detriti incontrano la Terra ed entrano nell’atmosfera, a causa dell’altissima velocità relativa (decine di migliaia di km/h) “bruciano”, diventando visibili, nel cielo notturno, anche dalla superficie terrestre: è così, infatti, che nascono le stelle cadenti. Astronomicamente note appunto come “piogge di meteore”, sono facilmente prevedibili, e prendono il nome dalla costellazione in cui, per effetto ottico, sembrano comparire quando l’evento si verifica: Leonidi per la costellazione del Leone, Perseidi per Perseo, Draconidi per la costellazione del drago.
Anche se le Draconidi di quest’anno saranno forse molto intense, osservarle non sarà facile, in quanto la Luna sarà piena al 90%, rendendo il cielo estremamente luminoso. Diverso il discorso per i satelliti in orbita, la cui elettronica di bordo può essere disturbata o danneggiata permanentemente dagli effetti elettromagnetici prodotti dagli impatti di micrometeoriti; tuttavia è pur vero che la velocità delle Draconidi e stimata in 20 km/s (72’000 km/h), contro i 60 per esempio delle Perseidi (316'000 km/h), il che spiegherebbe perché i precedenti picchi di attività delle Draconidi del 1998 e 2005 non causarono nessun danno ai satelliti; ma è pur vero che dal 2005 ad oggi l’elettronica di bordo dei satelliti si è molto evoluta e miniaturizzata, e quindi è divenuta forse più sensibile a questi effetti.
Fonte: http://technews.it