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Tuesday, February 14, 2012

Auto in coda sulla Napoleonica, i testimoni: "C'era una creatura alta quattro metri". Bufala o realtà?



Gli alieni sono sbarcati ad Udine. A testimoniarlo diversi automobilisti, che si trovavano a transitare sulla strada Napoleonica. Alcuni, che hanno voluto mantenere l’anonimato, hanno raccontato di aver avvistato una misteriosa creatura camminare sul ciglio della carreggiata. Leonard D'Andrea, operaio di Codroipo alla Caffaro Caffaro, era anch’egli presente a quell’insolito incontro ravvicinato, avvenuto nella sera di sabato 11 febbraio. “Ero alla guida della mia auto quando, mentre percorrevo la Napoleonica all’altezza della nuova rotonda di Mortegliano, sono stato costretto a fermarmi perché davanti a me c’erano altre macchine ferme - ha raccontato l’operaio -. Mi sono accodato, sul momento pensavo a un incidente. Ma quando sono sceso ho notato che davanti a tre macchine c’era una strana creatura. Era alta circa quattro metri ed era silenziosa”.
Impossibile chiamare il 113, i cellulari erano tutti isolati - Sia l’operaio che altre persone, tra cui anche due ragazze, hanno tentato di chiamare il 113 ma i loro cellulari risultavano isolati: vi era una totale assenza di campo. La strana creatura avrebbe proseguito nel proprio cammino, incurante delle persone e delle auto ferme, ancora per diversi minuti, prima di sfuggire alla vista degli increduli astanti ma dando a Leonard il tempo di prendere una torcia e servirsene per osservarne meglio le fattezze. Secondo D’Andrea, l’alieno, presumibilmente nudo, aveva pelle grigia, gambe lunghe e ricurve e una testa tondeggiante, terminante però in una forma conica. Altre persone che abitano nella zona hanno confermato di aver avvistato qualcosa di "strano". Inutile dire che l’avvistamento è stato immediatamente classificato come una burla effettuata da un buontempone terrestre, magari un scherzo di Carnevale.

14 febbraio 2012
Redazione Tiscali

Fonte: http://notizie.tiscali.it

VI RICORDATE IL CASO CAPONI?http://gallerie.altervista.org/alieno236.jpg
Foto dell'alieno in una delle fotografie scattate da Caponi nel cortile di casa sua

LA STORIA

Filiberto Caponi è un pittore ceramista di 23 anni, vive a Pretare, in provincia di Ascoli Piceno, e la notte del 9 maggio 1993 vede per la prima volta un alieno.
Sente uno strano suono, simile a un grido, un pianto, o il frinire di un insetto. Seguendo il rumore arriva a un angolo, davanti al quale vede una sorta di “sacchetto”. Pensando contenesse un animale, decide di liberarlo, ma prima lo tocca leggermente con il piede, per accertarsi che non sia pericoloso.
All’istante il “sacchetto” scatta in alto e Filiberto si rende conto che si tratta di una piccola creatura vagamente umanoide, con una testina calva, lunghe gambe coperte da bende, il corpo curvo coperto da uno strano involucro che sembra un pallone sgonfio, e delle manine atrofizzate.
La creature scappa velocissima, scavalca un muro con un balzo (dopo averci sbattuto contro) e scompare.

Filiberto raccoglie da terra un pezzo di una delle bende che coprivano le gambe della creatura, e decide di conservarlo, nascondendolo in cantina.

La notte seguente sia Filiberto che la sua famiglia sentono la creatura strillare e zampettare intorno alla casa, riuscendo a vederla solo per qualche istante. Il mattino, la benda è scomparsa: l’alieno è tornato a riprendersela per fare “sparire le prove”?

Qualche giorno dopo Filiberto sente di nuovo la creatura, e si precipita in strada armato di polaroid. Questa volta la creatura non corre, cammina solo a passo svelto e non sembra spaventata da Filiberto, tanto che il ragazzo riesce a scattarle due foto. Sono riprese un bel po’ da lontano, ma sono delle buone foto, l’immagine è nitida! Filiberto le nasconde in una cassetta di legno.

Il mattino dopo, Filiberto nota che la cassetta di legno è rovinata, così come le foto al suo interno: l’immagine della creatura non è più visibile, sono misteriosamente sparite altre prove.

Altre persone in paese dicono di sentire, nottetempo, strani “gridi”. Filiberto fa il terribile sbaglio di confidarsi con un amico, e in breve tutto il paese sa dell’alieno.

Filiberto, diventato ormai “famoso”, decide di contattare “il messaggero” per raccontare la sua storia, e scopre che il giornale ne era già al corrente (le voci girano…) e stava per mandare un giornalista a parlare con lui.
Esce un articolo sul giornale, e Filiberto comincia a essere tempestato da telefonate e lettere di scrittori, maghi, bambini, appassionati di ufologia, altri testimoni di incontri, ma soprattutto, cosa che lo inquieta molto, da parte di una misteriosa setta che dice di aver già conosciuto quella creatura.

Nel frattempo nei dintorni di Pretare vengono avvistate altre creaturine simili.

Filiberto “incontra” di nuovo la creatura mentre si trova con degli amici: sentono il suo grido, cercano di avvicinarsi, ma i suoi amici all’ultimo momento cominciano a fare gli stupidi e a lanciargli sassi, finché la creatura scappa. Ma almeno adesso ci sono altri testimoni. Più o meno.

Esce un nuovo articolo, questa volta su “Stop”.

In paese si scatena la caccia all’alieno. Anche Filiberto partecipa a una di queste battute di caccia, e assiste a una scena davvero inquietante: dopo aver sentito le grida della creatura, Dick, un cane da caccia, si lancia al suo inseguimento. Perdono di vista il cane, e poco dopo lo sentono guaire e poi lo vedono “volare” verso di loro: la creatura lo aveva scagliato via con forza.

Una sera, finalmente Filiberto si ritrova di nuovo faccia a faccia con il suo “amico”. Questa volta la creatura era tranquilla, non gemeva e non scappava. Filiberto fa un salto in casa a prendere la polaroid, e riesce a scattare una fotografia prima che l’alieno scappi di nuovo.

Nuovo incontro. Questa volta l’alieno sembra diverso: non ha più le bende sulle gambe e sembrava più magra. Guardandola bene Filiberto scopre il perché: la creatura non indossa il suo “palloncino”, è completamente nuda. È tranquillissima, guarda Filiberto e sembra sorridere, quindi il ragazzo riesce a tornare in casa e a scattarle altre foto di buona qualità.

Filiberto vede di nuovo la creatura, e questa volta riesce a mostrarla anche a sua nonna! La nonna ne è intenerita, lo trova grazioso. Filiberto scatta altre fotografie, e ha un nuovo testimone oculare.


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