NEOShield è un progetto internazionale con l'obiettivo di difendere il nostro pianeta da asteroidi provenienti dallo spazio.
L'Unione Europea collabora attivamente a questo progetto, quest'anno ha stanziato infatti 4 milioni di euro.
Sono tre i metodi che gli scienziati stanno valutando al momento: il primo consiste nel scontro programmato tra una sonda e l'asteroide in modo tale che a seguito dell'impatto il corpo celeste cambi la propria rotta.
Con questo procedimento avrebbe dovuto operare la missione “Don Chisciotte” dell'ESA (vedi immagine qui accanto) che però non è mai stata avviata.
Il secondo metodo tenuto in considerazione è detto “Trattore Gravitazionale”, a differenza del metodo precedente in questo caso una sonda terrestre si avvicinerebbe all'asteroide e con la propria forza di gravità farebbe mutare la traiettoria di quest'ultimo, portandolo così alla giusta distanza dalla Terra.
Il terzo ed ultimo metodo proposto, e peraltro anche quello più ambizioso, consiste nel provocare un'esplosione nucleare accanto all'asteroide o addirittura al suo interno.
Pare evidente in conclusione che di soluzioni per salvare il mondo dall'impatto di un corpo celeste ci sono, speriamo solo che vengano applicate da chi di dovere non troppo tardi.
Fonte: http://cubiform.blogspot.com
L'Unione Europea collabora attivamente a questo progetto, quest'anno ha stanziato infatti 4 milioni di euro.
Sono tre i metodi che gli scienziati stanno valutando al momento: il primo consiste nel scontro programmato tra una sonda e l'asteroide in modo tale che a seguito dell'impatto il corpo celeste cambi la propria rotta.
Con questo procedimento avrebbe dovuto operare la missione “Don Chisciotte” dell'ESA (vedi immagine qui accanto) che però non è mai stata avviata.
Il secondo metodo tenuto in considerazione è detto “Trattore Gravitazionale”, a differenza del metodo precedente in questo caso una sonda terrestre si avvicinerebbe all'asteroide e con la propria forza di gravità farebbe mutare la traiettoria di quest'ultimo, portandolo così alla giusta distanza dalla Terra.
Il terzo ed ultimo metodo proposto, e peraltro anche quello più ambizioso, consiste nel provocare un'esplosione nucleare accanto all'asteroide o addirittura al suo interno.
Pare evidente in conclusione che di soluzioni per salvare il mondo dall'impatto di un corpo celeste ci sono, speriamo solo che vengano applicate da chi di dovere non troppo tardi.
Fonte: http://cubiform.blogspot.com
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