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Thursday, December 13, 2012

Bielorussia: Legambiente, 5 mln vivono in zone contaminate da Chernobyl





(ASCA) - Roma, 12 dic - ''Cinque milioni di bielorussi continuano a vivere nelle aree della Russia, Bielorussia e Ucraina contaminate dall'incidente di Chernobyl del 26 aprile 1986. Un numero spropositato, equivalente alla popolazione di Roma, Napoli e Milano. Nel sud della Bielorussia, dov'e' caduto il 70% del fall-out radioattivo, le famiglie e i bambini vivono in situazioni di poverta' assoluta, bevendo e mangiando solo acqua e cibo fortemente radioattivo che provoca loro un abbassamento delle difese immunitarie e vari patologie tumorali, soprattutto nei bambini''.E' la denuncia di Legambiente.

 ''Anche nella zona proibita - sottolinea l'associazione del cigno - nel raggio di 30 km dalla centrale di Chernobyl, la delegazione di Legambiente ha trovato villaggi abitati con la presenza di molti bambini. Una situazione gravissima dove ci sono oltre 40 curie di cesio 137 per km2: una quantita' enorme considerando che la presenza di 1 curie/km2 e' gia' considerata come fortemente allarmante dalla Comunita' europea. Le gravi problematiche sociali, economiche e sanitarie unite alla pericolosissima presenza di radioattivita' stanno mettendo a dura prova le popolazioni che vivono in questo paese sempre piu' dimenticato, con un'inflazione altissima e un significativo calo demografico''.

''Nonostante la gravissima situazione determinata dal disastro nucleare del 1986 - afferma Angelo Gentili, responsabile nazionale di Legambiente solidarieta' - sono in costruzione due nuove centrali nucleari nella zona settentrionale: una in Bielorussia e una in Lituania. Una scelta assurda che deve essere fermata. Ci appelliamo alla Commissione europea, agli Stati membri e alla Comunita' internazionale affinche' s'intervenga in modo risolutivo ed efficace per fermare questa scelta inconcepibile per un territorio gia' pesantemente contaminato. Inoltre e' essenziale intervenire per aiutare le popolazioni vittime del disastro e favorire da subito lo spostamento delle famiglie che vivono nelle aree piu' contaminate''.

com/mpd

Fonte:  http://www.asca.it

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