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Thursday, December 13, 2012

Mano robotica italiana premiata: è la migliore al mondo

Ricercatori dell'Università di Pisa e dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova hanno creato una mano robotica che è risultata, già in due differenti manifestazioni, la più avanzata al mondo. Può fungere anche da protesi

 

La PISA/IIT SoftHand, una mano robotica realizzata dai ricercatori dell'Università di Pisa (Centro E. Piaggio) - in collaborazione con l'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova - ha vinto il prestigioso riconoscimento della conferenza internazionale "Humanoids 2012", che si è tenuta a Osaka in Giappone.
Resa possibile grazie ai finanziamenti della Comunità Europea per 2,5 milioni di euro, la mano robotica realizzata dai ricercatori italiani è unica nel suo genere: non solo è in grado di compiere i movimenti di un arto umano, ma è anche indistruttibile ed economica. La chiave sta nella struttura "soft", che la rende sia flessibile che robusta.




Costa diverse centinaia di euro e integra un solo motore che le consente sia di fungere da mano robotica sia da protesi per persone mutilate. "Le dita si possono piegare, tirare, distorcere, disarticolare, e ritornano a posto senza danno: davanti allo stupito uditorio della conferenza la mano è stata sbattuta violentemente contro una lastra di ghisa, uscendone intatta", si legge sul sito dell'ateneo pisano.
"Non ha giunti con cuscinetti a sfere, ma le falangi rotolano l'una sull'altra come le articolazioni del corpo umano. Non ha vincoli rigidi tra le dita, ma legamenti che le conferiscono elasticità. E ovviamente non ha ruote dentate, ma tendini. Questi elementi di base sono applicati non copiando pedissequamente la struttura della mano umana, ma cercando di capire quali sono le parti della struttura della mano che le consentono di svolgere determinate funzioni, per poi sviluppare una struttura artificiale in grado di svolgere la stessa funzione", ha dichiarato Antonio Bicchi, coordinatore del Gruppo di Robotica al Centro Piaggio e Senior Scientist all'IIT di Genova.



"La mano robotica è già di fatto pronta per essere usata come protesi: è stato infatti sviluppato un avambraccio artificiale a cui la mano può essere agganciata e mossa con una sola leva, collegata all'unico motore della mano, che la rende in grado di fare praticamente tutte le prese comuni sugli oggetti quotidiani, come una tazza, uno spruzzatore, un telefono, la maniglia di una valigia o di una porta", si legge sul sito dell'ateneo.
Il riconoscimento ottenuto in Giappone è il secondo consecutivo conferito quest'anno al progetto dell'arto robotico, che aveva già ottenuto un premio analogo alla conferenza mondiale di Robotica e Sistemi Intelligenti (IROS 2012) a ottobre in Portogallo.

Fonte:  http://www.tomshw.it

















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