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Friday, October 3, 2014

[SCIE CHIMICHE/CHEMTRAILS 2014] Irrorazione metalli pesanti ripresa da Aereo di Linea



Nelle molteplici operazioni di geoingegneria clandestina ed illegale sarebbero coinvolte pure le compagnie aeree civili (nelle irrorazioni diurne) grazie alle complicità delle aziende petrolifere. Fu il tecnico Edward Teller anni addietro, a suggerire un uso
massivo dei vettori aerei civili al fine di diffondere nell’atmosfera le nano-particelle. La scusa con cui mascherare tale azione era quella di far riverberare la luce solare per abbassare la temperatura del Pianeta – la storia del surriscaldamento della Terra è, infatti, una grande menzogna! Teller sosteneva che l’uso dei soli mezzi aerei militari non fosse bastante e così le sue teorie finirono per essere accolte e messe in atto. L’uso dei velivoli commerciali risulta congeniale per una serie di motivi, quasi tutti di natura economica: non è necessario far volare un aereo praticamente vuoto per spargere l’aerosol nocivo, all’infuri dei soli due piloti; non è necessario montare appositi erogatori sulle ali degli aerei. Questa innovativa miscela di cherosene (il combustibile usato in aviazione) contiene metalli pesanti e soluzioni chimiche a base di “polimerici”. Attraverso lo spargimento di queste sostanze a PH molto acido per il corpo umano e per la natura ed i mari, servono, in realtà, a permettere una maggiore e più estesa copertura radar sul pianeta. A tutto vantaggio delle sfere militari che hanno il compito di monitorare il Mondo. E per farlo si avvalgono di ogni mezzo. Dunque, se prima si rendeva necessario l’impiego di mezzi militari per le erogazioni notturne, con questi additivi con cui si riforniscono i comuni mezzi aerei, la diffusione delle particelle è garantita anche alla luce del sole. È il “boroidruro di alluminio” la sostanza incriminata. Trattasi di un composto estremamente leggero, dunque rimane in sospensione molto a lungo prima di ricadere al suolo. Ed è lo stesso ritrovato chimico che viene utilizzato per il lancio dei missili ed appare come “agente riducente” nei laboratori scientifici che si occupano di questo genere di esperimenti.

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