Ieri Greenpeace Francia ha pubblicato un sondaggio dell’istituto CSA sui francesi ed il nucleare.
Per farlo sono state intervistate telefonicamente – il 19 ed il 20 marzo – un campione di 1.004 persone rappresentative della popolazione francese maggiorenne. I risultati sono significativi: due terzi dei francesi pensano che un incidente nucleare grave come quello diFukushima potrebbe avvenire in Francia – un dato da leggere in connessione con un altro, i 2/3 dei francesi vivono a meno di 75 chilometri da uno dei 58 reattori nucleari del paese -, l’88% si sente male informato sulle misure da prendere in caso di incidente nucleare.
Quest’ultimo dato, se ci pensate bene, non dovrebbe sorprendervi, l’energia nucleare in Francia non può sopravvivere se nel paese ci fosse un’informazione neutra su questo tema. Si arriverebbe presto ad una consultazione referendaria che verrebbe vinta dai contrari, come è avvenuto in Italia.
Il 48% pensa che le centrali francesi siano più sicure di quelle che si trovano nel resto del mondo – un altro 48% la pensa in modo opposto. Una maggioranza bulgara dell’80%pensa che la Francia sia troppo dipendente dall’energia nucleare e che dovrebbe diversificare le sue fonti d’energia.
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