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Thursday, March 8, 2012

UFO, ALIENI E CREATURE BIZZARRE / Il misterioso essere di Mortegliano. Cosa c'è di vero?



IL CASO
Dalla provincia di Udine, da Mortegliano per l'esattezza, arriva una storia incredibile.
Una misteriosa creatura sarebbe stata vista la notte di sabato 11 febbraio 2012, lungo una trafficata strada del suddetto centro friulano.
I fatti, sintetizzando, sono questi: il testimone oculare, che ha portato alla luce l'episodio, è tale Leonard D'Andrea, operaio di 24 anni che quella sera si trova a percorrere la Napoleonica, appunto la strada dove sarebbe avvenuto l'incontro.

Il D'Andrea dichiara: "Ero alla guida della mia auto quando, mentre percorrevo la Napoleonica all'altezza della nuova rotonda di Mortegliano, sono stato costretto a fermarmi perché davanti a me c'erano altre macchine ferme. Mi sono accodato, sul momento pensavo a un incidente. Ma quando sono sceso, ho notato che davanti a tre macchine c'era una strana creatura che camminava lungo la strada. Era alta circa quattro metri ed era silenziosa".
La creatura in questione si muove lungo la strada già da un bel po'. Almeno questo è quel che avrebbero riferito al D'Andrea alcune altre persone presenti sopraggiunte prima di lui.

Il giovane si sarebbe avvicinato fino ad arrivare a pochi metri dalla creatura, illuminandola persino con una torcia elettrica, carpendone dunque numerosi particolari fisici.
Purtroppo non sarebbe riuscito a vederne il volto, poiché l'essere gli ha sempre dato le spalle.
In ogni caso, il particolare più inquietante sta nelle dimensioni, essendo la creatura alta circa 4 metri (circa il doppio del testimone).
Il misterioso essere si muove tranquillo davanti a loro, apparentemente non ha indumenti, e la sua pelle, priva di peli, è liscia e di color bianco sporco.
Ha le ginocchia come piegate in avanti, e vistosi tendini su gambe e braccia.

"Mentre la illuminavo con una torcia elettrica - continua il testimone - ho notato che la testa aveva una forma tondeggiante e che terminava a forma conica.
Questa creatura 'camminava' sulla strada, non curandosi minimamente delle auto ferme e delle persone."
Lo avrebbero visto in molti, a quanto racconta il D'Andrea, tanto da quantificare in almeno 15 le persone che in quel momento stavano li con lui ferme nelle rispettive auto.
Poi sarebbe sopraggiunta un'auto che avrebbe cominciato a lampeggiare con i fari. Questo avrebbe irritato l'essere al punto da farlo uscire dalla strada per dileguarsi nelle campagne circostanti.

Questa è la storia per come il testimone ce l'ha raccontata. A supporto della sua versione dei fatti arriva l'ufologo Antonio Chiumiento, colui che per primo si è mosso in ambito investigativo.
il professor Chiumiento, che si interessa di UFO da oltre 30 anni, è stato chiamato in causa dal testimone stesso, che lo ha contattato telefonicamente il giorno dopo l'accaduto.
A quanto dichiara il professore, esisterebbero numerose altre testimonianze che confermerebbero i fatti raccontati dal ragazzo.
Al momento non esistono né nomi e né volti dietro a queste "altre" testimonianze. "Ma solo per motivi di privacy - dichiara Chiumiento - perché queste persone esistono davvero".

L'episodio, indubbiamente affascinante, è degno di una delle migliori puntate di X-Files.
Ma cosa possiamo dire di questa storia ?



L'ILLUSTRAZIONE
Uno dei primi punti che non tornano in questa vicenda è quello legato alla immagine presentata come "ricostruzione" della creatura. Vediamo perché:
Il sito www.sulletraccedelmistero.it dell'associazione Prisma, in data 13/02/2012 pubblica un articolo riguardante il caso della creatura misteriosa vista a Mortegliano.
A corredo del pezzo viene inserita un'illustrazione presa dal web e rappresentante un essere fantastico, inserendo sotto la dicitura RICOSTRUZIONE.
Insomma, l'autore dell'articolo, inserisce quell'illustrazione perché, tra le molte che ha trovato sul web, quella ritiene possa assomigliare abbastanza alla descrizione fatta dal testimone.

In data 18/02/2012 va poi in onda su Telepordenone un servizio sull'avvistamento. In studio ci sono l'ufologo Antonio Chiumiento e il D'Andrea, e viene mostrata proprio quella stessa foto!!!
L'immagine della creatura viene attribuita a un professore di astronomia e astrofisica di una imprecisata università di Berlino che la avrebbe inviata al D'Andrea proprio per l'occasione.
In data 23/02/2012, poi, l'immagine compare anche alla trasmissione ''I Fatti Vostri'', e stavolta si parla non più dell'opera di un professore di Berlino, ma della ricostruzione fatta fare appositamente da un disegnatore a seguito delle indicazione del testimone.

Peccato, però, che l'immagine in realtà risulti caricata sul web già dal 10 Gennaio 2012, sul sito di un tale Smith, quindi ben 1 mese prima dell'avvistamento in questione.
Peccato anche che l'immagine usata dal gruppo PRISMA nel suo articolo risulti essere l'originale volutamente ribaltato (ossia l'immagine speculare della stessa), al fine di tracciare chi esegue sul web dei copia ed incolla selvaggi degli articoli senza citare la fonte.
Peccato che l'immagine spacciata per un disegno inviato da un professore di Berlino, diventato poi un disegnatore chiamato a fare la ricostruzione ad hoc, sia in realtà esattamente la versione ribaltata proposta dal gruppo PRISMA sul suo sito. Come si spiega tutto questo? Una domanda alla quale solo i protagonisti di questa vicenda (Antonio Chiumiento e Leonard D'Andrea) potrebbero dare una risposta.
Certo è che questa storia della foto è stata gestita come minimo in maniera molto superficiale. Perché?


LE INDAGINI
C'è poi da dire che il modo di svolgere le indagini non è esattamente da manuale. Di solito si tende a dare meno notizie possibile in pasto ai media fin tanto che si sta svolgendo l'indagine, così da avere la possibilità di valutare più facilmente la credibilità di eventuali altri testimoni che dovessero uscir fuori in un secondo momento (cosa che puntualmente è successa, almeno a quanto dice il sig. Chiumiento).
Rivelare pochi dettagli, il minimo indispensabile, è alla base di un'indagine che mira a essere considerata seria.
Eppure, una persona esperta come il sig. Chiumiento (35 anni di esperienza alle spalle come investigatore UFO), se ne va subito in tv col testimone, spiattellando in pubblico tutti i dettagli del caso.
Addirittura il professore avrebbe fatto il primo comunicato ai giornali ancora prima di incontrare fisicamente il testimone D'Andrea, ossia in base alla sola telefonata intercorsa nella mattinata del giorno dopo l'avvistamento.

La pagina di Facebook del professore è ricca di aggiornamenti quotidiani in cui si parla di nuovi testimoni, incredibili avvistamenti in zona, interventi da parte dei militari, servizi segreti (o pseudo tali) in azione, boati misteriosi nel cielo e forse persino di una foto scattata a quell'essere!!!
Insomma, si decide di condividere questo caso col mondo, senza filtri. Il modo peggiore di salvaguardare un caso in questa prima fase investigativa.

Ma in ogni caso, se Chiumiento ha deciso di condurre così la cosa, perché allora si chiude a riccio di fronte a chiunque si avvicina troppo con domande o pretese tanto scomode quanto legittime?
Sono molte le persone che vengono insultate, cacciate dal suo profilo Facebook o addirittura minacciate di denuncia solamente per aver insistito con domande evidentemente scomode.
Perché questo comportamento ambiguo?
Altra domanda alla quale solo il diretto interessato potrebbe dare una risposta.


LA VERITA'
Al di là dei bizzarri comportamenti tenuti dal professor Antonio Chiumiento e della sua evidente voglia di protagonismo, il caso resta comunque interessante.
Quanto scritto sin ora, infatti, non compromette la potenziale buonafede del testimone D'Andrea, né la possibile veridicità dell'episodio a cui dice di aver assistito.
Cerchiamo di analizzare questo caso, per un momento, senza lasciarci condizionare dalla figura controversa del professor Chiumiento.
Come è possibile giudicare quindi questa storia?

E' evidente che possiamo aprire a tre possibili scenari:

1) VERO. Il racconto del testimone è fedele a ciò che realmente è accaduto la sera di sabato 11 febbraio, ossia il D'Andrea e altra gente hanno visto davvero qualcosa di non convenzionale;

2) CATTIVA INTERPRETAZIONE. Il testimone racconta in assoluta buonafede quanto ha visto la sera di sabato 11 febbraio, ma ha mal interpretato quanto vedeva, e non ha riconosciuto qualcosa che, in realtà, di anomalo aveva ben poco;

3) FALSO. Il testimone ha deliberatamente raccontato una storia inventata. Quella sera sulla strada Napoleonica non è mai successo nulla di quanto ha raccontato.

Indubbiamente la verità che stiamo cercando si muove dentro una delle suddette possibili risposte.
Concentriamoci innanzi tutto sulla seconda: CATTIVA INTERPRETAZIONE.
In questo caso una cattiva lettura della realtà, fatta in buonafede, potrebbe essere accaduta a causa di qualcosa che il testimone sul momento non ha riconosciuto.
Possiamo pensare a qualche animale (si parla di uno struzzo fuggito da un allevamento che si troverebbe poco distante), possiamo pensare a uno scherzo architettato ad hoc agli ignari passanti (eravamo in pieno Carnevale).
Inoltre non dimentichiamo che, di fronte a qualcosa che non capiamo e che ci spaventa, la mente comincia a elaborare immagini e situazioni che gradualmente possono anche allontanarsi dalla realtà originale dei fatti, insomma ci si può suggestionare.

Tuttavia, questa risposta è probabilmente da scartare. O almeno così dovremmo concludere se è vero che:
a) Non parliamo di un avvistamento lampo. Qui l'osservazione della cosa è durata circa un'ora (il D'Andrea racconta che delle ragazze con le quali ha parlato gli avevano detto che loro erano ferme a guardare quella cosa da circa un'ora) e se ti trovi davanti a uno struzzo o a un uomo sui trampoli (ipotesi scherzo) dopo un po' lo capisci. Inoltre parliamo di molti testimoni, dunque tanti osservatori.
b) A quanto racconta il D'Andrea, i cellulari non funzionavano nè per scattare foto nè per chiamare, e molte auto avevano problemi elettrici e col motore. Se la testimonianza è in buonafede dobbiamo concludere che questi effetti fisici erano reali, col risultato che né uno struzzo né un uomo sui trampoli sono in gradi di produrre tali effetti meccanici ed elettromagnetici.
Per questi motivi sembra giusto scartare l'ipotesi CATTIVA INTERPRETAZIONE.

Rimangono in piedi le altre due, vediamo i loro punti deboli.

VERO o FALSO ?
A supporto della veridicità del racconto del D'Andrea ci sono i seguenti punti:
a) l'essere descritto è piuttosto originale, ben lontano da modelli più noti e utilizzati come sono il classico grigio di bassa statura che va tanto per la maggiore per esempio. Le dimensioni esagerate della creatura non sono la cosa più conveniente da raccontare se questa non è la verità;

b) l'osservazione, per stessa ammissione del D'Andrea, è durata complessivamente parecchie decine di minuti (se consideriamo i vari testimoni che esisterebbero). Un tempo lungo e terribilmente scomodo, certamente non utile a lasciarsi aperta la via d'uscita del "mi sono sbagliato" qualora il caso lo necessitasse. Una storia costruita a tavolino avrebbe magari privilegiato un'apparizione di pochi secondi o al massimo qualche minuto, capace di coinvolgere al tempo stesso un numero minore di testimoni potenziali;

c) se fosse stato uno scherzo architettato a tavolino, perché scegliere una strada tanto trafficata? Non sarebbe stato più conveniente collocare la storia in una strada secondaria e meno in vista?
Non dimentichiamoci, infatti, che come speriamo ci siano altre persone che ci vengano a dire che loro quella sera c'erano e hanno visto, alla stessa maniera potrebbero presentarsi persone che dicano che quella sera loro c'erano e non hanno visto un bel nulla sulla strada Napoleonica all'ora indicata dal testimone. Cosa che fino a ora non è successa.
Tutti questi punti lasciano pensare che il caso possa davvero essere genuino e attendibile.

A remare contro il racconto del D'Andrea ci sono invece i seguenti punti:
a) l'avvistamento è durato molto a lungo. Devono esser passate decine di persone, come dichiara anche il nostro attuale unico testimone oculare, e in molti avrebbero dovuto vedere quell'essere. Perché non si palesa neanche una di loro? Di cosa hanno paura?

b) indubbiamente il fatto che il tutto accada proprio in pieno Carnevale non può non farci pensare a uno scherzo goliardico;

c) alcuni modi di porsi e le varie esternazioni pubbliche del D'Andrea, a molti fanno pensare che si tratti di una storia imparata a memoria;

d) ovviamente la pesante presenza controversa del prof Chiumiento e i suoi comportamenti ambigui non contribuiscono a chiarire la storia.


CONCLUSIONI
Difficile avventurarsi in risposte più dettagliate o definitive.
Probabilmente non potremo mai arrivare alla verità, l'indagine appare pesantemente compromessa.
I racconti del prof Chiumiento, che ci chiede di credergli ciecamente come per atto di fede, sembrano essere l'unico strumento conoscitivo dell'intera storia.
Chiumiento non sembra intenzionato a mostrare le eventuali prove dettagliate e oggettive che dice di avere, e un'indagine cosi condotta vale poco.
Davvero troppo poco per nutrire la speranza di approdare a qualcosa di concreto.
Questo almeno fin tanto che non dovesse uscir fuori qualcosa di clamoroso capace di rimettere in discussione seriamente l'intero caso.
E, naturalmente, sempre che almeno in quel caso si decida e si riesca a condurre un'indagine finalmente come Cristo comanda.

Cristiano De Amicis

Fonte:


Commento di Oliviero Mannucci: Mi auguro fortemente che il caso sia autentico, in quanto se così non fosse, il prof.Chiumento, come ricercatore ufologico non sarà più credibile. E ancora una volta ne sarebbe danneggiata la ricerca seria che fanno tanti altri ricercatori.

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